Dr.ssa Maria Pia Muli, specialista in nutrizione.
Siete pronti per la prova costume? Ok, non è proprio un appuntamento vicino quello con le spiagge, ma è impossibile non iniziare a pensarci. Abbiamo chiesto alla dr.ssa Maria Pia Muli cosa è bene fare (e mangiare) per iniziare a mostrare gli addominali o, più semplicemente, sgonfiare la pancia.
Gonfiore addominale, quali possono essere le cause?
Il gonfiore addominale è un fastidioso sintomo causato dalla presenza eccessiva di gas all’interno dell’intestino che si accompagna a eruttazioni, meteorismo, flatulenza, sensazione di tensione e dolorabilità della parte.
Le cause sono molteplici quasi sempre di natura funzionale: aumento dei fenomeni putrefattivi e/o fermentativi, sindrome dell’intestino irritabile (IBS), scorrette abitudini alimentari e stili di vita, eccessiva emotività. Dal punto di vista clinico è individuabile con l’addome a tamburo, ovvero quel caratteristico addome che, se picchiettato, risuona come se fosse un tamburello.
Le cause più frequenti sono:
- La sedentarietà.
- Una masticazione non adeguata (si ricorda che la prima fase della digestione avviene nella bocca), l’abitudine a consumare pasti veloci e in ambienti poco rilassanti, oltre all’abitudine di bere poco, favoriscono il ristagno delle feci con riassorbimento di acqua a livello del colon e comparsa di stipsi, alterando la motilità intestinale e favorendo il ristagno dei gas, che normalmente vengono eliminati con gradualità.
- L’eccesso di zuccheri nell’alimentazione e, nei soggetti sensibili, il lattosio possono favorire fenomeni fermentativi che aumentano la produzione di gas intestinali e la sensazione sgradevole di tensione addominale.
- Intolleranze alimentari, come la sempre più diffusa intolleranza al glutine.
- Un’insufficienza pancreatica (porzione esocrina del pancreas che produce gli enzimi digestivi) favorisce i fenomeni fermentativi/putrefattivi.
- Altre situazioni a rischio sono lo stress, che causa alterazioni della motilità e accentuazione dei riflessi viscero-motori intestinali e una eccessiva lordosi lombare.
- Nelle donne la fase ormonale può incidere in maniera importante, infatti la fase progestinica (premestruale) si accompagna a una sensazione generale di gonfiore e di rallentamento, che spesso si riflette sul transito intestinale.
Esistono degli alimenti utili a combattere il gonfiore addominale?
Per prima cosa è opportuno evitare per un periodo gli alimenti che procurano l’intolleranza, poi alcuni accorgimenti possono migliorare o eliminarne i sintomi: limitare o eliminare le bevande gassate e fredde, i cibi in cui sia stata incorporata molta aria (creme, panna montata, cappuccino), le gomme e le caramelle da masticare, perché a ogni deglutizione viene ingurgitata aria nello stomaco.
Gli alimenti maggiormente associati al problema del gonfiore addominale sono: legumi, dolci, patate, agrumi, melanzane, cipolla, ravanelli, cetrioli, piselli, crusca, pane integrale, grassi (specie se fritti), formaggi fermentati, cioccolato al latte e fondente, fruttosio, sorbitolo, dolcificanti in genere.
Merita ricordare che è essenziale una buona masticazione e consumare il pasto seduti e con calma.
I rimedi per avere la pancia piatta
Un aiuto importante ci viene dal mondo fitoterapico, con rimedi vegetali molto efficaci, come i semi di finocchio, carvi, cumino e anice che esistono sia in gocce sotto forma di estratto, sia da preparare in tisana; ma anche il carbone vegetale, che assorbe i gas intestinali.
Può essere molto utile inserire nelle preparazioni alimentari quotidiane alcune erbe aromatiche e spezie che facilitano l’intero processo digestivo, dalla fase cefalica a quella viscerale, come salvia, rosmarino, menta, mirto, bacche di ginepro, timo, cannella, cardamomo.
Altre piante, invece, agiscono sulla componente ansiosa che potrebbe essere alla base del disturbo, come la valeriana, la melissa e la camomilla (da consigliare nei dolori crampiformi).
Utile anche il ricorso ai probiotici e prebiotici per il ripristino dell’eubiosi intestinale e a enzimi digestivi laddove ci dovesse essere una carenza enzimatica.
Nella prossima intervista, la dr.ssa Muli ci parlerà di come eliminare la cellulite mangiando!