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Quali sono i rischi di una colecistectomia?

Gentilissimo dottore, il giorno 8 giugno 2015, mio cognato si é sottoposto ad un intervento di colecistectomia in laparoscopia; da allora, ogni giorno, dal drenaggio c'è uscita di liquido e perdita di bile. Lo hanno sottoposto a risonanza magnetica il giorno 9 giugno temendo che si fosse staccata una clip, ma era tutto nella norma, intanto continua, se pur di entità minore, la perdita di liquido. Vorrei sapere se c'è da preoccuparsi.

Risposta

Buongiorno,

è possibile, anche se la colangio RMN (la risonanza magnetica a cui, molto verosimilmente è stato sottoposto tuo cognato) lo avrebbe dovuto evidenziare, che vi sia una piccola fistola biliare, ossia un piccolo buco nell'albero biliare.

È una complicanza descritta e non infrequente della colecistectomia, soprattutto quando la colecisti è molto infiammata, è idropica (ossia molto distesa e repleta di un liquido limpido, simile all'acqua), quando sono presenti varianti anatomiche "anomale" della via biliare stessa (anch'esse non infrequenti, l'anatomia della colecisti e delle vie biliari può variare molto) o in caso di presenza di uno o più dotti di Lutschka, ossia di piccoli, spesso microscopici dotti biliari "anomali" che mettono in comunicazione l'albero biliare intraepatico con la colecisti stessa.

La terapia cambia a seconda della causa e della posizione della lesione. In primo luogo, è importante che la perdita di bile sia ben drenata e questo è il caso, da quanto intendo, di tuo cognato.

Dopodichè, se è un dotto di Lutschka, in genere, la perdita di bile termina da sola e spesso non è necessario fare nulla. Se è un buchino della via biliare principale, molto spesso il tutto si risolve con un esame chiamato CPRE (colangio-pancreatografia retrograda endoscopica), una specie di gastroscopia mediante la quale si può collocare una protesi di materiale plastico nella via biliare; la protesi "chiude" il buchino, la perdita di bile si interrompe e, col tempo, si forma una cicatrice.

La protesi può essere rimossa dopo qualche mese, sempre per via endoscopica. In altri casi, quando non è possibile collocare la protesi o quando la perdita biliare non si interrompe, è possibile, in certe condizioni, collocare una protesi, con metodiche di radiologia interventistica, entrando nell'albero biliare attraverso la parete addominale (questa metodica dev'essere eseguita da un'équipe di radiologia interventistica esperta); oppure si ricorre ad un nuovo intervento chirurgico.

Cordiali saluti

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Risposta a cura di
Dr. Salvatore Cuccomarino Medico Chirurgo
Dr. Salvatore Cuccomarino
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