Parte oggi, 22 aprile, giorno della nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, una serie di convegni e appuntamenti dedicati alla salute femminile. Sono oltre 180 gli ospedali italiani che offrono visite gratuite su tutto il territorio.
Le differenze tra uomini e donne non si riscontrano soltanto nelle caratteristiche fisiche e nella sensibilità, per esempio, ma soprattutto quando si parla di salute. Le donne, infatti, rispondono diversamente all’effetto dei farmaci, alla reazione dell’alcol sul proprio corpo, danno delle risposte immunitarie diverse, così come quelle antitumorali.
È proprio per questo motivo che il ministro della Salute, anch’essa donna, Beatrice Lorenzin, ha richiesto di istituire la Giornata nazionale della salute della donna, presentandola alla Fondazione Atena Onlus e al Comitato Atena Donna, con lo scopo di sensibilizzare la prevenzione femminile e differenziare i trattamenti per le malattie riscontrate.
Il senso del 22 aprile
È stata decisa la data del 22 aprile, proprio perché era il giorno di nascita del premio Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini. Lo scopo di questa giornata è quello di sottolineare l’importanza della prevenzione per la salute femminile, attraverso la divulgazione di tematiche e l’offerta di visite gratuite.
Primo evento
Il primo evento si terrà presso l’Aranciera di San Sisto a Roma, sita in Via di Valle delle Camere, dove saranno allestiti 10 banconi di laboratori, i quali avranno lo scopo di proporre al Ministro i vari obiettivi che si cercheranno di raggiungere negli anni a venire, tutti ovviamente rivolti alla tutela della salute femminile. Dietro ogni tavolo di lavoro, ci saranno 12 esperti provenienti da associazioni di salute e conoscitori del mondo dei media, che nei vari anni hanno raccolto i suggerimenti degli utenti.
Ogni team avrà il compito di redigere una piccola, ma importantissima, lista di 5 obiettivi che si cercherà di mettere in pratica nel corso degli anni. Alla fine della giornata, saranno ben 50 le proposte che arriveranno direttamente al Ministro della Salute.
Mentre all’interno dell’Aranciera ci sarà questo gruppo che produrrà gli obiettivi di miglioramento della salute della donna, all’esterno si potrà trovare un “Villaggio della salute”, al quale le donne potranno recarsi per ricevere tutte le informazioni che necessitano e potranno anche sottoporsi ad esami di screening.
Cosa prevede l’iniziativa?
L’iniziativa durerà tutta la settimana, dal 22 al 28 aprile, e saranno oltre 180 le strutture sanitarie sparse in tutta Italia che offriranno dei servizi gratuiti alle donne che si presenteranno agli ospedali dotati di Bollini Rosa.
È grazie all’Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che è partita questa straordinaria iniziativa che, oltre a sensibilizzare le menti femminili, offrirà anche vari esami strumentali, consulti e visite, il tutto in forma gratuita e con alta professionalità.
Ma cosa sono i Bollini Rosa?
Sono dei riconoscimenti che gli ospedali delle varie regioni italiane hanno ottenuto aderendo all’iniziativa di prevenzione e cura delle patologie a maggior impatto femminile. Francesca Merzagora, presidente da 10 anni dell’Onda, spiega che sono diversi i settori che sono stati coinvolti nell’iniziativa, e questi sono:
- Sostegno alle donne vittime di violenza
- Diabetologia
- Senologia
- Dietologia e nutrizione
- Reumatologia
- Endocrinologia
- Oncologia
- Ginecologia e ostetricia
- Neurologia
- Malattie cardiovascolari
È possibile, per ogni donna interessata ad eseguire una visita gratuita o un test di screening, prenotare il servizio gratuito nell’ospedale della propria regione, decidendo data e ora direttamente sul sito del Ministero della Salute.
I centri di nutrizione
I vari esperti dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica aderenti all’iniziativa, saranno presenti, dal 22 al 28 aprile, nei centri di dietetica dei vari ospedali con i Bollini Rosa. I servizi che offriranno saranno quelli di:
- prevenire molte malattie derivanti da una cattiva alimentazione;
- consulenze dietetiche;
- consigli pratici in base alle varie fasi della vita di una donna, ovvero durante l’adolescenza, la gravidanza, il periodo di allattamento, la menopausa e l’età più matura.
Lorenza Caregaro, segretario generale dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, ha dichiarato che le donne hanno la tendenza a sottovalutare i sintomi, rivolgendo minore attenzione ai fattori di rischio e alla prevenzione. Rispetto agli uomini, si rivolgono più tardivamente agli specialisti, ricevendo di conseguenza le cure quando magari sono già presenti complicanze.
I dati parlano chiaro: in Italia, su 3 milioni di giovani che hanno problemi di disturbi alimentari, ben il 95,9% è di sesso femminile; inoltre, le donne in sovrappeso sono il 27%, con un 9% di donne obese.
Un altro evento che verrà allestito proprio su questo tema, sarà “Il cibo di Eva”, interessante iniziativa che tratterrà gli stili di vita per mantenere una buona salute, integrati da alimenti sani e nutrienti. Durante questo momento di formazione, saranno presenti diversi esperti che proporranno altrettanti incontri, tra cui: Stefania Ruggeri, nutrizionista del CREA; Luigi Tarani, pediatra; Silvia Migliaccio, endocrinologa; Eleonora Agricola, esperta di medicina preventiva.
Gli specialisti avranno il compito di rispondere ai dubbi di tutte le donne presenti e di offrire importanti ed utili suggerimenti sull’alimentazione e prevenzione. Dopodiché, i consigli alimentari verranno esemplificati in modo pratico dalla chef stellata Cristina Bowerman, la quale, dalle 18, sarà presente al ristorante Romeo Chef&Baker, dove cucinerà degli “F menù”, ovvero piatti sani e bilanciati rivolti al pubblico femminile.
La salute delle ossa delle donne
L’osteoporosi è il male in agguato che molte donne ancora sottovalutano. Una patologia che è presente soprattutto nella popolazione femminile, alle volte viene presa letteralmente “sotto gamba”. Questa è quindi un’occasione per sensibilizzare le donne, con la campagna di informazione “Stop alle Fratture”, dato che in Italia colpisce 3,5 milioni di donne.
È Silvia Migliaccio, dell’Unità di Endocrinologia, Dipartimento di scienze motorie, umane e della salute, dell’Università Foro Italico di Roma, a dichiarare che: “è di fondamentale importanza ricordare alle donne che l’osteoporosi porta a oltre 100.000 fratture di femore all’anno, causate dalla fragilità ossea dovuta alle conseguenze devastanti di questa patologia”.
Un messaggio rivolto alle donne, quindi, che hanno la tendenza ad occuparsi prima delle persone che le circondano, e poi di loro stesse.