Disturbo alla tiroide o carenza di ferro?

Roberto Pisani

Ultimo aggiornamento – 04 Febbraio, 2022

Disturbi alla tiroide o carenza di ferro

La tiroide è una ghiandola endocrina responsabile della produzione degli ormoni T3 e T4, regolata da sofisticati meccanismi che coinvolgono l’ipotalamo e l’ipofisi che garantiscono il corretto funzionamento della stessa.

Tuttavia, in alcuni casi, la tiroide smette di funzionare correttamente e, pertanto, i livelli degli ormoni tiroidei nel sangue appaiono alterati. Dal momento che questi sono responsabili di importanti attività legate al metabolismo del corpo, un loro squilibrio può portare a gravi conseguenze.

I disturbi della tiroide più comuni sono infatti causati da una produzione anormale di ormoni tiroidei. Un’insufficiente produzione di ormoni tiroidei porta a una condizione nota come ipotiroidismo, mentre una loro eccessiva produzione porta a ipertiroidismo.

Vediamo insieme quali sono i sintomi di patologie legate ad un malfunzionamento della tiroide, per non cadere in inganno nel caso in cui il problema sia una semplice carenza di ferro!

Ipotiroidismo e ipertiroidismo: i sintomi più comuni

L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata da una bassa produzione di ormoni tiroidei. Dal momento che gli ormoni tiroidei controllano la crescita, lo sviluppo e molti processi cellulari, una loro carenza ha conseguenze dirette su diversi distretti del corpo.

I sintomi dell’ipotiroidismo tendono spesso a confondersi con quelli di altre condizioni patologiche, magari legate all’invecchiamento. I pazienti con un lieve ipotiroidismo, talvolta, non presentano alcun segno evidente.

Comunque sia, i sintomi iniziano generalmente a presentarsi quando la condizione mostra segni di peggioramento, determinando un generale rallentamento del metabolismo. I sintomi principali comprendono:

  • sensazione di fatica;
  • depressione;
  • aumento di peso;
  • letargia;
  • crampi muscolari;
  • gonfiore alle gambe;
  • difficoltà di concentrazione.

Nel caso dell’ipertiroidismo, invece, si ha un’eccessiva attività della tiroide, provocando una sovrapproduzione di ormoni tiroidei. I principali sintomi comprendono:

  • improvvisa perdita di peso;
  • eccessiva sudorazione;
  • tachicardia;
  • tremore;
  • agitazione;
  • ciclo mestruale irregolare;
  • insonnia.

Anche in caso di ipertiroidismo, le persone anziane presentano sintomi meno specifici, come affaticamento e aumento della frequenza cardiaca che possono non essere immediatamente ricondotti a un malfunzionamento della tiroide.

Sia nell’uno sia nell’altro caso, ricordate che i sintomi della tiroide possono essere tenuti facilmente a bada con farmaci specifici. L’importante è riconoscere in tempo la patologia.

Ipotiroidismo o carenza di ferro?

In alcuni casi, quello che può apparire come un disturbo della tiroide, è in realtà da imputare ad altre condizioni. E’ questo il caso della carenza di ferro.

Infatti, si è osservato che donne con sintomi tipici dell’ipotiroidismo (letargia, sensazione di fatica) presentavano, in realtà, una carenza di ferro. E dal momento che può accadere che tali sintomi appaiono in assenza di anemia, la diagnosi può apparire più complicata del previsto.

Un parametro da prendere in considerazione è la quantità di ferritina presente nel sangue e la concentrazione di recettori della transferrina. Bassi livelli di ferritina e un’altra concentrazione di recettori della transferrina indicano, infatti, una carenza di ferro.

In ogni caso, la somministrazione di integratori di ferro e di farmaci per l’ipotiroidismo determinano una marcata riduzione di tutti i sintomi associati alle due condizioni.

Insomma, l’importanza della diagnosi è fondamentale: in presenza di questi sintomi, rivolgetevi ad un medico. Lui saprà come aiutarvi.

Roberto Pisani
Scritto da Roberto Pisani

Sono uno studente di medicina, con la passione verso tutto quello che è legato alla scienza e alla tecnologia. Il mio background medico-scientifico mi ha portato a lavorare come copywriter e copyeditor di articoli scientifici e spero di contribuire alla crescita di questa comunità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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