Il cancro? Si cura. Spesso, però, a prezzo della fertilità. Soprattutto quando i malati sono bambini: quante volte, nell’urgenza della cura, si sacrifica la futura possibilità dei piccoli pazienti di mettere al mondo dei figli?
Crescendo il successo delle cure dei tumori infantili, la questione della fertilità futura dei pazienti è un problema che non può essere ignorato. Sul fronte dell’infertilità maschile causata da terapie oncologiche, la strategia classica è la crio-preservazione dello sperma: ma che fare quando i pazienti sono così piccoli, da essere ben lontani dall’età puberale?
Oggi ci sono importanti novità: nei laboratori della Yokohama City University, si sono ottenuti spermatozoi sani, fecondi e in grado di generare progenie fertile, a partire da tessuti prelevati dai testicoli, congelati e poi decongelati.
Una soluzione promettente, dicono gli autori dello studio, per preservare la fertilità maschile dei pazienti pediatrici. Perché la crioconservazione conserva i tessuti inalterati per molti anni.
Lo studio
Il dott. Takehiko Ogawa e la sue equipe sono partiti da una procedura già nota ed estremamente sofisticata: indurre la produzione di spermatozoi (spermatogenesi) in testicoli coltivati in laboratorio. Ma hanno fatto un passo in più. Hanno coltivato tessuti testicolari che erano stati congelati (crioconservazione) e poi decongelati. Verificando che la spermatogenesi è possibile anche nei tessuti crioconservati ed è efficace tanto quanto quella ottenibile in tessuti coltivati subito dopo il prelievo.
La sperimentazione, ad oggi, è stata compiuta sulle cavie. Dopo 4 mesi di tentativi, nei laboratori giapponesi sono nati 8 topini sani e fertili, concepiti inseminando artificialmente cellule uovo con gli spermatozoi ottenuti con questa procedura.
Genitorialità e cancro: perché poi si cresce
Ogawa e colleghi hanno dimostrato che tessuti prelevati oggi e crioconservati, potranno ritornare vitali e fecondi. Dunque, abbiamo la soluzione? È diventato possibile preservare la fertilità dei bambini malati di cancro?
“La crioconservazione dei tessuti dei testicoli è un approccio realistico e promettente per preservare la fertilità degli individui. Lo abbiamo dimostrato”. Queste le parole degli autori, che esprimono entusiasmo, ma anche cautela. Certo la strada è tracciata e la ricerca proseguirà in questa direzione. Si attendono sviluppi e l’applicabilità della procedura sugli esseri umani.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Communication.