La dr.ssa Monica Sommariva è una specialista in urologia, attualmente responsabile della terapia oncologica vescicale, presso l’Ospedale Fornaroli di Milano.
Chi soffre di cistite lo sa: questa condizione è davvero fastidiosa e può condizionare la serenità di una giornata. Come fare a prevenire il disturbo o, nel caso abbia la meglio, come trattarlo anche con rimedi naturali?
Abbiamo rivolto alcune domande alla dr.ssa Monica Sommariva, specialista in urologia, per capire insieme quali sono le soluzioni migliori contro la cistite.
Come prevenire le cistiti recidivanti?
Molte donne soffrono di cistite batterica che tende a recidivare per una cattiva gestione della patologia.
Se una cistite batterica recidiva più volte in un anno, vuol dire che è venuta meno la condizione naturale di equilibrio della flora batterica intestinale, ossia si è instaurata una situazione di disbiosi intestinale con prevalenza di batteri nocivi, selezionati da ripetute terapie antibiotiche dannose.
Fattori principali favorenti la disbiosi sono la stipsi o il colon irritabile.
L’antibiotico, se non vi è febbre, non è la cura della cistite e non deve essere dato. Per prevenire una recidiva occorre trattare in contemporanea il comparto vescicale e quello intestinale, con sostanze antibatteriche naturali associate a probiotici e a una alimentazione sana ricca in vegetali e fibre.
Quali sono i rimedi naturali contro la cistite?
Per rimedi naturali, intendiamo sostanze probiotiche che migliorano l’ambiente intestinale, favorendo l’attecchimento e la crescita di batteri, definiti “amici”utili a contrastare l’attività di batteri nocivi e necessari per i naturali processi di trasformazione delle alimenti ingeriti, evitando eccessivi fenomeni patologici di fermentazione e putrefazione intestinale. Sono inoltre fondamentali per un corretto transito intestinale.
Tra gli alimenti ricordiamo sostanze come lo yogurt, il limone che è un antisettico per eccellenza, frutta e verdura colorata come fonte vitaminica. Si sconsiglia l’utilizzo di alimenti o sostanze acidificanti, come il cranberry o diete solo proteiche, in quanto gli acidi alterano il rivestimento naturale di acido ialuronico della mucosa vescicale che, se danneggiato, perde la sua funzione di barriera contro patogeni e sostanze irritanti contenute nell’urina.
Particolarmente utili si sono dimostrati il D-mannosio, che è uno zucchero ad attività antibatterica che si distribuisce su tutta la via escretrice come una barriera protettiva, impedendo l’attacco dei batteri alle mucose, e l’acido ialuronico, che ripara le cellule dell’apparato urinario danneggiate dal persistere dell’infezione, rendendole più resistenti all’aggressione batterica.
Come gestire i rapporti sessuali in caso di cistite?
Durante i rapporti sessuali, molti batteri presenti naturalmente sul perineo attraverso la vagina possono raggiungere il meato urinario, risalire l’uretra, giungere in vescica e colonizzarla se vi sono condizioni predisponenti.
Per prevenire una cistite da rapporto occorre assumere mezz’ora prima del rapporto 2 g di D-mannosio e utilizzare come lubrificante vaginale creme a base di acido ialuronico, che limitano il traumatismo vaginale.
È buona regola effettuare una detersione del perineo, dell’ano e dei genitali, con detergenti non saponosi a base di acido ialuronico, prima e dopo il rapporto (in entrambi i sessi), svuotare la vescica e assumere posizioni meno traumatiche per la vescica. La detersione deve avvenire sempre da davanti a dietro e mai utilizzare acqua ferma, ma doccette con acqua corrente.
Si sconsiglia l’uso di diaframmi, sostanze spermicide, creme profumate o profilattici con aggiunta di aromi o coloranti o peggio con superficie irregolare potenzialmente traumatizzante la mucosa vaginale.
Quanta acqua consiglia di bere?
Di regola, è utile assumere 1 litro di acqua al giorno e 2 litri nei mesi caldi per favorire l’espulsione meccanica di batteri con frequenti minzioni.
Un costante apporto idrico favorisce inoltre la corretta funzione intestinale.
Se si ha un attacco di cistite, come è bene vestirsi?
Sono consigliati indumenti in fibre naturali, come il cotone soprattutto nell’abbigliamento intimo, evitando colorazioni accese come rosso o nero che scaricano i pigmenti sulla pelle scaldandosi.
Evitare pantaloni stretti, jeans aderenti, fibre sintetiche privilegiando tessuti ampi e soffici, gonne, calze autoreggenti e dormire solo con camicie da notte per favorire la traspirazione locale.
Anche le calzature sono importanti in quanto un tacco alto oltre ad alterare la statica pelvica produce microtraumatismi perineali da succussione durante il cammino. Scarpe basse, con suole antiurto, sono l’ideale se si svolgono attività lavorative e ricreative che costringono a rimanere in piedi molte ore nella giornata.