Cosa sono le costellazioni familiari e cosa si intende con questa definizione? Quali sono i principi alla base di questa tecnica e in quali campi si utilizzano? Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere sul tema delle costellazioni familiari.
Cosa sono le costellazioni familiari
Con il termine "costellazione familiare" si intende un approccio terapeutico che ha come obiettivo quello di dipanare delle dinamiche inconsce che ogni individuo porta dentro di sé in relazione alla sua famiglia d'origine. L'assunto alla base di questo metodo si basa sul fatto il nucleo famigliare (il quale non si limita ai soli genitori ma si estende fino ad includere gli antenati) influenza notevolmente ogni essere umano, il quale può essere portato a vivere sentimenti di ansia, di angoscia o di paura inspiegabile a causa di esperienze negative vissute proprio in ambito familiare.
Le costellazioni familiari mirano a far prendere coscienza all'individuo dell'esistenza di problematiche derivanti dagli appartenenti al nucleo che lo hanno preceduto (bisnonni, nonni e genitori, ad esempio); in questo modo il soggetto, che vive con disagio alcuni aspetti della sua vita, può trovare conferma dell'esistenza di un qualcosa "di più grande di lui" di cui deve necessariamente farsi carico se vuole condurre un'esistenza soddisfacente.
Le costellazioni familiari e sistemiche sono una tecnica di analisi e di terapia messa a punto a partire dagli anni '80 da Bert Hellinger all'interno della corrente della psicologia sistemica. Hellinger ha messo a punto tale strumento terapico includendo aspetti dello psicodramma di Moreno, della teoria della Gestalt, dell'ipnosi ericksoniana, inoltre notevoli sono le influenze della psicoanalisi di Jung e di Freud.
Secondo Hellinger e i principali esponenti della cosiddetta "psicogenealogia", la vita di tutti gli esseri umani sarebbe condizionata dal vissuto pregresso dei membri del clan familiare. In questo senso anche manifestazioni fisiche molto gravi, come le malattie, gli incidenti e la morte, sarebbero una conseguenza di presunti "irretimenti" presenti all'interno dell'albero genealogico, ossia di nodi traumatici che dovrebbero essere affrontati dal soggetto e portati alla luce proprio attraverso il metodo delle costellazioni.
Qual è il fine di una costellazione familiare
Obiettivo del metodo delle costellazioni è quello di portare alla luce tutto quel groviglio di traumi, di ingiustizie, di eventi dolorosi e di privazioni che sono stati sperimentati dagli antenati nel corso dei decenni; una volta espressi chiaramente, essi possono essere indagati a fondo e l'individuo avrebbe finalmente la possibilità di "mettere ordine" nel sistema familiare.
Grazie a questo approccio terapeutico si ricostruisce la propria storia genealogica, si prende coscienza di eventuali traumi che hanno interessato alcuni membri della famiglia (come ad esempio aborti, lutti prematuri, incidenti gravi, carestie, malattie mentali, ecc.), o ingiustizie vissute dagli antenati, le quali si trasmettono in forma inconscia ai discendenti. La costellazione, tuttavia, non porta alla luce ciò che è già noto, bensì quello è ancora taciuto: ecco perché spesso il suo significato appare incerto e di difficile comprensione.
Il metodo terapeutico si svolge infatti attraverso la presenza di altre persone, che non hanno alcun legame familiare con il soggetto che richiede la costellazione, le quali vengono utilizzate per riprodurre una sorta di messa in scena. In modo totalmente intuitivo, e senza ricevere alcuna spiegazione, gli individui che partecipano alla costellazione rappresentano i legami che esistono all'interno del nucleo familiare e ricreano le relazioni che intercorrono fra i suoi membri, consentendo di portare alla luce eventuali dinamiche inconsce.
Quello che si crea durante una costellazione familiare è un vero e proprio "campo familiare informato", cioè un campo energetico che continua a mantenere intatta la sua forma e la sua intensità anche con il passare del tempo. La seduta evidenzia gli eventi psichici che si sono venuti a creare all'interno di un nucleo familiare e mira ad aiutare il soggetto a destrutturare eventuali nodi presenti al suo interno per ritrovare ordine e armonia.
