Cosa è la sifilide
La sifilide è un'infezione batterica provocata da un batterio chiamato Treponema pallidum: dapprima localizzata, questa malattia tende poi a diffondersi a tutto il corpo. La sifilide è comune in tutto il mondo e si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti.
Sintomi della sifilide
I
sintomi della sifilide sono gli stessi per gli uomini e per le donne e possono
difficilmente essere identificati; sono spesso
lievi, il che significa che si può trasmettere la sifilide senza sapere di averla contratta; tali sintomi poi si sviluppano durante il progredire della malattia.
I
segni di sifilide più caratteristici vanno da un
'ulcera non dolorosa, alla comparsa di
macchie in varie aree del corpo, spesso accompagnate da
febbre, dimagrimento improvviso,
stanchezza e dolore articolare, ingrossamento delle ghiandole linfatiche e, infine, anche
disturbi della vista.
Primo stadio della sifilide
Da 10 a 90 giorni dopo il contagio, la sifilide si manifesta con un'ulcera non dolorosa in alcune parti del corpo, come:
Compare inoltre un ingrossamento delle ghiandole linfatiche vicine alle lesione iniziale. Questa piaga può scomparire in un arco di tempo compreso tra pochi giorni e 3 settimane, ma la malattia continua il suo corso senza dare segni visibili. In questa fase la sifilide è contagiosa.
Secondo stadio della sifilide
Si manifesta 2 o 6 mesi dopo il contagio. Sulla pelle compaiono macchie che possono assumere svariate forme. Le macchie compaiono generalmente su:
- palmo delle mani;
- piedi;
- tronco;
- regione anale;
- genitali;
- bocca.
Le macchie sono talvolta accompagnate da:
-
febbre;
- stanchezza;
-
dimagrimento;
- ingrossamento delle ghiandole linfatiche;
- dolori alle articolazioni;
- disturbi alla vista.
Raramente si può avere una epatite acuta lieve. I sintomi possono scomparire e ricomparire a ondate per diverso tempo, con intensità diversa. Anche in questa fase la sifilide è contagiosa.
Stadio latente della sifilide
Dopo la prima comparsa delle macchie, inizia un periodo chiamato "di latenza" in cui i sintomi sono assenti. Tuttavia il malato resta contagioso anche se non ha disturbi, e questo periodo può durare fino a due anni. In questo stadio della sifilide la maggior parte delle persone guarisce.
Terzo stadio della sifilide
Questo stadio della malattia, detto anche tardivo, può presentarsi molti anni dopo il contagio. Se la sifilide non viene curata negli stadi precoci, si possono avere danni a tutti gli organi, soprattutto a:
L'ultimo stadio oggi non si verifica quasi mai perché la malattia viene generalmente scoperta e curata negli stadi precoci.
Causa della sifilide
La causa della sifilide dipende da un batterio chiamato Treponema pallidum. Questo batterio si contrae solitamente attraverso rapporti sessuali non protetti.
Complicazioni della sifilide
Recentemente la sifilide è tornata ad essere particolarmente frequente nei paesi europei. Si stima che tra le
complicazioni della sifilide sia da annoverare una maggiore probabilità di contrarre
HIV. Questo perché le ferite genitali causate dalla sifilide possono sanguinare facilmente, rendendo più facile l'infezione da HIV.
Se non viene trattata, la sifilide può progredire in una forma più pericolosa e causare patologie gravi come:
Diagnosi di sifilide
Per
diagnosticare la sifilide correttamente è importante che il medico prescriva degli
esami specifici, come:
- esame dei genitali;
- esame del sangue:
- tampone;
Successivamente,
diagnosi di sifilide viene confermata anche ricercando il batterio direttamente nelle lesioni. La persona cessa di essere contagiosa dopo la fine della cura che consiste in uno o più cicli di
antibiotici, a seconda dello stadio della malattia. Dopo il primo episodio di malattia non si acquisisce la resistenza, quindi la malattia si può contrarre più volte nella vita.
Cura della sifilide
La
cura per la sifilide al
primo o secondo stadio prevede iniezione intramuscolo di
penicillina; visti i frequenti casi di allergia alla penicillina possono essere usati antibiotici alternativi per via orale; il trattamento dura un paio di settimane ed è controindicato per le donne che assumono contraccettivi.
Il
trattamento della sifilide in
fase terziaria richiede invece massicce somministrazioni di
antibiotici e può essere necessaria una somministrazione per via endovenosa; tale terapia è efficace e in grado di fermare l'infezione ma non di ripristinare le funzionalità eventualmente già compromesse dall’evoluzione terziaria della malattia. Il trattamento, infine, non esclude la possibilità di essere nuovamente infettati.
Sifilide: come si trasmette
La
trasmissione della sifilide avviene da persona a persona attraverso il contatto diretto. Comunemente il contagio avviene
durante i rapporti sessuali, sia vaginali che orali o anali.
I batteri infettano l’individuo passando attraverso le mucose o tramite contatto con sangue infetto da una lesione o ulcerazione. È possibile, quindi, trasmettere la sifilide anche con un bacio umido, se sono presenti lesioni vicino alla bocca.
L’infezione non si trasmette per via aerobica, quindi la vicinanza con persone infette o l’uso di strumenti, ad esempio vestiario o posate, utilizzate da persone infette non è causa di contagio.
In linea teorica, sarebbe possibile anche il contagio da trasfusione, ma questo pericolo oggi è scongiurato grazie ad appositi filtri medicali utilizzati dalle banche del sangue che non permettono la sopravvivenza del batterio.
La sifilide è invece trasmissibile da madre a feto durante tutte le fasi della gravidanza o durante il parto e in questo caso si parla di sifilide conatale.