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Come capire dal referto della risonanza se è confermata la diagnosi di sclerosi multipla?

Salve, 
a mia mamma, nel 1980, è stata diagnosticata l'Encephalomyelitis diss. chr. Ora è sulla sedia a rotelle. Non riusciamo a capire l'esame di risonanza magnetica che ha fatto ieri. Mentre aspettiamo la visita neurologica, vi mando il referto per un consulto: "risonanza magnetica dell'encefalo con mezzo di contrasto, indagine parzialmente disturbata da artefatti da movimento. La paziente esegue l'esame nel sospetto di lesioni demielinizzanti. Non sono riconoscibili evidenti aree di alterato segnale in corrispondenza del tronco encefalico e degli emisferi cerebellari. A livello della sostanza bianca biemisferica sovratentoriale, sono riconoscibili diversi focolai di alterato segnale, iperintensi nella sequenza flair con distribuzione sia periventricolare sia sottocorticale. I reperti sovraddescritti non sono di univoca interpretazione, sia in considerazione della distribuzione sia in considerazione dell'età della paziente, pertanto necessitano di correlazione con dati clinico-anamnestici, per dirimerne la natura vascolare o demielinizzante. In sede intraparenchimale, non sono riconoscibili evidenti arricchimenti contrastografici patologici dopo somministrazione di mezzo di contrasto, ad eccezione di un puntiforme enhancement vascolare in sede frontale destra. Piccola lesione meningiomatosa è riconoscibile adiacente il 3° posteriore della falce cerebrale in sede paramediana destra. Complesso ventricolare nei limiti della norma. Simmetrici gli spazi liquorali della convessità rm del rachide cervico-dorso-lombo-sacrale con mezzo di contrasto anche tale indagine è stata parzialmente disturbata da artefatti da movimento. Mantenuto l'allineamento metamerico del muro posteriore. Deviazione scoliotica sinistro-convessa del tratto rachideo lombare. Normali le dimensioni dello speco vertebrale. Vizio di differenziazione metamerico al passaggio lombo-sacrale limitatamente all'indagine eseguita non sembrano essere riconoscibili sicure lesioni focali di natura demielinizzante, in sede endomidollare; in particolare a tale livello non sono riconoscibili evidenti arricchimenti contrastografici patologici dopo somministrazione di mezzo di contrasto. Cedimenti somatico del corpo di d9. Cedimento delle limitanti somatiche superiori di l2 ed l3. Spondiloartrosi. Normale la giunzione cranio-spinale. La presenza di alterazioni di segnale in corrispondenza di entrambi i lobi tiroidei necessitano di correlazione con esame ecografico mirato". È confermata la diagnosi di sclerosi multipla oppure no? 

Grazie

Risposta

Buongiorno,
il referto è abbastanza dettagliato e giustamente suggerisce che la diagnosi di sclerosi multipla deve essere fatta anche in considerazione del quadro clinico e anche confrontando le immagini di questo esame con quelle di precedenti risonanze.

Sulla mera base di questo referto, la diagnosi non è nè confermata nè esclusa. Quel che si può dire sulla base di queste informazioni è che il processo patologico non presenta segni di attività (nella sclerosi multipla, le lesioni attive si impregnano del mezzo di contrasto).

Il quadro è comunque complicato da altri fattori (piccolo meningioma, un quadro degenerativo artrosico e non della colonna vertebrale) che potrebbero contribuire all'invalidità motoria.

Il collega neurologo valuterà il caso molto meglio conoscendo la storia della paziente.

Saluti
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Risposta a cura di
Dr. Ruggero Fariello Medico Chirurgo
Dr. Ruggero Fariello
Neurologo
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