Come si svolge una seduta di costellazione familiare
La costellazione familiare si svolge solitamente all'interno di un seminario di gruppo, nel quale i partecipanti sono chiamati a mettere in scena il proprio sistema familiare. Inizialmente i soggetti partecipanti si dispongono seduti in cerchio, posizionandosi distanti fra loro. Il costellatore familiare, la cui definizione esatta è "conduttore" o "facilitatore", aiuta le persone a rilassarsi e verifica chi, tra tutti i membri, abbia intenzione di mettere in scena una costellazione. In seguito il conduttore invita il soggetto che si è fatto avanti per ricostruire il proprio sistema familiare a sedersi al suo fianco, e gli pone la cosiddetta "domanda di apertura", che serve a imprimere quale taglio esplorativo dare alla sessione.
Possono essere rappresentate la famiglia d'origine (nonni, genitori, zii, fratelli o sorelle, ecc.), quella attuale (marito, moglie, figli) ed entrambe; il facilitatore procede poi a porre ulteriori domande, a cui si dovrà rispondere in modo molto preciso e breve. Poi il conduttore invita i membri della costellazione a prendere posto, e il protagonista comincia a posizionarli nello spazio a seconda della relazione che intrattiene con essi, senza fare riferimento a somiglianze fisiche o anagrafiche.
Secondo Hellinger, in questa fase i membri comincerebbero già ad entrare in contatto con il campo energetico proprio della famiglia d'origine del protagonista, e per questo tenderebbero ad assumere inconsciamente delle posizioni o delle espressioni corporee tipiche dei soggetti che stanno mettendo in scena. In alcuni casi il conduttore chiede al gruppo di esprimere quali sono le loro sensazioni, oppure di spostarsi di posizione o di analizzare le loro percezioni fisiche. Il facilitatore può anche chiedere al cliente di auto collocarsi all'interno della rappresentazione, oppure può integrare nel gruppo soggetti che non erano inizialmente stati inseriti.
La seduta, che dura in genere dai venti minuti a un'ora, termina quando viene portato alla luce il presunto irretimento che alberga nel nucleo familiare del protagonista, ma può anche essere interrotta prima se il conduttore rileva un'eccessiva partecipazione emotiva, oppure, al contrario, una mancanza di energia fra i partecipanti. È attraverso i cambi di posizione nello spazio e nelle modificazioni emotive che avvengono tra i membri che prende forma la costellazione, la quale non è altro che un modo per portare alla luce problematiche silenti.
Sebbene gli elementi principali di una seduta tipo siano il facilitatore, il cliente e i rappresentanti, i costellatori familiari possono anche scegliere di utilizzare degli oggetti. È su di essi (o sulle persone) che il cliente proietta un campo morfogenetico che viene rappresentato in modo fenomenologico dai membri stessi. I partecipanti alla riunione entrano in connessione con il campo morfico del protagonista e mettono in atto dinamiche spontanee che, tuttavia, riflettono esattamente il vissuto emotivo dei famigliari che stanno impersonando. Dopo qualche tempo dalla messa in scena, la rappresentazione va incontro ad un blocco: si tratta dell'irretimento, ovvero l'emergere di un problema a livello familiare che si materializza.
Con la conclusione della costellazione, il soggetto protagonista dovrebbe essere in grado di percepire la presenza di blocchi interiori e di introiettare dentro di sé una nuova consapevolezza. L'obiettivo ultimo è quello di ricreare l'ordine e l'armonia, ovvero di conferire una nuova forma al sistema familiare. Sebbene quello delle costellazioni familiari non sia un vero e proprio metodo dalle basi scientifiche, esso ha incontrato un notevole successo nel corso degli ultimi decenni e, secondo i suoi sostenitori, se affiancato a una forma di psicoterapia tradizionale, potrebbe effettivamente aiutare alcuni soggetti a superare i loro traumi inconsci.