Prestare assistenza a un anziano non autosufficiente non è semplice; la vita del caregiver, infatti, è costellata di momenti impegnativi, fisicamente ed emotivamente.
Assistenza Domiciliare Integrata: cosa fare per ottenere il supporto necessario?
Si parla di aiuti economici e di tutele, mirati a sostenere e assistere le figure degli anziani che non sono in grado di farcela da soli. La Legge garantisce dei benefici: cerchiamo di capire insieme come ottenerli.
In primis, facciamo riferimento alla Legge 104, ben nota ai più, che prevede delle agevolazioni fiscali a chi è colpito da invalidità civile, ma non solo: anche i familiari possono godere di permessi lavorativi per l’assistenza dei propri cari.
Tra le agevolazioni della Legge 104 troviamo:
- Detrazioni per acquisto di un’auto (l. 104/92 art 3 coma 3).
- Detrazione d’imposta per figli a carico.
- Detrazioni per acquisto di computer e apparecchiature tecnologiche.
- Detrazioni per medicinali e, più in generale, per spese mediche e sanitarie.
- Detrazione al 19% sui costi di assistenza.
Un paziente può ottenere uno o tutti i benefici assieme e, qualora l’anziano non sia in grado di richiederli, può farlo un familiare a suo nome.
I permessi lavorativi per i familiari
Il caregiver ha diritto a 3 giorni al mese di permessi normalmente retribuiti. Il lavoratore disabile, invece, può usufruire di tre giorni di riposo mensili anche in ore (2 ore di riposo al giorno, ad esempio).
Come richiedere la Legge 104?
È necessario ottenere un riconoscimento dello stato d’invalidità, con un certificato medico da presentare all’INPS, per far sì che si apra la pratica e partano gli accertamenti dei requisiti.
Cosa cambia in Sardegna?
Nella regione Sardegna la situazione cambia: si parla di Legge 162 del 1998, che permette di ottenere piani di assistenza familiare personalizzati, grazie all’intervento di operatori specializzati.
A poter accedere ai benefit della Legge 162, i disabili con un handicap grave riconosciuto dalla ASL, con un reddito non superiore a 70.000 euro annui lordi.
Legge 104: esistono dei requisiti per diventare caregiver?
Secondo la Legge, “si definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, ai sensi della Legge 10 maggio 2016, n. 76, di un familiare di un affine entro il secondo grado, ovvero nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, anche di un familiare entro il terzo grado, che a causa di malattia, infermità o anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata continuativa, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della Legge 5 febbraio 1992, n. 194, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della Legge 11 febbraio 1980, n. 18. Comma 2, art. 30 bis emendamento Legge di Bilancio”.
Ricapitolando, a prendersi del paziente invalido può essere:
- il coniuge;
- il convivente di fatto ai sensi della Legge 10 maggio 2016, n. 76;
- un familiare, entro il secondo grado (anche i nipoti);
- nei casi di cui all’art. 33 comma 3 della Legge 104/92, un familiare entro il terzo grado che a seguito di malattia, infermità (anche cronica o degenerativa) non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé;
- un familiare riconosciuto invalido e bisognoso di assistenza globale e continuativa ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della Legge 104/92 o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della Legge 11 febbraio 1980, n. 18.
Cosa prevedono le future riforme?
Le discussioni sono aperte. Tra le misure in cantiere, che si discuteranno prossimamente:
- un bonus disabile di 1900 euro, ovvero un rimborso spese per chi assiste un familiare, come un genitore, over 80;
- detrazioni fiscali per chi assiste un familiare disabile, con età pari o superiore a ottanta anni entro il terzo grado di parentela;
- lavoro part time o telelavoro per il caregiver;
- incentivi per il datore di lavoro nel caso di assunzione di un caregiver;
- accesso all’Ape social;
- contributi previdenziali figurativi per la pensione;
- assicurazione sanitaria per il caregiver;
- ferie solidali per il caregiver;
- detrazione del 50% delle spese sanitarie sostenute (sino a 1000 euro) per il caregiver;
Lo Stato, dunque, cerca di incentivare l’assistenza, supportando al meglio le importanti figure dei familiari; aiutare un proprio caro è un dovere, ma è bene che non ci si dimentichi dei diritti.