Un disturbo, di cui la maggior parte delle persone è probabilmente ignara, è la carenza di zinco. È un problema significativo in molti paesi del mondo ed è proprio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a riferire la percentuale di pazienti colpi da questa insufficienza: il 31%.
Vivere quotidianamente assumendo alimenti arricchiti e integratori multivitaminici, praticamente presenti in ogni supermercato, porta inevitabilmente a contatto con problemi di salute globali, che colpiscono letteralmente milioni persone ogni giorno. Tuttavia, spesso, non ci rendiamo conto che, pur nutrendoci di alimenti con aggiunta di additivi, non significa che i nostri corpi li assorbano, e ci sono molti fattori di rischio che ci portano alla carenza di zinco. Anche le persone che vivono in paesi industrializzati e sviluppati non ne sono immuni.
Zinco? Troppo poco
Classificato come il 5 °principale fattore di rischio nella causa di malattie in tutto il mondo, (le nazioni sottosviluppate ne soffrono regolarmente), porta ad alti tassi di mortalità, provocando la diarrea e la polmonite, soprattutto nei bambini.
La carenza di zinco è un problema globale, talmente grave che ha causato 176.000 morti per diarrea, 406.000 decessi per polmonite e 207.000 morti per malaria, soprattutto in Africa, nella zona del Mediterraneo orientale e del Sud-Est asiatico.
Tutti, giovani e anziani, hanno necessità di assumere una dose regolare di zinco, se non fosse altro almeno per rimanere in vita, ed è per questo che ci si riferisce a esso come a un oligoelemento “essenziale”. E’ presente in ogni cellula, organo, osso, tessuto e fluido del nostro corpo ed è particolarmente evidente nella prostata maschile e nello sperma.
Anche se una grave carenza di zinco è abbastanza rara, il Linus Pauling Institute stima che almeno 2 miliardi di persone siano colpite da livelli di zinco marginali, che possono influenzare praticamente ogni aspetto della nostra salute. Le assunzioni giornaliere raccomandate per le persone sono le seguenti:
- da 0-6 mesi: 2 mg per i maschi e 2 mg per le femmine;
- da 7-12 mesi: 3 mg per i maschi e 3 mg per le femmine;
- da 1-3 anni: 3 mg per i maschi e 3 mg per le femmine;
- da 4-8 anni: 5 mg per i maschi e 5 mg per le femmine;
- da 9-13 anni: 8 mg per i maschi e 8 mg per le femmine;
- da 14-18 anni: 11 mg per i maschi e 9 mg per le femmine, 12 mg in stato di gravidanza e 13 mg durante l’allattamento;
- dai 19 anni in poi: 11 mg per i maschi e 8 mg per le femmine, 11 mg in stato di gravidanza e 12 mg durante l’allattamento.
È importante notare che il feto in via di sviluppo e il bambino richiedono lo zinco; in gravidanza e durante l’allattamento, le donne dovrebbero, consapevolmente, aumentarne l’assunzione, in modo che i loro bambini non subiscano alcun danno futuro.
Trattare la carenza di zinco
I numeri dati si riferiscono all’assunzione giornaliera di zinco per arrivare a un livello normale. Se si sta trattando una carenza di zinco, è consigliabile prendere 30 mg di zinco al giorno, per 90 giorni. Assicuratevi anche di includere un supplemento giornaliero che contenga rame. Lo zinco preso per periodi più lunghi potrebbe esaurire i livelli di rame.
Quali sono i sintomi di mancanza da zinco?
Purtroppo, milioni di persone sono carenti di zinco e sono completamente ignare della loro condizione. Per fortuna, se si mantiene uno sguardo attento verso alcuni indicatori chiave, si possono prendere subito le dovute precauzioni. I 7 sintomi più comuni di carenza di zinco che dovremmo tenere sott’occhio sono:
- Scarsa funzione neurologica: assolutamente essenziale per la crescita e l’evoluzione neuropsicologica, i bassi livelli di zinco sono stati collegati al livello di attenzione e alle capacità motorie dei bambini che hanno dei disturbi che persistono anche nell’età adulta. Uno studio cinese, pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition, ha scoperto che un supplemento di zinco che fornisce solo il 50% della dose giornaliera raccomandata, migliorerebbe l’attenzione. La ricerca ha rilevato che lo zinco è assorbito meglio con un giusto equilibrio di altri nutrienti, per quello si trova in alimenti integrali.
- Debole immunità: lo zinco è anche assolutamente essenziale per mantenere la funzione immunitaria. In particolare, è indispensabile:
o per la crescita delle cellule T e la differenziazione nelle cellule bianche del sangue, che servono a scongiurare la malattia;
o per l’apoptosi (“morte cellulare programmata”), per uccidere le cellule di batteri, virus e cancro pericolosi;
o per la trascrizione genica, il primo passo dell’espressione genica;
o per le funzioni di protezione delle nostre membrane cellulari.
Lo zinco è anche un componente strutturale chiave per una sfilza di recettori ormonali e proteine che contribuiscono alla buona salute, l’equilibrio dell’umore e la funzione immunitaria.
Diarrea
Molto probabilmente, a causa dell’immunità alterata dovuta dalla carenza di zinco, una persistente diarrea può rivelarsi un grave problema di salute pubblica. Colpisce quasi 2 milioni di bambini nei paesi in via di sviluppo; ogni anno questi bambini diventano più suscettibili ad altre infezioni batteriche. L’integrazione di zinco, tuttavia, è stata trovata efficace soltanto nel trattamento di bambini di età superiore a 6 mesi. Quindi, assicurarsi di consultare il proprio pediatra prima di dare zinco al vostro bambino.
