Granuloma ombelicale: come si cura?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 17 Gennaio, 2024

Neonato visitato da una pediatra

La salute e il benessere del neonato sono una priorità per ogni genitore e comprendere come gestire il granuloma ombelicale è fondamentale per garantire un avvio di vita sano e senza complicazioni.

Scopriamo quali possono essere le migliori pratiche e le raccomandazioni dei professionisti per curare questa condizione in modo efficace e sicuro.

Cos’è il granuloma ombelicale

Il granuloma ombelicale (il cui nome non deve essere confuso con la parola “glaucoma”) consiste in una piccola escrescenza di colore rosso, le cui dimensioni possono variare da 1 mm a 1 cm; si tratta di una tumefazione di forma arrotondata collocata nelle pieghe della pelle intorno all'ombelico.

Tale condizione si verifica in circa un neonato su 500 e, sebbene non arrechi fastidio al piccolo, potrebbe aumentare il rischio di infezioni locali – ciononostante, si parla di un processo infiammatorio che, se trattato correttamente, non rappresenta una preoccupazione significativa e non richiede cure particolari.

È possibile imbattersi nel granuloma durante la pulizia o la cura dell'ombelico nelle prime settimane dopo la caduta del cordone ombelicale.

Di solito, il moncone ombelicale si stacca entro 10-15 giorni e la zona circostante si cicatrizza in 2-3 giorni, consentendo il bagnetto del neonato; tuttavia, quando la cicatrizzazione del moncone è ritardata (ovvero quando l’ombelico del neonato non si è cicatrizzato correttamente), potrebbe formarsi un eccesso di tessuto di granulazione, cioè il tessuto tipico della guarigione delle ferite, che si presenta come una protuberanza nella zona descritta.

In alcuni casi, questa protuberanza potrebbe anche produrre del pus.

Granuloma ombelicale nel neonato: le cause

Come detto, quando si taglia il cordone ombelicale dopo il parto, solitamente rimane un piccolo moncone attaccato all'ombelico del neonato: in genere, questo si secca e si stacca nell'arco di una o due settimane senza problemi.

Tuttavia, a volte, durante il processo di guarigione necessario per chiudere la ferita risultante dalla caduta del moncone e favorire la sua cicatrizzazione, potrebbe svilupparsi del tessuto di granulazione costituito da cellule chiamate fibroblasti e nuovi capillari.

Questo tessuto è alla base della formazione del granuloma ombelicale.

Una delle cause principali di granuloma ombelicale, quindi, risiede nella scarsa igiene e cura del moncone da parte dei genitori, dopo l’uscita dall'ospedale.

La formazione del granuloma ombelicale è il risultato della necessità del corpo del neonato di cicatrizzare la ferita circostante l'ombelico.

Nonostante la causa esatta della comparsa del granuloma ombelicale non sia completamente chiara, è possibile che sia favorita da un'elevata umidità o da un ritardo nella caduta del cordone ombelicale rispetto alla norma.

I sintomi del granuloma ombelicale del neonato

Il granuloma ombelicale presenta alcune caratteristiche peculiari:

  • si manifesta come una protrusione rossa, o rosa, sopra l'ombelico;
  • può causare delle piccole perdite di fluido rosa o giallo dall'ombelico, che possono irritare la pelle circostante;
  • non provoca dolore.

In pratica, tutto ciò che avviene quando il cordone ombelicale viene tagliato, lascia dietro di sé una piccola sporgenza che ha il potenziale per trasformarsi in un granuloma ombelicale (tale tessuto cicatriziale prende forma durante il processo di guarigione dell'ombelico dopo la caduta del cordone).

Nella maggior parte dei casi, il granuloma ombelicale non causa disagio al bambino, ma è importante tenere presente che potrebbe talvolta associarsi a sintomi come:

  • febbre;
  • infezione cutanea.

Per questo motivo, è fondamentale consultare il pediatra, che valuterà la situazione e prenderà decisioni in merito all'intervento necessario, se del caso.

