10 consigli “salva-pazienti” per una medicina estetica in sicurezza

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

A cura di  fondazioneonda


La medicina estetica si sta affermando negli ultimi anni per rispondere alle esigenze di un’utenza sempre più attenta a prevenire, curare e correggere i vari inestetismi con l’obiettivo di renderli il più possibile in armonia con il resto del corpo.

A differenza della Chirurgia Estetica, la Medicina Estetica è fattibile a tutti, reversibile e non invasiva con una ripresa immediata delle proprie attività sociali.

Quando parliamo di Medicina Estetica?

Coerentemente con la definizione di salute impiegata dallOrganizzazione Mondiale della Sanità, ovvero “espressione di una condizione di benessere psicologico e fisico e non come assenza di malattia“, la Medicina Estetica, che affonda le proprie radici in numerose branche specialistiche della medicina tradizionale (come dermatologia, endocrinologia, dietologia …), si occupa di migliorare la qualità di vita del paziente per rispondere al suo benessere psico-fisico, non solo attraverso l’intervento estetico richiesto, ma principalmente contribuendo a rimuovere e a curare la causa direttamente collegata all’insorgenza dell’inestetismo stesso.

Per questo, la Medicina Estetica non è solo la mera esecuzione di un trattamento, ma è considerata una medicina preventiva, correttiva, “restitutiva” e riabilitativa, e quindi anche a sfondo sociale.

“La medicina estetica non è medicina di improvvisazione”

La Medicina Estetica, in quanto disciplina specialistica medica, non è una medicina di improvvisazione ma frutto di un’attenta e approfondita formazione teorico-pratica per conferire al medico operatore quelle competenze necessarie per trattare i pazienti con professionalità.

L’Unione Europea ha, infatti, stabilito che per una disciplina specialistica di tipo medico non possa esservi un percorso formativo inferiore ai 4 anni: periodo necessario per sviluppare la diagnostica, la prevenzione, il trattamento e il mantenimento dello stato di benessere del paziente.

La Medicina Estetica è una medicina sicura, reversibile, non invasiva e capace di incidere sullo stato psico-fisico del paziente in termini di qualità di vita ma, poiché questo accada, ha un peso imprescindibile il fattore sicurezza.

I professionisti dovrebbero essere formati presso Scuole quadriennali come quelle riconosciute EFAMS – European Federation Aesthetic Medicine School. Inoltre, prima di qualsiasi approccio di tipo medico estetico, è buona norma richiedere sempre informazioni e chiarimenti prima di sottoscrivere il consenso informato e avere indicazioni esaustive sulla tracciabilità dei prodotti impiegati.

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Cosa aspettarsi dalla prima visita con un medico estetico?

La prima visita con il Medico Estetico risulta essere quella più importante: si esegue una valutazione del paziente, approfondendo la sua storia clinica, dietro precisa e dettagliata anamnesi.

La Medicina Estetica infatti non può essere ridotta alla semplice esecuzione di procedure ma studiata, approfondita e applicata nel suo insieme in modo da avere una visione completa e omogenea di tutti i campi specifici.

Ecco, dunque, il decalogo di buone pratiche messo a punto dai medici del Collegio delle Società Scientifiche di Medicina Estetica:

  1. Poiché la Medicina Estetica non è ancora una specializzazione, scegliere solo medici che abbiano frequentato un corso di formazione in Medicina Estetica in Scuole/Università validate dal Ministero della Salute.
  2. Diffidare da coloro che non effettuano al paziente un’adeguata visita anamnestica e strumentale.
  3. Prima di sottoporsi a qualsiasi tipologia di trattamento, informarsi sulla metodologia, modalità di esecuzione e sulle possibili controindicazioni o reazioni avverse.
  4. In caso di reazioni avverse e complicanze, fidarsi del medico che, fin dalla definizione del protocollo terapeutico, si rende disponibile alla risoluzione.
  5. Non fidarsi di chi invece tralascia di menzionare le possibili complicanze di un trattamento di Medicina Estetica.
  6. Informarsi su efficacia e durata del trattamento.
  7. Informarsi e richiedere notizie sui materiali impiegati, pretendendo il certificato di quelli utilizzati nei trattamenti.
  8. Leggere e approfondire il consenso informato.
  9. Diffidare da prezzi al ribasso o forte scontistica.
  10. Oltre all’esperienza e alla formazione, valutare la responsabilità e onestà intellettuale del professionista. 

Qual è la vostra esperienza? Raccontatecela e tenete ben a mente questi 10 consigli.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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