Uno studio per contrastare Covid-19 si è focalizzato sulla ricerca di anticorpi neutralizzanti in grado di inibire la proteina spike di SARS-CoV-2. I risultati, pubblicati su Nature, mostrano che ci sono ottime chance di prevenire e trattare le infezioni da Covid-19.
Terapia immunitaria anticovid: lo studio
La ricerca, parte del progetto di ricerca ATAC (Antibody Therapy Against Coronavirus) e finanziado dall’ERC (European Research Council), si proponeva di sviluppare una terapia immunitaria che inibisse Covid-19.
La prima strada è stata studiare l’immunoterapia tramite il plasma iperimmune, intrapresa prevalentemente dal Policlinico di Pavia. La seconda via ha previsto la ricerca immunoterapia con gammaglobuline, condotta dal Karolinska Institutet di Stoccolma. Infine, l’approccio immunoterapico tramite anticorpi monoclonali, portato avanti dall’Irb di Bellinzona e dalla Technische Universität Braunschweig, si è rivelato il più brillante, poiché ha consentito di elaborare un anticorpo monoclonale altamente reattivo ed efficace. L'efficacia e le caratteristiche microbiologiche di Cov-X2 sono poi state studiate proprio dal team di ricerca del Policlinico di Pavia.
Anticorpo contro Covid-19 e le sue varianti: la scoperta
La ricerca, condotta da un team di vari ricercatori europei che ha coinvolto anche il Policlinico San Matteo di Pavia, l’Istituto di Ricerca in biomedicina di Bellinzona, il Karolinska Institutet di Stoccolma, il Joint Research Center (Jcr) della Commissione Europea e l’Università di Braunschweig insieme anche alla Rockfeller University di New York, si è focalizzata sugli anticorpi C121 e C135 derivati da donatori guariti da Covid-19.
Da tali anticorpi è stata poi sviluppata una singola molecola: l’anticorpo monoclonale di nome Cov-X2. Tale proteina immunoglobulinica è infatti in grado di impedire l’aggancio della proteina Spike del virus e, inoltre, riesce a neutralizzare anche le varianti di SARS-CoV-2, compresa quella inglese. Essa è nota anche come anticorpo bispecifico, poiché è in grado di riconoscere contemporaneamente due differenti antigeni virali.
È proprio questa caratteristica a distinguerlo dagli altri anticorpi, che solitamente inibiscono un solo antigene: il doppio legame, invece, sembrerebbe molto efficace nel neutralizzare ogni variante virale di SARS CoV 2. Cov-X2 sarà quindi testato, con la speranza che possa essere impiegato nella prevenzione e nella cura dei pazienti di Covid.