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Artrite reumatoide? Attenzione all'igiene orale!

Redazione

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2022

Batteri Orali Evidenziati da Lente di Ingrandimento

L’artrite reumatoide è una patologia autoimmune che causa dolore, gonfiore, e anche danni a livello articolare. Risulta allora di vitale importanza riuscire a riconoscerla in tempo, specie nei suoi stadi iniziali: una diagnosi precoce, infatti, consente di limitare i danni articolari. L'esatta causa di artrite reumatoide è però ancora sconosciuta, anche se è probabile dipenda da un insieme di fattori genetici e ambientali.

Di recente, la ricerca sull’artrite reumatoide si è concentrata sul legame tra i suoi primi stadi, i soggetti a rischio e i mutamenti nel microbiota orale e intestinale. Sembrerebbe, infatti, che le persone a rischio di artrite reumatoide o nelle fasi iniziali della patologia abbiano elevati livelli di determinati batteri nel muco orale e nell’intestino. In aggiunta, avrebbero anche più probabilità di essere suscettibili a patologie parodontali o malattie gengivali. 

Sembrerebbe infatti che l’artrite reumatoide abbia inizio nel cavo orale. Uno studio dell’Academic Centre for Dentistry of Amsterdam ha infatti analizzato la popolazione dei microbi in chi è ai primi stadi di artrite reumatoide o a rischio di svilupparla, per poi compararla con persone senza questa patologia. Lo studio è stato poi pubblicato sulla rivista Arthritis & Rheumatology.

Batteri orali e artrite reumatoide: il legame

In generale, nell'ambito della ricerca si ipotizza da tempo che le malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide siano innescate o causate da microrganismi.

Ora diversi studi sembrano dimostrare che i microbi orali, come i batteri anaerobici, ossia che non necessitano di ossigeno per sopravvivere, possono ricoprire un ruolo determinante sviluppo dell'artrite reumatoide. Alcune tipologie di batteri anaerobici del cavo orale sono infatti stati identificati nel liquido articolare dei pazienti di artrite reumatoide. 

Sembrerebbe che gli anticorpi di alcuni tipologie di batteri anaerobici svolgano un ruolo importante nello sviluppo dell'artrite reumatoide. Più nel dettaglio, tali batteri innescherebbero una risposta immunitaria associata all'artrite, grazie alla formazione di anticorpi anti-proteine citrullinate.

Tali composti promuoverebbero, infatti, alcune risposte infiammatorie in differenti tipologie cellulari, comprese le cellule ossee; essa potrebbe dunque risultare coinvolte nel danneggiamento osseo dei pazienti con artrite reumatoide.

Pertanto, la rilevazione degli anticorpi anti-proteine citrullinate è considerato il biomarcatore specifico per individuare l'artrite reumatoide. Essa aiuta dunque a prevedere lo sviluppo dell'artrite reumatoide anticipando la comparsa di sintomi o diagnosi di artrite.

Batteri orali e rischio di artrite reumatoide: lo studio più recente

Nel nuovo studio promosso dalla Academic Centre for Dentistry of Amsterdam, i ricercatori hanno analizzato il microbioma orale e lo stato parodontale di tre gruppi composti da persone.

I pazienti del primo gruppo erano nei primi stadi dell'artrite reumatoide, quelli del secondo erano invece a rischio di sviluppare artrite reumatoide (avevano cioè artralgia o tracce di anticorpi anti-proteine citrullinate nel siero). Le persone del terzo gruppo erano invece generalmente in buona salute: non avevano artrite reumatoide né correvano il rischio di svilupparla, né soffrivano di alcun tipo di condizione autoimmune.

Ogni partecipante allo studio è stato esaminato da un dentista, per valutare lo stato di salute orale. I dentisti hanno quindi controllato il sanguinamento gengivale tramite sonde, studiando la superficie della gengiva infiammata.

Hanno anche esaminato la quantità dei denti di ciascun soggetto e quanti era mancanti o soggetti a otturazione. Tra le domande frequenti, poi quelle circa l'igiene orale abituale e qual era l'ultima volta che si erano lavati i denti. Infine, sono state raccolti campioni salivari, del rivestimento della lingua, campioni subgengivali e della placca dentale presente sotto le gengive.

Sono poi stati analizzati i campioni raccolti, per quantificare le popolazioni microbiotiche presenti al loro interno; infine, le differenze microbiche sono state confrontate tra i tre gruppi. Le uniche differenze esistenti riguardavano soltanto la campionatura della saliva orale e del rivestimento linguale: nel caso di persone con artrite reumatoide ai primi stadi o a rischio di svilupparla mostravano alti livelli di batteri della Prevotella e della Veillonella rispetto al terzo gruppo.

Gli scienziati hanno dunque concluso che sia possibile un legame tra alcuni microbi orali e l'artrite reumatoide. Le future ricerche potrebbero allora concentrarsi sulle modalità di prevenzione dell'artrite reumatoide, che includa ad esempio la miglioria della igiene orale.

Sono necessarie ulteriori ricerche, ma sembra che migliorare la propria salute orale dovrebbe essere un fattore da tenere in considerazione nei soggetti a rischio di sviluppare l'artrite reumatoide.

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