Una minaccia per gli over 60? Ahimè, l’enfisema polmonare, una malattia che colpisce, solitamente, entrambi i polmoni, o meglio i bronchioli e gli alveoli polmonari, provocando dei gravi danni ai tessuti.
Entriamo nel dettaglio.
Attorno agli alveoli, si trovano dei piccoli capillari sanguigni nei quali scorre il sangue venoso ricco di anidride carbonica.
I capillari consentono di rilasciare l’anidride carbonica e catturare l’ossigeno inspirato; quando quest’ultimi si atrofizzano, perdono elasticità, si dilatano all’interno delle pareti polmonari, limitando così la superficie disponibile per effettuare gli scambi gassosi, tra ossigeno e anidride carbonica.
La prima conseguenza? La riduzione della superficie polmonare fa sì che si respiri meno ossigeno e che il sangue si impoverisca dello stesso; lo si avverte, sin da subito – e sempre di più – con la sensazione di difficoltà nel respirare (insufficienza respiratoria).
Quali sono le cause dell’enfisema?
La minaccia numero 1 è il fumo di sigaretta. Ecco perché, col passare degli anni, un fumatore incallito ha maggiori rischi di sviluppare l’enfisema senile.
Altri fattori di rischio, sono:
- esposizione prolungata a fumi, gas, e sostanze chimiche irritanti;
- esposizione prolungata all’inquinamento;
- fattori genetici e familiarità, provocati dalla carenza ereditaria di alfa-1-antitripsina, una proteina che protegge le fibre elastiche del tessuto polmonare;
- asma;
- sistema immunitario debole;
- cancro ai polmoni.
I sintomi?
Già alcuni anni prima che compaia il disturbo, si avvertono dei campanelli d’allarme che è bene che non restino inascoltati. Pian piano, compaiono progressivamente:
- affanno e difficoltà respiratorie (a riposo e, peggio ancora, dopo uno sforzo);
- tosse cronica e catarrosa;
- tachicardia;
- respiro corto;
- colore violaceo di unghie e labbra, per la scarsa ossigenazione dei tessuti;
- torace dilatato;
- sibilo, respirando;
- dimagrimento;
- collasso polmonare.
Quali esami fare, non appena compaiono i primi sintomi?
Come già detto, non è il caso di aspettare! Il consiglio è quello di recarsi da uno specialista in pneumologia e procedere con gli esami specifici, ovvero:
- Spirometria, respirando in uno spirometro, si analizza il livello di difficoltà respiratoria (si valuta così il volume di aria inspirata ed espirata e il tempo per farlo).
- Radiografia del torace.
- Elettrocardiogramma.
- Test del picco di flusso espiratorio, per misurare l’aria presente nei polmoni.
- Emogasanalisi, per misurare i livelli di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel sangue.
- TAC.
- Esame dell’espettorato, per controllare l’eventuale presenza di batteri.
Come si cura l’enfisema senile?
Curare l’enfisema, soprattutto da anziani, non è possibile! Ciò che si può fare è rallentare il progressivo avanzare della malattia. In che modo? In primis, smettendo di fumare, e poi:
- usando dei broncodilatatori (sino all’ossigenoterapia domiciliare);
- seguendo una terapia farmacologica, a base di corticosteroidi, antibiotici, anche per calmare la tosse.
- praticando riabilitazione polmonare, grazie a esercizi fisioterapici;
- effettuando vaccinazioni antipneumococicca;
- con un intervento chirurgico, per rimuovere le sezioni dall’enfisema.
Insomma, prevenire è meglio che curare e lo diciamo, soprattutto, ai più giovani, per poter respirare a pieni polmoni a ogni età!