icon/back Indietro

Colonscopia

Gastroenterologia
Colonscopia: usi, modalità e effetti indesiderati

Cos'è la colonscopia

La colonscopia è un esame utilizzato per visualizzare il colon e il retto.

La colonscopia consente di diagnosticare la presenza di polipi (tumori benigni), carcinomi, malattie infiammatorie croniche (colite ulcerosa e morbo di Crohn), angiodisplasia, ulcere, tessuti infiammati, diverticoli.

In corso di colonscopia, è possibile asportare i polipi ed effettuare prelievi bioptici per approfondire la diagnosi. 

Come preparare una colonscopia

Il medico, o la strutta di riferimento, solitamente forniscono istruzioni dettagliate su come prepararsi alla colonscopia.

Prima di una colonscopia, bisogna preparare l'intestino all'esame.

Tutti i residui solidi devono essere eliminati dal tratto gastrointestinale, seguendo una dieta povera di fibre nei 3 giorni prima dell’esame (evitare, dunque, frutta, verdura e alimenti integrali). Nei pazienti stitici, è consigliabile prendere un lassativo per almeno 2-3 giorni prima della colonscopia.

Gli alimenti concessi, invece, sono:

  • carne,
  • pesce,
  • formaggi e altri latticini,
  • salumi.
Chi sta per fare la colonscopia, non può bere liquidi contenenti colorante rosso o viola, ma può assumere:

  • brodo o minestre senza grassi;
  • acqua;
  • caffè liscio;
  • tè liscio.
Il giorno prima (se l’esame viene effettuato al mattino) o la mattina (se l’esame viene eseguito nel pomeriggio) deve essere assunta la soluzione necessaria per la pulizia del colon.

La sera prima dell’esame possono essere assunti solo liquidi:

  • té;
  • camomilla.

Come viene eseguita la colonscopia

Perché sia possibile eseguire la colonscopia, il paziente, sedato o meno, deve essere steso sul lato sinistro del corpo. Il medico inserisce lentamente nell’ano una sonda lunga ed illuminata (il colonscopio).

Una piccola telecamera montata sulla sonda trasmette un’immagine video che proviene dall’interno dell'intestino. Questa immagine virtuale darà idea della situazione del colon.

Effetti indesiderati della colonscopia

In alcuni pazienti, la colonscopia causa effetti indesiderati, come:

Il linea generale, però, risulta essere un esame sicuro - anche se non è mai possibile escludere con certezza qualche rara complicazione.

I sedativi utilizzati possono indurre:

  • sonnolenza;
  • secchezza della bocca;
  • annebbiamento della vista.
Raramente, solo in soggetti predisposti, si sono verificate aritmie cardiache o reazioni gravi da richiedere intervento medico: per evitarle è importante comunicare, prima dell'intervento, eventuali allergie o intolleranze.

Quando si asportano grossi polipi, è poi possibile (seppur raro) che si verifichi una perforazione dell'intestino e la comparsa di emorragie.

Complicanze della colonscopia

La colonscopia, specialmente se viene asportato un polipo, può essere complicata dalla perforazione del viscere.

In alcuni casi, lo specialista può consigliare di eseguire un'ano-rettoscopia per lo studio del canale anale e del retto.

La colonscopia fa male?

Durante la colonscopia è possibile percepire:

  • pressione;
  • gonfiore;
  • crampi.
In genere, però, vengono somministrati sedativi o antidolorifici per aiutare il paziente a rilassarsi e tollerare meglio eventuali disagi.

Ogni quanto fare la colonscopia?

La colonscopia dovrebbe essere eseguita intorno ai 50 anni, oppure prima se c’è familiarità con il tumore del colon-retto, una storia personale di malattia infiammatoria intestinale o altri fattori di rischio.

Il medico consiglierà quanto spesso eseguire una colonscopia.

Cosa mangiare dopo un colonscopia

Dopo una colonscopia, è possibile riprendere una normale alimentazione quasi fin da subito.

Sarà il medico a consigliare di attendere qualche ora prima di ricominciare a mangiare, reintroducendo gradualmente, ma fin da subito: frutta, verdura ed altre fonti di fibra (cerali integrali), accompagnata da un’abbondante idratazione.

È, inoltre, vietato assumere alcolici per 24 ore, così come obbligatorio consumare alimenti semplici da digerire.

Recupero post colonscopia

Durante le prime ore post colonscopia, possono insorgere crampi o gonfiore.

Il sedativo deve avere il tempo di essere smaltito e, per questo, i pazienti possono avere bisogno di rimanere in ospedale per 1 o 2 ore dopo l’esame.

Il completo recupero è previsto per il giorno successivo.

Sarebbe utile contattare il proprio medico di fiducia se si manifesta uno di questi effetti collaterali:

  • dolore addominale importante;
  • febbre;
  • perdite intestinali con sangue;
  • vertigini;
  • debolezza.
Si consiglia, infine, di non guidare per 12 ore dopo la colonscopia per consentire al sedativo di essere smaltito.

Colonscopia in gravidanza

Solitamente, si preferisce evitare di sottoporre una donna in gravidanza a questo esame.

Colonscopia nei bambini

La colonscopia può essere eseguita anche nei bambini, in questi casi si consiglia di eseguire il ricovero il giorno prima dell'intervento.

Il decorso della colonscopia, poi, è simile a quello degli adulti.
Dr. Umberto Ferro Medico Chirurgo
Dr. Umberto Ferro
chirurgo generaleproctologo

Contenuti correlati

Breath test
icon/card/gastroenterology
Il breath test è un esame non invasivo per la diagnostica di patologie gastro-intestinali.
Esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS)
icon/card/salute
La Esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) è un esame che consente al medico di guardare dentro l'esofago, lo stomaco e l'intestino tenue. Vi...
Gastroscopia transnasale
icon/card/gastroenterology
La gastroscopia transnasale utilizza un endoscopio sottile ed è un tipo di endoscopia meno traumatica, che può essere effettuata senza l’...