Come si coltiva la salvia se si ha a disposizione solo un terrazzo dove collocarla? È vero che è una pianta che non richiede molte esigenze? Dove collocarla per fare in modo che cresca rigogliosa?
Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla coltivazione della salvia in vaso.
Come coltivare la salvia in vaso
La salvia è un'erba aromatica ampiamente diffusa e utilizzata in cucina, infatti sono moltissime le persone che hanno in casa una piantina di salvia da cui staccare qualche foglia da utilizzare nelle proprie ricette.
Si tratta quindi di una specie vegetale che non richiede particolari cure e che si presta a essere coltivata anche in casa, magari sul balcone o in terrazzo.
Coltivare la salvia, infatti, non è difficile e richiede poche semplici accortezze: essa può essere piantata sia in piena terra che tenuta in vaso, a patto di non tenerla vicino al rosmarino visto che mal sopporta la sua vicinanza.
Per quanto riguarda il dove piantare la salvia, la pianta si adatterà piuttosto bene sia a luoghi a mezz'ombra che al pieno sole, dal momento che si tratta di una specie vegetale piuttosto e resistente.
La salvia in commercio che si trova comunemente appartiene alla varietà della Salvia officinalis e si caratterizza per essere una pianta perenne che, oltre alle notevoli proprietà aromatiche, presenta anche interessanti utilizzi terapeutici.
Non a caso la salvia era un arbusto sfruttato fin dall'antichità per preparare rimedi contro le infiammazioni e per favorire la digestione.
Come piantare la salvia?
Se non si dispone di un orto, la coltivazione della salvia può avvenire senza problemi anche in vaso.
La pianta resiste bene sia al freddo (sopporta senza problemi una temperatura che può scendere a fino a -5°) che al caldo, e, sebbene possa essere collocata anche a mezz'ombra, si consiglia una posizione soleggiata.
La semina della salvia può avvenire già a marzo se la pianta è tenuta all'interno di una serra protetta, mentre se si preferisce seminarla direttamente all'aperto, tale operazione andrà posticipata verso la primavera inoltrata (idealmente tra aprile e giugno), quando le temperature notturne cominceranno a salire.
Al momento di trapiantare la salvia si consiglia di utilizzare un terreno calcareo e piuttosto asciutto, il quale andrà a riempire un vaso dal diametro di circa 30-40 cm.
Questa pianta possiede un apparato radicale vigoroso e lungo, pertanto è preferibile non lesinare sulle dimensioni del contenitore e fare in modo che essa abbia, fin da subito, abbastanza spazio per crescere.
Se si preferisce seminare direttamente la salvia a partire dai semi, allora è preferibile utilizzarne molti, visto che essi si caratterizzano per avere un livello di germinabilità piuttosto basso.
Il procedimento step by step per trapiantare la salvia in vaso prevede di:
- munirsi di un vaso abbastanza capiente che sia provvisto di fori di drenaggio sul fondo, in modo che l'eventuale acqua in eccesso possa defluire agevolmente;
- utilizzare un terreno ben drenato e leggero, eventualmente aggiungendo della sabbia per migliorarne la capacità assorbente;
- una volta riempito il vaso di terra, lasciare 2-3 centimetri di spazio libero sulla parte superiore del vaso;
- scavare un piccolo buco nel terreno e posizionarvi la pianta di salvia all'interno;
- coprire le radici con del terreno e premere delicatamente intorno alla pianta per renderla stabile;
- posizionare il vaso in un luogo dove possa ricevere almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno;
- bagnare solo quando il vaso è completamente asciutto.
Salvia: come curarla e mantenerla in salute
Coltivare la salvia in casa, magari sul proprio balcone o sul terrazzo, non è difficile e può regalare notevoli soddisfazioni, a patto di rispettare alcune semplici accortezze.
Prima fra tutte è il fatto che la coltivazione della Salvia officinalis, così come quella delle numerose altre varietà, prevede che le piante non vengano innaffiate troppo.
L'arbusto teme i ristagni idrici e sopporta più facilmente i periodi di siccità piuttosto che non un eccesso d'acqua.
Per questa ragione al momento del trapianto si consiglia di aggiungere sul fondo del vaso uno strato di palline di argilla espansa, le quali aiutano a mantenere il terreno drenato e a fare in modo che non si vengono a creare dei pericolosi marciumi radicali a causa dell'eccesso di umidità.
Ecco qualche consiglio utile relativo alla cura della salvia in vaso:
- non lasciare mai un eccesso d'acqua nel sottovaso della pianta, o vi è il rischio che le radici marciscano;
- la salvia (anche quella in vaso) ha la necessità di essere concimata con sostanze nutritive che ne fortifichino la crescita. La concimazione può avvenire in autunno con concime naturale;
- la salvia è una pianta molto longeva e resistente, tuttavia si consiglia di rinnovare le piante ogni quattro anni, soprattutto se le foglie vengono utilizzate in cucina, o vi è il rischio che esse, con il passare del tempo, diventino sempre meno aromatiche e profumate;
- la salvia non ha bisogno di essere potata ma di tanto in tanto si può accorciare se dovesse divenire troppo ingombrante;
- la pianta si può riprodurre per talea: basterà staccare un apice da una pianta adulta verso la fine dell'estate e poi piantarla in un piccolo vaso riempito con un misto di terra e sabbia;
- per stimolare la produzione di foglie è consigliabile eliminare i fiori della pianta;
- curare la salvia prevede anche che nei mesi invernali si proteggano le sue radici, distribuendo magari uno strato di pacciamatura di paglia per proteggerle dalle gelate;
- potare gli steli più legnosi della salvia ogni primavera: rimuovendo i rami e le foglie secche la pianta si manterrà sana e produttiva.
Come curare la salvia da malattie e parassiti
La salvia viene spesso attaccata dai parassiti, fra cui i temibili afidi, la muffa grigia e la cosiddetta "ruggine della salvia".
La muffa grigia è una vera e propria malattia fungina che causa la comparsa sulla pianta si una patina di colore grigiastra che porta al deterioramento dell'arbusto.
È favorita dall'eccesso di umidità, pertanto per prevenirla è consigliabile non innaffiare la pianta tutti i giorni e fare attenzione ai ristagni d'acqua.
La Puccinia, invece, anche chiamata "ruggine della salvia", causa le tipiche macchie rossastre sulle foglie della pianta.
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Alla lunga le specie attaccate diventano sempre più deboli e meno produttive, pertanto è necessario intervenire rimuovendo le parti colpite e utilizzando specifici rimedi naturali in vendita presso i negozi specializzati.
Salvia in vaso: quale varietà scegliere?
In natura esistono numerose varietà di salvia, tuttavia la più comune e utilizzata è la Salvia officinalis, che ha foglie grandi e aromatiche.
Altre varietà che appartengono alla stessa famiglia sono poi:
- Salvia officinalis Tricolor: ha foglie variegate verdi, crema e viola ed è una pianta ornamentale molto apprezzata;
- Salvia officinalis Extrakta: le sue foglie sono color verde scuro e si distinguono per l'aroma intenso, non a caso viene usata per preparare rimedi erboristici e oli essenziali;
- Salvia officinalis Berggarten: ha un gusto aromatico e risulta perfetta soprattutto in cucina;
- Salvia officinalis Purpurascens: conosciuta anche con il nome di "salvia violacea" o "salvia rossa", le sue foglie hanno un colore viola intenso;
- Salvia officinalis Icterina: questa varietà ha foglie di colore verde pallido o giallo chiaro che sono tuttavia meno aromatiche rispetto alle varietà con le foglie verdi.