Allergia al sole: quali sono le cause e come trattarla?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 30 Giugno, 2023

Allergia al sole: le cause e cosa fare

L’allergia al sole è un disturbo generale che comprende diverse condizioni che si manifestano quando il sistema immunitario risponde alla sovraesposizione alla luce con l'insorgenza di un'eruzione cutanea rossa e pruriginosa sulla pelle.

Di seguito, andiamo ad indagare in cosa consiste e come trattare una delle sue varianti più comuni: la dermatite polimorfa solare.

Dermatite polimorfa solare e altre forme di irritazione da sole

L’allergia al sole si manifesta sotto varie forme, di cui la dermatite polimorfa solare è la più comune e diffusa.

Ecco un focus sulle allergie solari:

  • dermatite polimorfa solare (detta anche lucite): si tratta della causa più comune di intolleranza al sole e comprende una vasta gamma di reazioni – ad esempio, eruzioni eritematose e pruriginosa di papule o papulovescicole. Di solito, si manifesta prima dei 30 anni e colpisce principalmente le donne. I sintomi della dermatite polimorfa si sviluppano entro poche ore o giorni dall'esposizione al sole e possono durare per giorni o settimane. Il trattamento principale consiste nell'uso di corticosteroidi orali o topici, filtri solari o antistaminici. In genere, però, la condizione migliora gradualmente con l'esposizione progressiva al sole, che può portare a una maggiore tolleranza ai raggi UV. La forma ereditaria della dermatite polimorfa solare è caratterizzata da sintomi generalmente più intensi e, spesso, inizia in età precoce, durante l'infanzia o l'adolescenza;
  • reazione fotoallergica mediata: in questo caso, la reazione allergica al sole può verificarsi come conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci topici, sistemici, composti vegetali fotosensibilizzanti, profumi, cosmetici e alcuni filtri solari. Le reazioni allergiche tendono ad assomigliare ad una dermatite allergica da contatto e possono avere un'insorgenza ritardata (dalle 24 alle 72 ore) e presentare anche reazioni lichenoidi, lupus eritematoso cutaneo subacuto o pseudoporfiria. La terapia prevede corticosteroidi topici o sistemici (se grave), filtri solari (se non sono la causa della fotosensibilità) e la limitazione dell'agente causale (se possibile e indicato dal medico);
  • prurigo attinica: è una forma rara di allergia al sole caratterizzata da papule pruriginose e noduli che, a causa dell’esposizione alla luce solare, evolvono in chiazze squamose e cicatrici. A differenza di altri disturbi caratterizzati da fotosensibilità, la prurigo attinica indotta dalla luce del sole può persistere per tutto l'anno, con lesioni che si manifestano anche in inverno. Per il trattamento di questa variante, l'applicazione ricorrente di filtri solari può essere utile, ma l’unico mezzo pienamente efficace per la prevenzione rimane la completa evasione dal sole;
  • orticaria solare: disturbo non comune che colpisce maggiormente le donne tra i 20 e i 40 anni, si presenta con una serie di sintomi tipici di una reazione allergica: prurito, bruciore, pomfi e irritazioni. Questa variante si sviluppa dopo pochi minuti dall’esposizione alla luce solare (dai 5 ai 10 minuti) e, di solito, dura alcune ore. I soggetti con zone interessate molto estese possono presentare sintomi sistemici associati, come mal di testa, dispnea, vertigini, debolezza e nausea. L'orticaria solare può essere trattata con antistaminici, corticosteroidi e terapia di desensibilizzazione (fototerapia).

Essendo, come detto, una delle varianti più comuni, da ora in avanti ci riferiremo in particolare alla dermatite polimorfa solare.

In cosa consiste l’allergia al sole?

L'allergia al sole, conosciuta anche come fotosensibilità, è una reazione del sistema immunitario alla luce solare che può generare eruzioni cutanee pruriginose.

Nonostante il nome, però, non si tratta di una vera e propria allergia: questo disturbo è caratterizzato da una reazione di ipersensibilità ritardata e non di tipo allergico.

Le zone del corpo più colpite, solitamente, sono quelle più esposte al sole:

  • la parte interiore delle gambe;
  • il collo;
  • la parte esterna delle braccia;
  • il dorso delle mani.

Pur non trattandosi di una condizione particolarmente pericolosa, può arrecare fastidio per via del prurito.

Come vedremo più avanti, la forma più comune di fotosensibilità è la dermatite polimorfa solare; nella dermatite fotoallergica, invece, la reazione cutanea è scatenata dall'effetto della luce solare su una sostanza chimica applicata sulla pelle (come farmaci o cosmetici) o ingerita (quasi sempre medicinali).