Allergie: prodotti alimentari e ambiente
Lo stress cronico provoca stanchezza a livello surrenale e può portare a carenza di calcio, di magnesio e di zinco; questi livelli così bassi contribuiscono ad aumentare quelli dell’istamina. Lo zinco è un fattore chiave per rilevare il modo in cui il corpo immagazzina l’istamina. Quindi, dal momento che è necessario per memorizzare l’istamina, la carenza di zinco permette che più istamina venga rilasciata nei fluidi tissutali circostanti. Questo è importante per due ragioni:
- l’istamina in eccesso, nel vostro corpo, produrrà molti dei sintomi più comuni associati alle allergie (naso, starnuti, orticaria, ecc);
- alti livelli di istamina aumentano la propria sensibilità a tutte le reazioni allergiche.
Diradamento dei capelli
Una lamentela comune tra le persone che combattono la stanchezza surrenalica dovuta alla carenza di zinco, è associata all’ipotiroidismo, che causa un diradamento dei capelli e l’alopecia. Secondo i ricercatori indiani, gli ormoni tiroidei sono essenziali per l’assorbimento di zinco. Successivamente, la perdita dei capelli causata dall’ipotiroidismo non può migliorare con la tiroxina, a meno che non vengano aggiunti integratori di zinco.
Permeabilità intestinale
In un primo studio, descritto più di 70 anni fa, il collegamento budello-pelle veniva descritto come un’incapacità di mantenere l’intestino (“permeabilità intestinale”) che può causare una sfilza di condizioni gravi di salute, tra cui: malassorbimento di nutrienti, malattie della pelle, allergie, malattia autoimmune, problemi alla tiroide. Dimostrata clinicamente per aiutare le alterazioni e risolvere la permeabilità, il supplemento di zinco può effettivamente “stringere” la permeabilità intestinale nei pazienti affetti dal morbo di Crohn.
Acne o eruzioni cutanee
Andando di pari passo con la permeabilità intestinale, che causa vari problemi della pelle, alcune persone sviluppano eruzioni cutanee e anche l’acne, in assenza di zinco sufficiente.
Quali sono i fattori a rischio?
Le persone con le seguenti condizioni di salute sono più sensibili alla carenza di zinco:
- Alcolismo: collegato allo scarso assorbimento di zinco, una storia a lungo termine, l’uso eccessivo di alcol mette le persone davanti a un notevole rischio di sviluppare la carenza di zinco.
- Diabete: la maggior parte dei medici concorda sul fatto che i diabetici dovrebbero utilizzare i prodotti ricchi di zinco con cautela, perché forti dosi possono abbassare il livello di zucchero nel sangue.
- Emodialisi: anche i pazienti in emodialisi sono a rischio di carenza di zinco e potrebbero richiedere supplementi di esso.
- HIV (virus dell’immunodeficienza)/AIDS: collegato alla durata di vita più breve, lo zinco dovrebbe essere preso con cautela da questi pazienti
- Sindrome di malassorbimento dei cibi: può mettere le persone a maggior rischio di carenza di zinco.
- Artrite reumatoide: i pazienti affetti da AR assorbono meno zinco e possono richiederne l’integrazione.
Il Linus Pauling Institute riferisce che anche queste persone potrebbero essere a rischio:
- i neonati prematuri e i nati con poco peso;
- i neonati allattati al seno troppo a lungo e i bambini con inadeguata assunzione di alimenti ricchi di zinco;
- le donne incinte e in allattamento;
- i pazienti trattati per via endovenosa;
- gli individui malnutriti, tra cui le persone anoressiche e bulimiche;
- gli individui con diarrea grave o persistente;
- gli individui con una malattia infiammatoria intestinale;
- gli individui con una malattia renale cronica;
- gli individui che fanno uso di farmaci, tra cui la tetraciclina e gli antibiotici chinolonici, nonché i bifosfonati, che possono diminuire l’assorbimento di zinco e ridurre, potenzialmente, l’efficacia dei farmaci;
- gli anziani (65 anni e più);
- i vegetariani rigorosi: l’obbligo di zinco nella dieta può essere di un 50% in più per i vegetariani, i cui prodotti alimentari sono i cereali e i legumi, perché gli alti livelli di acido fitico, presenti in questi alimenti, riducono l’assorbimento di zinco.
Quali sono i 10 alimenti più ricchi di zinco?
Se si crede che si potrebbe essere affetti da carenza di zinco, e si vuole migliorare il livello in fretta, si può considerare l’assunzione di un integratore tutto naturale. Gli integratori, generalmente, contengono diverse forme di zinco: acetato di zinco, gluconato di zinco, solfato di zinco. La percentuale di zinco elementare varia a seconda del modulo. Secondo il National Institute of Health (NIH), “la ricerca non ha determinato se esistono differenze tra forme di zinco in assorbimento, la biodisponibilità o la tollerabilità“, quindi è importante consumare regolarmente questi 10 alimenti ad alto contenuto di zinco:
- semi di zucca: 1/2 tazza = 8,4 mg;
- manzo nutrito con erba: 4 oz = 5,2 mg;
- agnello: 4 oz = 5,2 mg;
- anacardi: 1/2 tazza = 3,8 mg;
- ceci e fagioli: 1 tazza di verdura cotta = 2,5 mg;
- funghi: 1 tazza di verdura cotta = 1,9 mg;
- pollo: 4 oz = 1,6 mg;
- kefir o Yogurt: 1 tazza = 1,4 mg;
- spinaci: 1 tazza di cotto = 1,4 mg;
- cacao in polvere: 1 cucchiaio = 0,4 mg.