L’influenza stagionale sembra aver raggiunto il suo picco in Puglia, regione tra le più colpite in Italia. Ma i dati di queste ultime ore sono più preoccupanti del solito. Tre pazienti, rispettivamente di 77, 76 e 62 anni sono morti a seguito di complicazioni derivate dal virus influenzale; ma non solo. Secondo l’Osservatorio epidemiologico regionale, altri 25 pazienti sono stati ricoverati nei reparti di rianimazione.
Quanti i pazienti colpiti in Puglia?
Il report regionale parla di 120mila persone colpite dall’inizio della stagione influenzale e, attualmente, circa 36mila pazienti ancora a letto. L’elemento che accomuna i casi più gravi è, certamente, la mancata vaccinazione anti-influenzale.
Dopo lo scoppio delle polemiche legate alla sicurezza del vaccino per prevenire i malanni di stagione, centinaia di pazienti hanno deciso di non vaccinarsi, esponendosi al rischio di complicanze.
Vaccino sì, vaccino no: queste le conseguenze
Come già sostenuto a piena voce dal Ministero della Salute, il vaccino avrebbe dovuto riguardare soprattutto le donne nel 2° e 3° trimestre di gravidanza, i soggetti a rischio di complicanze per patologie, i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni, gli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti e ad altri soggetti a rischio.
Purtroppo, la copertura non è stata ottimale e, come afferma Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), “la clamorosa catena di equivoci ed errori, che aveva attribuito al vaccino la responsabilità di alcuni decessi, ha provocato complicanze anche gravi e sicuramente decessi evitabili. Il danno provocato alla sanità pubblica è incalcolabile“.
Cosa fare per affrontare al meglio l’influenza?
L’influenza costringe a letto il paziente per almeno 5 giorni. In questo periodo di tempo, è bene che si rimanga a riposo a casa, anche per evitare di trasmettere il virus ad altre persone vicine. Importante è anche contattare il proprio medico di fiducia che, valutando il caso, saprà indicare la strada terapeutica più adatta.