Sindrome metabolica: i sintomi e le possibili conseguenze

Roberto Pisani

Ultimo aggiornamento – 28 Marzo, 2017

sindrome metabolica: quali sono i fattori di rischio

Negli ultimi anni negli Stati Uniti il numero di persone considerate obese è cresciuto in maniera allarmante con gravi ripercussioni sul sistema sanitario. L’obesità è infatti associata a una serie di condizioni patologiche che insieme costituiscono la cosiddetta sindrome metabolica.

La sindrome metabolica: un’insieme di diverse condizioni 

Questa sindrome è stata scoperta meno di 20 anni fa ed è caratterizzata da una serie di condizioni patologiche: ipertensione, diabete, alti livelli di colesterolo nel sangue e obesità.

Le persone che presentano almeno tre dei suddetti fattori di rischio possono considerarsi affetti da sindrome metabolica. Tali condizioni tendono inoltre ad aumentare i rischi di malattie cardiache potenzialmente mortali.

Dal momento che la sindrome metabolica non è altro che l’insieme di diverse condizioni patologiche, risulta difficile individuare un’unica causa. L’obesità, uno stile di vita sedentario, e l’insulino-resistenza sono alcune delle cause che possono portare alla sindrome metabolica. Elementi che vanno ad aggiungersi a un’eventuale predisposizione di tipo genetico.

Prevenire la sindrome metabolica: una sana alimentazione e una regolare attività fisica 

Oltre all’obesità, l’età e il diabete, anche origini latine e asiatiche possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo della sindrome metabolica. Ma non bisogna scoraggiarsi perché è possibile intervenire con una corretta alimentazione e l’esercizio fisico. Una dieta povera di carboidrati e ricca di fibre può sicuramente aiutare. La vera sfida sta nel saper controllare il proprio appetito. Inizialmente infatti può esser difficile cambiare le proprie abitudini alimentari, ma con il passare del tempo le cose diventano più facili.

Oltre all’alimentazione, è importante praticare attività fisica regolarmente per prevenire la sindrome metabolica, così come suggerito da uno studio del 2005.

L’azione combinata di una dieta sana e di una regolare attività fisica riducono drasticamente i rischi della sindrome metabolica. La prevenzione può tuttavia iniziare sin da bambini: l’obesità infantile e una vita sedentaria fanno raddoppiare le possibilità di sviluppare la sindrome metabolica in età adulta.

Inoltre abituarsi sin da bambini ad uno stile di vita più sano, risulta più semplice e meno stressante. È quindi importante spronare i bambini a giocare all’aperto, a muoversi il più possibile e allo stesso tempo a mangiare regolarmente frutta e verdure.

Per gli adulti, perdere anche solo il 10% del proprio peso corporeo può portare ad una riduzione dei trigliceridi, dei livelli di glucosio, della pressione arteriosa e ad aumento del colesterolo “buono” HDL.

Si può quindi affermare che per evitare la sindrome metabolica sia necessario indirizzare le proprie abitudini quotidiane verso uno stile di vita più dinamico e salutare.

Roberto Pisani
Scritto da Roberto Pisani

Sono uno studente di medicina, con la passione verso tutto quello che è legato alla scienza e alla tecnologia. Il mio background medico-scientifico mi ha portato a lavorare come copywriter e copyeditor di articoli scientifici e spero di contribuire alla crescita di questa comunità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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