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Un'anterolistesi l4-l5 in una donna di 49 anni va sempre operata?

Salve, sono una donna di 49 anni ed ho un'anterolistesi l4-l5. La causa è sconosciuta, di certo non mi ha aiutata il mio lavoro (infermiera dal 1992) e neppure la corsa, ho fatto maratone e parecchia palestra. Dal 2010, ho iniziato a conoscere varie sintomatologie a tutto il corpo, dalla nevralgia del nervo pudendo (risolta in 2 anni) fino all'attuale intorpidimento (lieve) del bicipite femorale sinistro. Il dolore alla schiena (sempre a sinistra) bene o male mi lascia in pace perchè va e viene e non è il principale problema attuale. Mi preoccupano di più la iniziale perdita di sensibilità (il 3° dito del piede sinistro è abbastanza addormentato) alla gamba anche se anche questa è di un'entità davvero trascurabile. Mi è stato prospettato l'intervento di fissazione delle 2 vertebre compromesse. Vorrei un parere sia sul fare che sul non fare l'intervento. Per completezza di anamnesi aggiungo che ho anche una bella spondiloartrosi diffusa al rachide e parecchie protrusioni discali dalla cervicale all'ultima vertebra del rachide. Anche una lieve dismetria che ammortizzo con dei plantari su misura con lieve tacchetto a sinistra allo scopo di correggere la dismetria. E per chiudere in bellezza recentemente ho sviluppato un paio di cisti sinuviali sul dorso dell'altro piede, il destro, chissà forse perchè il destro appunto, mi lavora di più, non lo so. Cosa mi consigliate? Mi opero? Risolvo? E' vero che fissando l4/ l5, ottengo si la soluzione dello scivolamento, ma dice il neurochirurgo che mi vorrebbe operare, l3 diverrebbe ipermobile? Rimango in attesa di consigli e suggerimenti. E ringrazio in anticipo.

Risposta

Buonasera, la risposta che darò al tuo quesito non sarà determinante sulla scelta tra il fare e il non fare. La decisione deve essere presa innanzitutto dopo una visita fatta di persona così che io specialista mi possa rendere conto di come stai sia fisicamente che psicologicamente. La spondilolistesi è una patologia che può avere un'origine congenita come traumatica o degenerativa. Ci sono degli esami radiologici specifici da fare per arrivare ad una corretta diagnosi, è solo unendo la clinica, il quadro neurologico e quello radiologico che si può arrivare ad una terapia il più possibile personalizzata. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. 

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Risposta a cura di
Dr.ssa Chiara Liberati Medico Chirurgo
Dr.ssa Chiara Liberati
agopuntoreneurochirurgo
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