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Capricci nei bambini: ecco come affrontarli

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 24 Aprile, 2024

mamma seduta sul divano con bambino che fa i capricci

I capricci infantili costituiscono una sfida significativa per i genitori, tuttavia è fondamentale riconoscerli come elementi naturali del percorso evolutivo e di apprendimento dei bambini.

Spesso, essi possono rappresentare una forma di espressione comunicativa dei propri bisogni o desideri in un modo “efficace”. In questo, gli adulti devono attuare una gestione attenta del capriccio che privilegi la pazienza, la comprensione, l'ascolto attivo e il supporto emotivo.

Cerchiamo, quindi, di approfondire l’argomento.

Perché i bambini fanno i capricci

I capricci nei bambini sono manifestazioni comportamentali comuni nell'età infantile, dove i bambini esprimono sentimenti di frustrazione, esigenze non soddisfatte, o la ricerca di maggiore attenzione e autonomia

Tendono a verificarsi in risposta a limitazioni o regolamenti che non sono di loro gradimento, o quando faticano a verbalizzare ciò che provano o necessitano. Tali comportamenti possono includere:

  • urla;
  • pianti;
  • rifiuto di obbedire;
  • comportamenti aggressivi;
  • atteggiamenti sfidanti.

Questi modi di fare sono spesso scatenati da:

  • frustrazione;
  • desiderio di attenzione;
  • stanchezza;
  • difficoltà nell'esprimere emozioni.

I capricci possono variare in intensità e durata da bambino a bambino e possono essere una fase normale dello sviluppo infantile. 

I bambini manifestano capricci per vari motivi, comunemente tra questi si trovano:

  • espressione delle emozioni: i bimbi possono non avere ancora le competenze linguistiche per esprimere i propri bisogni, desideri o frustrazioni in modo efficace, quindi usano i capricci come un modo per comunicare le loro emozioni;
  • bisogno di controllo: durante lo sviluppo, i più piccoli iniziano a desiderare più autonomia e indipendenza. I capricci possono essere un modo per esercitare un certo grado di controllo sul loro ambiente e sulle situazioni;
  • fatica o stanchezza: i bambini possono diventare facilmente stanchi o sopraffatti dalle situazioni, il che può portare a comportamenti capricciosi;
  • bisogno di attenzione: alcuni fanno i capricci perché cercano l'attenzione dei genitori o degli adulti che li circondano. Per loro, ricevere attenzione, anche se in forma negativa, è considerato meglio che essere ignorati. Questa dinamica sottolinea l'importanza del bisogno di riconoscimento e connessione emotiva da parte dei piccoli, che talvolta possono sentirsi trascurati o meno importanti. Di fronte a tali situazioni, è cruciale che gli adulti cerchino di comprendere e rispondere alle esigenze emotive sottostanti dei bambini, piuttosto che focalizzarsi unicamente sul comportamento manifestato.
  • difficoltà nell'affrontare il cambiamento: I bambini, particolarmente sensibili alle modifiche del loro quotidiano o dell'ambiente in cui vivono, possono manifestare comportamenti capricciosi come reazione a questi cambiamenti. Tale difficoltà di adattamento può derivare dall'introduzione di nuove routine, dal trasferimento in un nuovo contesto abitativo o scolastico, o da variazioni nelle dinamiche familiari. Questi momenti di transizione mettono alla prova la loro capacità di gestire l'incertezza e l'instabilità, generando ansia e stress che spesso si esprimono attraverso capricci. È importante, quindi, che gli adulti forniscano un supporto empatico, stabilendo un clima di sicurezza emotiva e facilitando gradualmente l'accettazione del cambiamento, per aiutare i bambini a navigare attraverso queste sfide con maggiore serenità.
  • emulazione di comportamenti: I bambini possono apprendere dai comportamenti osservati in genitori e adulti che i capricci sono un metodo per ottenere ciò che desiderano. Questo apprendimento per imitazione sottolinea l'importanza di una gestione attenta e consapevole da parte degli adulti.

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Capricci bambini: a che età cominciano?

I capricci nei bambini possono iniziare a manifestarsi intorno all'età di 2 anni e possono durare fino ai 4/5 anni, La fase più acuta dei capricci si verifica generalmente tra i 2 e i 3 anni di età, un periodo comunemente noto come "terribili due". Durante questa fase, i bambini stanno sviluppando la loro indipendenza e iniziano a sperimentare con il controllo e l'autonomia. 

Questo processo di crescita comporta la scoperta e l'affermazione del sé, che spesso si manifesta attraverso sfide ai limiti imposti dagli adulti, frustrazione per le limitazioni proprie delle loro capacità e il desiderio di esprimere i propri bisogni e desideri in modi che non sempre sono socialmente accettabili o comprensibili per gli adulti. 

bimbo-fa-capricci

La gestione dei capricci in questa fase richiede pazienza, coerenza e strategie educative che incoraggino l'espressione appropriata delle emozioni e la negoziazione. Si rivela indispensabile che i genitori mantengano la calma, che stabiliscano limiti chiari e coerenti e che offrano sostegno emotivo durante questa fase di crescita e sviluppo.

Come affrontare i capricci dei bambini?

Gestire i capricci dei bambini, quindi, richiede pazienza, coerenza e comprensione.

