Perché si sbava mentre si dorme?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 26 Novembre, 2017

Scialorrea notturna e salivazione eccessiva: cause e rimedi

Immaginate la scena: suona la sveglia, un nuovo giorno sta per cominciare, aprite gli occhi e vi rendete conto di essere a faccia in giù sul cuscino in una pozza di liquido vischioso. Ebbene sì, il problema di sbavare di notte non è insolito e non preoccupatevi perché non siete soli.

Infatti, questa condizione ha anche un nome scientifico e dal tono preoccupante: scialorrea, nota anche come ptialismo. Tuttavia, non c’è nulla di cui preoccuparsi, perché consiste semplicemente in una salivazione eccessiva.

Vediamo quali sono le cause e come evitare la scialorrea notturna, per non sbavare di notte.

Cos’è la scialorrea notturna?

Secondo un recente studio, pubblicato sulla rivista Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology and Endodontology, la scialorrea notturna consiste in una disfunzione della coordinazione del meccanismo di deglutizione, che causa un accumulo di saliva in bocca dato dalla salivazione eccessiva.

Il problema dello ptialismo notturno è proprio posto dalla posizione che si assume mentre si dorme. Se infatti non si ha nessuna difficoltà ad ingoiare la saliva mentre si riposa su un fianco, grazie ai riflessi spontanei, diventa difficile farlo quando si dorme a pancia in giù, perché la saliva si accumula nelle guance, per poi fuoriuscire dalla bocca.

L’eccessiva salivazione può essere di diversi tipi:

  1. Scialorrea primaria, provocata dall’eccessiva secrezione delle ghiandole salivari.
  2. Scialorrea secondaria, causata da un’alterazione del controllo neuromuscolare.
  3. Scialorrea emotiva, dovuta a stati di stress e ansia.

Quali sono le cause della scialorrea?

Questo fastidioso inconveniente insorge principalmente quando si ha il naso chiuso, una condizione che porta a respirare con la bocca aperta. Altre cause della salivazione eccessiva sono:

  • Lingua ingrossata
  • Carie dentali e infezione al cavo orale
  • Anestetico per la bocca, dopo una visita dal dentista
  • Scarso controllo dei muscoli della bocca
  • Difficoltà a deglutire
  • Ritardo mentale
  • Problemi neurologici
  • Problema posturale
  • Terapie farmacologiche
  • Reflusso gastroesofageo

I soggetti più interessati dalla scialorrea sono:

  • Bambini piccoli, nel periodo della dentizione, tra 1 e 2 anni
  • Donne in gravidanza, fino al quarto mese
  • Anziani, a causa di disturbi neurologici, terapie farmacologiche e protesi dentarie

Come evitare di sbavare di notte

I soggetti che sbavano regolarmente, sia di giorno che di notte, soffrono in genere di alcune disfunzioni neurologiche, come ictus e paralisi facciale. La scialorrea notturna episodica non richiede di interventi drastici, se non proprio per quei soggetti con patologie gravi, che possono richiedere iniezioni di Botox nelle ghiandole salivari.

Un altro rimedio per la salivazione abbondante sono i farmaci anticolinergici.  Senza ricorrere ai farmaci e alle iniezioni di botulino, nei casi sporadici di scialorrea notturna, è possibile fare affidamento ai rimedi della nonna per la salivazione eccessiva. Per ridurre l’eccesso di salivazione è consigliabile:

  • Bere dei succhi di frutta
  • Fare degli sciacqui con un collutorio naturale diverse volte al giorno
  • Lavarsi i denti con un dentifricio alla menta
  • Evitare i farinacei e mangiare in modo equilibrato durante l’arco della giornata
  • Bere molto per evitare disidratazione e nausea
  • Evitare il consumo di caramelle acide e gomme da masticare molto zuccherate
  • Succhiare una fettina di limone

È bene specificare che la scialorrea notturna è una condizione prettamente fastidiosa e incresciosa, ma quando è episodica non può essere considerata un problema patologico. Nel caso delle donne in gravidanza, l’ipersalivazione sparisce dopo i primi quattro mesi di gestazione, mentre per le infezioni può durare da pochi giorni a non più di qualche settimana.

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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