Come si cura il granuloma ombelicale?

Il granuloma ombelicale richiede un adeguato trattamento per prevenire possibili infezioni che potrebbero compromettere la salute del neonato.

La scelta del metodo di trattamento dovrebbe essere presa insieme al pediatra e può prevedere:

  • matita caustica al nitrato d'argento: questo è il metodo più comune e consiste nell'applicare alcuni tocchi leggeri con una matita caustica al nitrato d'argento al 75%. Questo trattamento va a "bruciare" il granuloma, non è doloroso per il bambino, ma richiede alcune visite ambulatoriali dal pediatra o all'ospedale per essere completato;
  • polvere di zucchero salicilato: si tratta di una terapia alternativa che può essere eseguita a casa dai genitori. Questa polvere deve essere preparata dal farmacista e applicata sul granuloma tre volte al giorno. La ferita dovrebbe, quindi, essere coperta con una garza e tenuta in posizione con una rete elastica per medicazioni. La garza deve essere cambiata se si bagna o sporca. la polvere deve essere rimossa attentamente dalla pelle sana durante le medicazioni;
  • sale da cucina: alcuni studi suggeriscono che il trattamento con sale da cucina potrebbe essere un'alternativa economica ed efficace, ma è importante discutere questa opzione con il pediatra;
  • altre opzioni di trattamento: in casi molto rari in cui le metodologie sopra descritte non siano efficaci, potrebbe essere necessario ricorrere all'asportazione chirurgica o ad altri trattamenti come la criocauterizzazione, l'elettrocauterizzazione o la legatura del granuloma.

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In linea generale, il granuloma ombelicale può essere trattato in modo sicuro e indolore: è importante seguire le indicazioni del pediatra e non tentare trattamenti fai-da-te

Alcune pratiche consigliate per favorire la guarigione sono:

  • seguire le istruzioni del medico per l'applicazione di creme o unguenti;
  • cambiare frequentemente il pannolino;
  • evitare il bagnetto fino alla risoluzione del granuloma;
  • mantenere la zona asciutta e pulita.

In caso di dubbi o complicazioni, è sempre fondamentale consultare il pediatra, che saprà consigliare la migliore soluzione per trattare il granuloma ombelicale del neonato.

Quando preoccuparsi?

È importante prestare attenzione a determinati segnali e non esitare a contattare il pediatra o recarsi al pronto soccorso se si verificano le seguenti condizioni in relazione al granuloma ombelicale del neonato:

  • fuoriuscita di liquido maleodorante giallo, marrone o sanguinante dall'ombelico: se si notano quantità significativa di liquido dal colorito insolito provenire dall'ombelico, è essenziale consultare immediatamente il medico;
  • lamento e/o pianto da parte del bambino quando si tocca l'ombelico o la pelle circostante: se il neonato manifesta dolore quando viene toccato nell'area dell'ombelico o della pelle circostante, è importante segnalare questo sintomo al pediatra;
  • febbre nel bambino: se il bambino presenta febbre potrebbe essere un segno di infezione o di un problema più grave;
  • arrossamento o gonfiore intorno all'ombelico: l'arrossamento o il gonfiore intorno all'ombelico possono essere segni di un'irritazione o di un'infezione. È importante far valutare questa condizione da un professionista della salute;
  • problemi alimentari o vomito del latte: se il bambino ha difficoltà nell'alimentarsi o mostra cambiamenti significativi nelle abitudini alimentari, occorre segnalare la cosa;
  • stipsi o assenza di movimenti intestinali: se il bambino sembra stitico o non ha movimenti intestinali regolari, potrebbe essere utile confrontarsi con uno specialista.

In caso di secrezioni purulente o di qualsiasi altro sintomo, è fondamentale evitare il fai-da-te e cercare immediatamente l'assistenza del pediatra del bambino.

La prontezza nell'affrontare queste situazioni può contribuire a garantire la salute e il benessere del neonato.

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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