Ecco alcuni suggerimenti su come comportarsi, affrontarli e gestirli:

  • mantenere la calma: restando tranquilli sarà più semplice ridurre la tensione emotiva e affrontare la situazione in modo più efficace;
  • comprendere le cause: cercare di comprendere perché il bambino sta facendo il capriccio. Potrebbe essere dovuto a frustrazione, stanchezza, fame o desiderio di attenzione;
  • stabilire limiti chiari: Stabilire limiti e regole chiari e mantenere una coerenza nel loro applicazione è cruciale per il benessere e lo sviluppo dei bambini. Tale approccio non solo contribuisce a ridurre l'incidenza dei capricci, ma è anche fondamentale nell'insegnare ai più piccoli i valori del rispetto e della responsabilità. 
  • offrire alternative: insegnare modalità diverse di espressione dell’emozione;
  • essere empatici: mostrare comprensione ed empatia verso il bambino al fine di capire le sue emozioni per riconoscere i suoi sentimenti onde aiutarlo a sentirsi compreso e supportato;
  • premiare il comportamento positivo: Valorizzare e ricompensare le condotte positive dei bambini è un metodo efficace per promuovere attitudini auspicabili, contribuendo parallelamente a diminuire gradualmente i capricci. Incoraggiare attivamente le azioni meritorie aiuta i piccoli a comprendere quali comportamenti siano preferibili, rafforzando la loro autostima e motivandoli a ripetere tali gesti nel tempo.

Esistono, tuttavia, alcuni comportamenti da adottare in base alla fascia d’età del bambino in cui si manifestano i capricci.

2/3 anni

  • adottare istruzioni brevi, semplici e dirette;
  • offrire al bambino delle scelte limitate, ad un massimo di tre elementi, per dare loro un senso di controllo;
  • spostare l’attenzione del bambino con attività diverse quando inizia a mostrare segni di fatica e frustrazione.

4/5 anni

  • coinvolgere il bambino nella risoluzione dei problemi, invitandolo a pensare ed incoraggiandolo a trovare soluzioni alternative;
  • insegnare a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni in modo appropriato, ad esempio usare le parole 
  • offrire opportunità per l'autonomia e l'indipendenza, consentendo al bambino di prendere decisioni in base alla sua età e capacità.

6/7 anni

  • fornire al bambino strumenti per gestire le proprie emozioni, come la respirazione profonda o la conta fino a dieci, quando si sentono arrabbiati o frustrati;
  • insegnare a negoziare e a trovare compromessi in modo costruttivo;
  • sostenere e rafforzare l'autostima del piccolo, riconoscendo i successi e incoraggiandolo a superare le sfide;
  • dobbiamo ricordare che ogni bambino è unico e potrebbero essere necessari diversi approcci per gestire i capricci in base alla loro personalità, età e sviluppo.

Come reagire ai capricci dei bambini

Quando ci si trova ad affrontare i capricci dei bambini, sia in privato che in pubblico, è indispensabile mantenere la calma e reagire con pazienza e comprensione. Come posso chiedere una buona gestione emotiva ad un bambino se io adulto non sono capace di gestire la mia fatica e frustrazione?

Ecco alcuni suggerimenti su come gestire ai capricci dei bambini:

  • mantenere la calma: anche se può essere difficile, è bene non farsi sopraffare dalle emozioni. Fare un bel respiro ed inquadrare la situazione da una prospettiva adulta ricordando che i capricci fanno parte dello sviluppo normale dei bambini;
  • valutare la situazione: cercare di capire perché il bambino stia facendo il capriccio potrebbe aiutare a gestire al meglio la situazione. Potrebbe essere stanco, affamato, annoiato o frustrato;
  • offrire supporto emotivo: mostrare al bambino di essere disponibile all’aiuto e che si comprendono le sue emozioni, usare frasi rassicuranti come "capisco che ti senti arrabbiato/frustrato, ma possiamo risolvere insieme questo problema” oppure “hai ragione che è brutto non avere ciò che si vuole però non è possibile, mi dispiace”.
  • distrarre il bambino: se possibile, cercare di distrarre il bambino con un'altra attività divertente o coinvolgente per cambiare il suo stato emotivo;
  • essere coerente: applicare le stesse regole e i medesimi limiti sia in privato che in pubblico. La coerenza è fondamentale per aiutare il bambino a comprendere quali comportamenti sono accettabili e quali no oltre che per fornirgli un ordine e una consequenzialità degli eventi. 
  • ignorare l'attenzione negativa: Qualora il capriccio emerga dalla ricerca di attenzione, è consigliabile adottare la strategia di trascurare le manifestazioni negative e, al contrario, valorizzare le azioni positive del bambino non appena quest'ultimo ritrova la calma. Questo approccio incentiva il piccolo a riconoscere che i comportamenti costruttivi ricevono riconoscimento e gratificazione, indirizzandolo verso modi di agire più positivi e socialmente accettabili per esprimere le proprie esigenze o sentimenti.
  • essere il modello di riferimento: i bambini imparano molto osservando il comportamento degli adulti intorno a loro. È bene mostrare al bambino come affrontare le emozioni in modo costruttivo e rispettoso. Non si può chiedere ad un bambino ciò che non siamo e dimostriamo.

Affrontare i capricci dei bambini può essere una sfida, ma con pazienza, comprensione e coerenza, è possibile gestire efficacemente queste situazioni.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr.ssa Maria del Carmen Rostagno
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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