Malattie immaginarie: quando la mamma fa ammalare il proprio bambino

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 16 Gennaio, 2015

E se fosse la mamma a far ammalare il proprio bambino? Una domanda a cui dare risposta non è semplice, seppur diversi casi, oramai sempre più frequenti, abbiano portato medici pediatri a valutare la possibilità che sia proprio l’atteggiamento materno, le ansie dei genitori, a causare l’insorgere di malattie nei più piccoli.

Uno studio per confermarlo

Un recente studio, pubblicato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con il Policlinico universitario Gemelli di Roma sul “Journal of Child Health Care“, ha dimostrato come soprattutto le mamme, rispetto ai papà, siano in grado di influenzare lo stato di salute dei figli. Questo atteggiamento, se esasperato a livelli patologici, è scientificamente conosciuto con il nome di sindrome di Munchausen, ed è considerato come una vera e propria malattia rara spesso non diagnosticata, che porta, in questi casi il genitore, a fingere che i figli abbiano chissà quale grave disturbo.

Nello studio sono stati analizzati i casi di 751 bambini ricoverati nel reparto di Pediatria del Gemelli tra fine 2007 e inizio 2010; il quasi 2% dei piccoli pazienti ha manifestato dei disturbi fittizi, non associabili a patologie concrete ma a stati di malessere inventati.

In questi casi, la causa scatenante è la sindrome di Munchausen che porta i bambini ad avere disturbi di tipo fisico o psicologico indotti dalla madre. Questa è, secondo gli esperti, una formula sottile e subdola di violenza sui minori. Nelle situazioni più gravi, il genitore può addirittura somministrare sostanze tossiche al bambino, portandolo a numerosi ricoveri. Nelle vittime il danno psicologico e fisico è sempre molto grave.

Il parere degli esperti

Secondo Pietro Ferrara, coordinatore della ricerca dell’Istituto di Clinica pediatrica dell’Università Cattolica di Roma, “la sindrome di Munchausen in Italia, come d’altra parte in molti altri Paesi del mondo, è un fenomeno sottostimato e riconosciuto con difficoltà“. È importante che il pediatra, che si trova davanti a casi di ripetuti disturbi anomali del bambino, sia consapevole di questa possibilità, in modo da prestare un’assistenza psicologica sia al paziente che al genitore.

Come si cura la sindrome di Munchausen?

L’unico percorso terapeutico consigliato è quello psichiatrico: psicoterapia e psicofarmaci, se necessario, possono aiutare a salvare la vita e la serenità di chi subisce da vittima gli effetti di questo disturbo.

 

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Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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