Che cos'è
Il
parto prematuro è un parto che avviene prima della fine delle circa 40 settimane, generalmente avviene tra la ventiduesima e la trentasettesima settimana di gravidanza.
Cause di parto prematuro
Le
cause di parto pretermine possono essere molteplici:
- infezioni vaginali (vaginosi batterica), che attivano una serie di processi infiammatori, che a loro volta scatenano le contrazioni uterine
- incontinenza cervicale: la cervice, per cause iatrogene (ad esempio conizzazioni precedenti) o anatomiche, si sfianca sotto il peso dell’utero e si apre, anche in assenza di attività contrattile
- malformazioni uterine, fibromiomi (solo se particolarmente voluminosi)
- polidramnios, cioè quando c’è un aumento notevole del liquido amniotico
- gravidanza multipla (per la sovradistensione uterina)
-
emorragia da placenta previa, distacco di placenta
- rottura prematura delle membrane
L'importante è non sottovalutare la presenza di attività contrattile in gravidanza se persistente, anche in assenza di dolore, e rivolgersi al medico per chiedere consiglio.
Circa la metà delle donne in gravidanza partorisce prima della 32° settimana di gestazione. Non è semplice identificare questi casi, perchè solo nel 30% dei casi c’è nella storia della paziente un precedente parto pretermine o aborto tardivo.
Un metodo efficace per predire il parto pretermine è rappresentato dalla cervicometria, cioè la misurazione della lunghezza della cervice uterina, che viene eseguito per via transvaginale a 22-24 settimane.
I valori normali sono:
- almeno 15 mm nelle gravidanze singole
- almeno 25 mm nelle gravidanze gemellari
Un altro fattore che può essere valutato è la presenza del “funnelling“, cioè della dilatazione dell’orifizio uterino interno, che però di per sè non aggiunge niente alla capacità del test di predire il parto pretermine.
Nei casi di cervicometria ridotta, e se vi sono contrazioni uterine, il test per la ricerca della fibronectina nelle secrezioni vaginali fornisce importanti dati relativamente al rischio reale di parto pretermine, guidando la decisione del clinico in merito al ricovero ospedaliero ed alla somministrazione di terapia con tocolitici.
La fibronectina è una glicoproteina che agisce da collante tra la decidua materna e le membrane amniotiche, è presente normalmente nelle
secrezioni vaginali prima della 16°-18° settimana e ricompare solitamente all'inizio del
travaglio. Il test si basa sulla ricerca della presenza di fibronectina nelle secrezioni materne mediante un
tampone vaginale eseguito nel secondo trimestre. Inoltre, si è d'accordo nell'affermare che lo
stress, l'alcool, le droghe e il fumo sono fattori favorenti il parto pretermine.
Predisposizione
Il
parto prematuro interessa maggiormente le donne che:
- hanno avuto in passato un parto prematuro
- sono in attesa di due o più gemelli
- hanno problemi all'utero o al collo dell’utero
- hanno un'età inferiore ai 17 anni o superiore ai 35
Sintomi
I principali
sintomi che si avvertono quando è in corso un
parto prematuro sono:
I rischi che può correre un bambino nato da un parto prematuro sono:
- problemi di respirazione
- difficoltà di alimentazione
- paralisi cerebrale
- ritardo dello sviluppo
- problemi di vista
- perdita dell'udito
Prevenzione
Per poter prevenire un
parto prematuro, è necessario innanzitutto ottenere le adeguate cure prenatali non appena si pensa di essere incinte, rivolgersi al medico in caso di sintomi di parto pretermine e apportare delle modifiche allo stile di vita smettendo di fumare ed eliminando droghe ed alcol.
Un altro fattore che può essere valutato è la presenza del “funnelling“, cioè della dilatazione dell’orifizio uterino interno, che però di per sè non aggiunge niente alla capacità del test di predire il parto pretermine.
Nelle pazienti in cui la misurazione della cervice è al di sotto dei valori di normalità, esiste un rischio del 55% di avere un parto pretermine a bassa epoca gestazionale (sotto la 32°settimana). Per le pazienti in cui la misurazione supera tali valori il rischio è 0,6%, cioè pari alla popolazione generale, dovranno comunque essere considerate ad alto rischio.
Terapia
La
terapia medica del parto pretermine comprende diversi tipi di farmaci. Tra i più usati ci sono gli antagonisti del recettore dell’ossitocina (
Atosiban), i beta-agonisti (
Ritodrina) e i calcio-antagonisti (
Nifedipina). In realtà, per nessuno di questi farmaci è stata dimostrata una reale efficacia nè nel bloccare un vero travaglio di parto pretermine nè nel migliorare la prognosi neonatale. Lo scopo di questi farmaci è soprattutto quello di prolungare la gravidanza per almeno 48 ore e somministrare il farmaco che induce la maturazione polmonare (
Betametasone).
Pratica una volta molto usata, ma oggi desueta, per prevenire il parto pretermine è il
cerchiaggio del collo uterino: è un intervento tramite il quale si inserisce una sutura intorno al collo dell’utero allo scopo di rafforzarlo. Può essere eseguito come
cerchiaggio d’elezione, cioè in donne ad alto rischio a 12-14 settimane, o come
cerchiaggio terapeutico, nel momento in cui si trova una
cervicometria inferiore a 15 mm. La sua efficacia nel prevenire il parto pretermine è molto discussa, ma in casi selezionati può essere utile, soprattutto quando si sospetta un’
incontinenza cervicale.
Le linee guide del Royal College (del maggio 2011) affermano che il cerchiaggio di elezione andrebbe applicato alle donne con una storia di almeno 3 precedenti parti pretermine. Il cerchiaggio non è indicato in donne senza precedenti parti prematuri anche in caso di riscontro di cervicometria inferiore ai 25 mm.
Non costituisce un'indicazione al cerchiaggio una precedente conizzazione, soprattutto se fatta con laser.
Il
progesterone per via vaginale riduce il rischio di parto pretermine in donne con cervicometria ridotta nella gravidanza singola.