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Quando la morte arriva di notte: le possibili cause dei decessi improvvisi

Roberto Pisani

Ultimo aggiornamento – 05 Marzo, 2018

Le cause della morte notturna

C’è sempre stato un filo sottile a tenere unite il sonno con la morte, basti pensare all’antica Grecia dove “Morte” e “Sonno” erano, appunto, due divinità gemelle.

Quando capita che una persona muoia durante la notte, mentre dorme, si è soliti pensare che tutto sommato si è trattata di una morte serena, priva di sofferenze.

Ovviamente, non è possibile stabilire con sicurezza se il decesso sia stato effettivamente pacifico e indolore, ma la vera domanda da porci non è questa. Piuttosto, bisognerebbe comprendere meglio le possibile cause di una morte improvvisa, proprio durante il sonno.

Le cause di un decesso notturno e improvviso durante il sonno

Considerando che parte della nostra vita la passiamo dormendo, non dovremmo meravigliarci del fatto che siano in molti a morire durante il sonno.

Per questo tipo di decessi raramente viene eseguita un’autopsia, tranne in casi particolari che vedono coinvolti giovani adulti sani o anche bambini.

Ma molto spesso l’autopsia non è utile a chiarire i dubbi circa le cause del decesso, e si cataloga il tutto con generiche “complicanze cardio-vascolari”, che tuttavia non risultano affatto soddisfacenti soprattutto per i familiari del deceduto, ancora attoniti di fronte a una morte così improvvisa e inaspettata.

In alcuni casi, durante la notte, possono verificarsi incidenti come ad esempio il rilascio di monossido di carbonio da una stufa difettosa, o anche un tragico terremoto.

Ma questi sono casi legati in qualche modo a fattori di tipo ambientale, e che nulla hanno a che fare con lo stato di salute del deceduto.

Diversa è la situazione quando si assumono farmaci per il trattamento di alcuni disturbi come l’insonnia, o anche alcune droghe che possono in qualche modo alterare la respirazione fino a provocare la morte.

Il sistema cardio-vascolare e quello respiratorio sono i principali responsabili nei casi di decessi notturni

Se si vogliono ricercare cause all’interno del corpo umano, allora i principali indiziati sono sicuramente il cuore e i polmoni: un loro improvviso malfunzionamento può avere gravi conseguenze e portare alla morte.

È stato osservato che durante la fase REM del sonno aumenti sensibilmente lo stress a carico del sistema cardio-vascolare, e possono quindi verificarsi le condizioni per un arresto cardiaco.

Va comunque detto che anche in questo caso le cause di un arresto cardiaco sono molteplici e possono essere legate a un’ostruzione di un importante vaso, oppure ad alterazioni della sua componente elettrica, ma anche malformazioni congenite possono essere responsabili di un decesso di notturno.

Il lavoro del sistema cardiovascolare è strettamente connesso a quello dei polmoni, pertanto un’ alterazione delle funzioni polmonari va a influenzare anche il lavoro del cuore.

In genere le normali funzioni dei polmoni sono alterate in conseguenza di malattie croniche e degenerative, come ad esempio la fibrosi cistica, l’enfisema, il cancro ai polmoni oppure un embolo polmonare.

Tali condizioni vanno a influenzare profondamente l’attività respiratoria. Quando sta per sopraggiungere la morte infatti il respiro inizia a diventare più affannoso e il ritmo più lento fino a cessare completamente.

Categoria a parte è quella dei cosiddetti disturbi del sonno, che comprende una serie di disturbi che possono verificarsi durante il sonno e i cui meccanismi non sono ancora del tutto chiari, è il caso ad esempio del disordine del sonno REM.

In generale questo tipo di disturbo può essere facilmente tenuto sotto controllo grazie alle opportune terapie, e questo discorso vale anche per quelle patologie cardio-respiratorie che spesso possono essere sconfitte con le adeguate cure e anche grazie a uno stile di vita più sano.

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Roberto Pisani
Scritto da Roberto Pisani

Sono uno studente di medicina, con la passione verso tutto quello che è legato alla scienza e alla tecnologia. Il mio background medico-scientifico mi ha portato a lavorare come copywriter e copyeditor di articoli scientifici e spero di contribuire alla crescita di questa comunità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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