La carie è una patologia degenerativa dello smalto e della dentina dei denti, che si infiltra dalla superficie fino alla polpa dentale. Essa è causata da infezioni provocate dai microrganismi normalmente residenti nel cavo orale, in particolare da quelli adesi al dente, che formano la placca dentale.
I batteri della placca dentale producono acidi che attaccano lo smalto dei denti, soprattutto quando si consumano cibi o bevande zuccherine. La consistenza della placca dentale mantiene questi acidi a contatto con i denti, e nel tempo lo smalto può essere intaccato. Inoltre, la situazione peggiora quando la placca mineralizza e indurisce, originando il tartaro. L’insufficiente igiene orale e l’abbassamento delle difese immunitarie contribuiscono allo sviluppo della carie.
Poiché la carie attacca lo smalto, essa non si forma:
Le carie vengono classificate in molti modi, in base al processo evolutivo, la posizione e la forma, la profondità e il tipo di lesione. Il seguente elenco non è esaustivo di tutte le tipologie di carie, ma in generale si possono distinguere due gruppi principali di carie:
Inoltre, in base al tipo di lesione si distinguono carie:
La carie acuta è caratterizzata da una rapida evoluzione, nell’arco di pochi mesi, e il paziente avverte ipersensibilità dentaria. La carie cronica, invece, si sviluppa nel corso degli anni, su una superficie molto estesa, e assume colore nero.
La carie secca non incrementa nel tempo, rimane inattiva, ma va tenuta sotto controllo perché potrebbe divenire una carie attiva.
La carie recidiva si sviluppa intorno ad un’otturazione, mentre la carie secondaria interessa un dente precedentemente otturato, ma non ha nulla a che fare con la carie che aveva originariamente coinvolto il dente.
La carie dei denti da latte è una tipologia di carie che interessa i bambini. Oltre all’eccessivo consumo di zuccheri, un altro fattore di rischio sembra sia il prolungamento dell’allattamento (sia al seno sia al biberon) dopo la comparsa dei denti.
L’insorgenza della carie si previene:
Le vernici al fluoro e la sigillatura dentale possono essere strumenti di prevenzione utili. La vernice forma uno strato di difesa per lo smalto; la sigillatura consiste nell’applicazione di un opportuno materiale sui denti per riempire le fessure e i solchi dei denti posteriori, poiché esse rendono più difficile la pulizia completa con lo spazzolino. Le prime possono essere applicate presso lo studio dentistico o autonomamente, le seconde sono effettuate solo presso lo studio dentistico.
I sintomi principali sono:
Curare la carie nelle prime fasi è importante per non incorrere nello sviluppo di complicanze, quali l’ascesso dentale. In base alla complessità della carie, esistono diversi trattamenti:
L’otturazione del dente cariato è di fondamentale importanza per ripristinare l’integrità del dente, ed è importante che sia ben eseguita. Se mal realizzata, l’otturazione può causare una scorretta occlusione delle arcate dentarie, che a sua volta può causare problemi alle articolazioni temporo-mandibolari e, persino, alla postura. Il ramo dell’odontoiatria che studia e tratta i disturbi dell’apparato masticatorio è la gnatologia. Nei casi di malaocclusione delle arcate dentarie è consigliato l’utilizzo di un bite per denti.