Fanghi anticellulite: applicazione ed effetti

Redazione

Ultimo aggiornamento – 16 Dicembre, 2022

Fanghi anticellulite: come funzionano?

L'applicazione e l'impacco di fanghi sono sempre più comuni nei trattamenti volti a drenare e detossinare la pelle. In particolar modo, essi vengono utilizzati per contrastare la cellulite.

Esistono diversi tipi di fanghi, in cui a variare, solitamente, è la componente argillosa o acquosa. 

Ma come funzionano i fanghi anticellulite? Come si applicano? Ci sono delle controindicazioni nell'utilizzo di fanghi? 

Vediamolo insieme.

Cosa sono i fanghi anticellulite?

I fanghi contro la cellulite non costituiscono un semplice composto di acqua e terra, ma una combinazione efficace di acqua e oligoelementi che, se utilizzati in maniera corretta, consentono di trattare in maniera utile molti inestetismi della pelle.

Primi fra tutti, quelli dovuti alla cellulite.

Tutto dipende dalla componente argillosa utilizzata e dalle caratteristiche dell’acqua aggiunta al composto, con cui successivamente si forma l'impacco.

L'argilla infatti contribuisce a garantire una maggiore elasticità alla pelle, con effetti drenanti e detossinanti. Possiamo distinguere tra :

  • fango di origine termale, da preferire in caso di cellulite localizzata in punti critici;
  • fango di origine marina, ottimo anche per tutto il resto del corpo.

A seconda del tipo di applicazione e dell’effetto desiderato, è possibile scegliere fra diversi tipi di acqua per la realizzazione dei fanghi da utilizzare per gli impacchi anticellulite:

  • acqua di origine termale, con percentuali variabili di zolfo, cloro o ferro;
  • acqua di origine marina (solitamente più iodata), un esempio riguarda i fanghi d'alga guam di origne oceanica;
  • acqua minerale, che può essere utilizzata nella preparazione dei fanghi, in virtù della presenza di molti oligominerali.

I fanghi anticellulite funzionano? Quali sono i benefici?

Sia ben chiaro: l'efficacia dei fanghi non avviene se non si mettono in pratica anche altri accorgimenti.  Dunque, i fanghi anticellulite, costituiscono un ottimo alleato di una dieta sana e di un’attività fisica svolta in maniera regolare. 

Per comprendere i benefici del trattamento della fangoterapia, basta pensare a un continuo scambio che si verifica con l'applicazione dei fanghi:

  • l’impacco di fango genera calore e favorisce, in primis, il microcircolo;
  • il calore generato permette di espellere le tossine tramite la sudorazione;
  • i fanghi assorbono le tossine e rilasciano i principi funzionali al loro interno.

I benefici sono visibili sin dalla prima applicazione dei fanghi ma, così come la pratica rende perfetti, anche in questo caso la costanza nell’applicazione del trattamento porterà col tempo a una pelle più liscia, idratata e tonica. 

Come si applicano i fanghi anticellulite

Per l’applicazione dei fanghi anticellulite è possibile rivolgersi a dei centri specializzati, come le spa e i centri termali, oppure grazie ai tanti fanghi già pronti per l’uso presenti in commercio, si potrà scegliere di affidarsi ai fanghi anticellulite fai da te.

Il procedimento da seguire è sempre lo stesso:

  • Prima dell’applicazione va fatta una doccia calda, per favorire la sudorazione.
  • I fanghi anticellulite andrebbero applicati sulle gambe a una temperatura di circa 40°-45°con un pennello a setole morbide e, successivamente, con dei massaggi circolari che stimolano il microcircolo.
  • Per trattenere il calore e favorire lo scambio fra tossine e principi funzionali, il fango deve essere ricoperto da uno strato di pellicola e rimanere in posa sulle gambe per il tempo indicato, solitamente fra i 15 e i 40 minuti.
  • Trascorso il periodo di posa, i residui ormai secchi del fango vanno rimossi con una doccia tiepida.

Controindicazioni dei fanghi drenanti e riducenti 

Il trattamento con i fanghi è molto sicuro, ma non è indicato per tutti.

È preferibile evitare l'applicazione dei fanghi in caso di particolare fragilità capillare, così come in gravidanza e durante l’allattamento al seno, in via precauzionale.

Dunque, si potrebbero scegliere altri trattamenti drenanti, rivolgendosi sempre al proprio medico curante

In alcuni casi, l'applicazione dei fanghi potrebbe comportare tra gli effetti del pizzicore e del rossore. Se il prurito si fa troppo intenso, è opportuno rimuovere tempestivamente l’impacco di fango, valutando anche la possibilità di indagare sulla presenza di un’eventuale allergia a una delle componenti.

Alcuni consigli utili sui fanghi contro la cellulite

Come accennato in precedenza, è necessario affiancare all'applicazione dei fanghi:

  • alimentazione sana;
  • attività fisica svolta in maniera costante;
  • tanta acqua, soprattutto per supportare la funzionalità dei fanghi in quanto più si beve, più si suda.

In definitiva, però, è bene muoversi con attenzione verso il mondo dei fanghi anticellulite, rivolgendo sempre qualche domanda al proprio medico di base.

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a cura di Dr.ssa Isabella Gallerani
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