Per una corretta diagnosi di allergia al sole e per scegliere il trattamento corretto da mettere in atto, è sempre buona cosa consultare un medico.

Allergia al sole: le cause

L'allergia al sole è una condizione in cui si manifesta una reattività cutanea anomala all'esposizione solare

Le cause esatte non sono ancora completamente conosciute, ma coinvolgono il sistema immunitario e possono essere influenzate da:

  • reattività immunitaria: l'organismo riconosce come estranei alcuni componenti della pelle esposti alle radiazioni ultraviolette e attiva una risposta immunitaria contro di essi;
  • fattori ereditari: alcune persone presentano forme ereditarie di allergia solare, in cui l'esposizione al sole è il fattore determinante per lo sviluppo dei sintomi. In questi casi, il sole può direttamente causare dermatosi;
  • fattori scatenanti: in altre persone, i segni e i sintomi dell'allergia al sole si manifestano solo quando vengono innescati da altri fattori, come farmaci o sostanze fotosensibilizzanti. Inoltre, esistono disturbi dermatologici indotti o aggravati dai raggi ultravioletti;
  • caratteristiche demografiche: la dermatite polimorfa solare, la forma più comune di allergia al sole, colpisce una percentuale significativa della popolazione, in particolare donne con pelle chiara e persone con familiarità per il disturbo. Non è una condizione contagiosa ed è più comune nei mesi primaverili/estivi, ma tende a migliorare con il tempo e l'abituazione della pelle all'esposizione solare.

Infine, è importante ricordare che i raggi UVA e la luce visibile possono penetrare attraverso il vetro, incluso il vetro delle finestre e la maggior parte delle creme solari.

Pertanto, è possibile sviluppare la dermatite polimorfa solare anche quando si è esposti al sole attraverso una finestra.

I sintomi delle allergie al sole

I sintomi delle allergie al sole possono variare a seconda della causa scatenante, manifestandosi in un lasso di tempo variabile, dunque, possono includere:

  • vesciche, bolle o pomfi simili alle punture di zanzara;
  • prurito e orticaria;
  • brividi, mal di testa e febbre;
  • desquamazioni (con sanguinamento);
  • dolore;
  • nausea, stanchezza e vertigini;
  • lesioni eczematose;
  • rossore;
  • iperpigmentazione.

La gravità dei sintomi può variare in base a:

  • tempo trascorso al sole;
  • intensità della luce;
  • quantità di superficie cutanea esposta;
  • tipo di allergia.

Le aree del corpo coinvolte dai sintomi dell’allergia la sole sono le più esposte:

  • viso;
  • collo;
  • parte superiore del petto;
  • braccia.

Le eruzioni cutanee, però, possono poi diffondersi anche in altre zone non colpite dal sole.

Occorre ricordare che l'esposizione continua al sole può ridurre la sensibilità alla luce solare. Di conseguenza, le eruzioni cutanee della dermatite polimorfa solare e di altre dermatosi possono scomparire completamente o diventare meno gravi nel corso del tempo. 

I benefici di questo processo di desensibilizzazione, noto come rafforzamento, di solito durano per tutta la stagione estiva. Tuttavia, le eruzioni cutanee tendono a ripresentarsi con la stessa intensità durante la primavera successiva. Da notare che non tutte le dermatosi fotoindotte migliorano con il rafforzamento, bisogna quindi discuterne prima con il dermatologo.

Allergia alla luce del sole: i trattamenti

Ad oggi, non esiste un trattamento specifico per curare definitivamente l’allergia al sole, anche perché la dermatite polimorfa solare – spesso – non richiede farmaci (è destinata a risolversi nel giro di pochi giorni).

La terapia specifica per le allergie al sole va scelta in base alla gravità del disturbo: nei casi più lievi, è sufficiente evitare di esporsi alla luce solare per alcuni giorni

ragazza parla con dottoressa

Inoltre, può essere consigliata la fototerapia, ovvero l’esposizione graduale per diverse settimane con lo scopo di ridurre la reattività ai raggi UV (con schema da valutare con il medico, senza improvvisare).

Per trovare un po’ di sollievo durante gli stati infiammatori, potrebbe essere utile ricorrere a:

  • bagni o docce fredde;
  • impacchi freddi sulle zone colpite.

 Nei casi più gravi, poi, il medico potrebbe consigliare di ricorrere a:

  • cortisone per via locale o orale;
  • antistaminici, per calmare lo stato infiammatorio;
  • immunosoppressori, per sospendere la reazione immunitaria nei soggetti sensibili al sole;
  • glucocorticoidi, per controllare le eruzioni.

Sotto consiglio dello specialista, infine, possono essere somministrati:

  • nicotinamide;
  • beta-carotene;
  • farmaci immunomodulanti.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Stefano Messori
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