Herpes: uccide i neuroni del colon e causa il megacolon tossico

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 20 Giugno, 2016

Herpes: effetti sul colon

È quanto emerso da una nuova ricerca, il virus dell’herpes, soprattutto il simplex, infetta e uccide i neuroni del colon, portando a una condizione conosciuta come Megacolon tossico, uno stato di distensione intestinale legato all’accumulo di gas nel colon. Il megacolon tossico determina disfunzione elettrolitica e tossicità sistemica.

Il virus Herpes simplex, contratto mediante le cellule epiteliali della mucosa della bocca o dei genitali, giunge ai neuroni del sistema nervoso sensoriale periferico. Le modalità di diffusione che causano, poi, i sintomi associati al megacolon, sono ancora poco conosciute. Alcuni studiosi suggeriscono che il virus possa spostarsi lungo alcune cellule nervose che collegano il tratto genito-urinario e i tessuti intestinali.

Si pensa che, nei soggetti affetti da megacolon tossico causato da Herpes virus, i neutrofili (globuli bianchi che dovrebbero distruggere l’invasore) attacchino i neuroni nel sistema nervoso enterico piuttosto che il virus da distruggere.

Cosa sono gli Herpes virus?

L’herpes è una malattia infettiva. Gli Herpes virus appartengono a una famiglia di virus con DNA a doppia elica, distinti in tre categorie:

L’herpes simplex tipo 1 causa l’herpes labiale e genitale.

L’herpes simplex tipo 2 causa l’herpes genitale.

L’herpes zoster è il virus della varicella e del Fuoco di sant’Antonio.

Herpes virus: i sintomi

Gli herpesvirus che inducono manifestazioni cutanee (herpesvirus tipo alfa) si riconoscono per la formazione di vescicole arrossate e purulente che formano dei grappoli. Le vescicole si rompono e formano una crosticina.

Nel caso della varicella, le vescicole si distribuiscono su tutta la superficie corporea. Mentre in tutti gli altri casi, le vescicole si concentrano su una zona in particolare.

Perché il virus dell’herpes può riattivarsi sotto stress?

Gli herpesvirus hanno la caratteristica comune di infettare cronicamente i gangli del sistema nervoso, ciò significa che, anche quando non ci sono i segni, il virus resta in quiescenza e, quando il sistema immunitario è debilitato, per esempio a causa di forte stress, il virus ricompare determinando la comparsa di recidive.

Come viene diagnosticato l’herpes genitale?

L’infezione della mucosa genitale può essere causata dal virus herpes simplex tipo 2 (HSV-2) o dal tipo 1 (HSV-1). È molto più facile diagnosticare l’herpesvirus quando l’infezione è ancora presente.

Attraverso un tampone, si effettua il prelievo di un campione di cellule nella zona in cui sono presenti le lesioni ulcerate. La diagnosi può essere fatta se, in laboratorio, si riscontrano cellule giganti multinucleate e con successivi test di conferma come esame colturale, test di immunofluorescenza diretta o sierologia, infatti, nelle infezioni primarie, prelevando due campioni di siero, a distanza di 15 gg, è possibile mettere in evidenza un eventuale aumento del titolo anticorpale.

Herpes: come si cura?

Non vi è alcun farmaco che può liberarsi del virus. Tuttavia, esistono degli antivirali, come l’Aciclovir, che impediscono al virus di moltiplicarsi. Anche dopo il trattamento antivirale, il virus dell’herpes può riattivarsi.

L’assunzione di antinfiammatori può dare sollievo per il dolore.

Alcune persone trovano che il bagno in acqua leggermente salata aiuta ad alleviare i sintomi dell’herpes genitale, così come impacchi di vasellina sull’area interessata.

Precauzioni durante l’infezione

  • Non indossare indumenti stretti intorno alla zona colpita.
  • Lavarsi accuratamente le mani, soprattutto se hai toccato una zona colpita.
  • Astenersi da attività sessuale fino a quando i sintomi sono andati.
  • Tenere pulita la zona interessata.

L’herpes genitale durante la gravidanza

Se il contagio è avvenuto prima di rimanere incinta, il rischio di infettare il bambino è molto basso. Questo perché gli anticorpi saranno trasmessi al bambino.

Se il contagio avviene durante le prime 13 settimane (primo trimestre) di gravidanza, il rischio di infettare il bambino è leggermente più alto.

Se l’infezione avviene più tardi durante la gravidanza, il rischio continua ad aumentare. Alla maggior parte delle donne, che si sono infettate durante la gravidanza, viene prescritto l’Aciclovir .

Il rischio di trasmettere l’infezione al bambino è notevolmente più alto se la madre si è infettata durante la fase tardiva della gravidanza. I medici consigliano spesso un parto cesareo se, nel periodo vicino al parto, persistono le vesciche e le ulcere nella zona genitale.

Prevenzione dell’Herpes

È in sperimentazione un vaccino contro l’herpes. Un mutante del virus che manca di una glicoproteina presente sulla membrana esterna del virus e, quindi, un eventuale ottimo candidato utile per combattere questo virus davvero molto diffuso.

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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