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Sonno

Neurologia
Sonno: cos'è, disturbi, rimedi

Che cos’è il sonno?

Il sonno è uno stato di profondo riposo che si alterna alla veglia, in un ciclo imposto dal nostro orologio biologico. Si tratta di un processo fondamentale per la vita, poiché è stato provato che la privazione parziale o totale di sonno può avere notevoli conseguenze sulla salute.

L'organismo necessita di circa 8 ore di sonno al giorno per affrontare la giornata - anche se il fabbisogno può variare da persona a persona -.

Durante il sonno possono verificarsi una serie di fenomeni, tra cui anche il sogno(che negli ultimi anni è sempre più approfondito e studiato), così come diversi disturbi del sonno, come l'insonnia.

Cos'è il sonno profondo?

Esistono due fasi del sonno

  1. La fase REM 
  2. La fase non-REM 
Nonostante i meccanismi legati a queste due fasi non siano ancora del tutto chiari, ci sono molti studi a riguardo. 

Si ritiene che il sonno non-REM (o sonno ortodosso) sia correlato alla conservazione e al riposo delle funzioni vegetative di base, mentre il sonno REM (o sonno paradosso) risulta connesso soprattutto alle funzioni cerebrali superiori e a quelle mentali.

Il ciclo del sonno, invece, si divide in diversi stadi, ognuno della durata di circa 90-100 minuti:

  • durante il primo stadio, l'attività cerebrale rallenta, mentre alle onde tipiche dello stato di veglia (le onde alfa) si sostituiscono onde più regolari;
  • il secondo stadio è quello del sonno leggero, durante il quale avvengono brevi esplosioni di attività cerebrale, chiamati “fusi del sonno”;
  • col terzo stadio si presenta il sonno profondo, in cui le onde cerebrali diventano lente e grandi; questo stadio dura circa la metà del tempo totale che si trascorre a dormire;
  • durante il quarto stadio vi è il sonno profondo effettivo, durante il quale il nostro organismo si rigenera.
La fase REM del sonno si presenta dopo circa 90 minuti e dura solitamente 15 minuti, durante i quali si verificano sogni molto vividi e movimenti oculari ritmici e rapidi (da cui deriva proprio la definizione REM, ovvero rapid eye moviments, movimenti rapidi dell'occhio).

Quante ore di sonno sono necessarie quotidianamente?

La quantità di ore di sonno necessarie varia in base all’età; generalmente:

  • un neonato ha bisogno di 15-16 ore di sonno;
  • dai dieci anni in poi si necessita di 10 ore;
  • un adulto ha bisogno di 7-8 ore;
  • per un anziano, possono bastare anche 6-7 ore di sonno.

Quali sono i principali disturbi del sonno?

Episodi di sonno disturbato possono compromettere il benessere generale degli individui.

Tra i principali disturbi del sonno si possono menzionare: 

  • insonnia, ovvero la mancanza di sonno;
  • ipersonnia, che consiste invece in un eccesso di sonno;
  • russamento;
  • apnee notturne (sindrome delle apnee ostruttive - OSAS), caratterizzata dall'interruzione del respiro per alcuni istanti mentre si dorme;
  • sonnambulismo, caratterizzato da attività motorie autonome, svolte involontariamente durante il sonno;
  • crisi epilettiche;
  • asma;
  • narcolessia, ovvero una patologia neurologica che si manifesta in momenti di piena coscienza, in cui il soggetto affetto cade in stati di sonno profondo, simile a quello fisiologico;
  • paralisi del sonno, disturbo in cui chi ne è affetto, al momento di addormentarsi o al risveglio, si ritrova in una situazione di vera e propria incapacità temporanea di muoversi e parlare.
I fattori che possono causare i disturbi del sonno sono diversi e possono variare a seconda delle persone; in generale, possono dipendere da: condizioni fisiche, mediche, psicologiche, genetiche, anagrafiche,

Quali sono le cause dell'ipersonnia?

La causa più comune di ipersonnia è legata alla duratura privazione del sonno, che porta il soggetto che ne è colpito a manifestare un'impellente necessità di dormire nei momenti e nei luoghi meno opportuni. Attualmente, i giovani che ne sono affetti sono circa il 20% in più rispetto al passato.

L'ipersonnia è un disturbo spesso sottovalutato e meno conosciuto rispetto all'insonnia, di cui soffrono – almeno apparentemente – più persone.

Tra le altre cause, vi sono anche la narcolessia (vera e propria patologia neurologica), la sindrome delle apnee notturne o la depressione.

Chi ne soffre, di norma, dorme più di 10-12 ore a notte ed è definito long sleeper. Chi invece soffre del disturbo opposto, ovvero l'insonnia, viene chiamato short sleeper e dorme in media 5 o meno ore a notte.

Negli anziani può essere dovuta a una minore produzione naturale di melatonina, cosa che avviene fisiologicamente con l'aumentare dell'età.

Rimedi per dormire bene

Per dormire bene è molto importante ridurre al minimo il consumo di caffeina e alcool, in quanto sostanze eccitanti o che disturbano la qualità del sonno.

Per quanto riguarda, invece, il ricorso ai farmaci, è necessario sempre consultare il proprio medico, poiché bisogna considerare la propria condizione e inoltre vi è un considerevole rischio di dipendenza.

Tra i rimedi per dormire bene rientrano: 

  • la melatonina, che è possibile anche assumere sotto forma di integratori;
  • la meditazione e le tecniche di rilassamento;
  • l'esercizio fisico;
  • ascoltare la musica;
  • evitare possibili fonti di ansia e stress;
  • cercare di avere un ciclo del sonno regolare, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora;
  • evitare alcol e pasti abbondanti a cena;
  • evitare di fare riposini pomeridiani;
  • cercare di limitare la visione di schermi e/o dell'orologio.
Esistono anche sostanze naturali che possono aiutare a dormire bene. Fra queste:

È bene prestare attenzione quando si assumono queste sostanze, perché potrebbero provocare sonnolenza diurna. In caso di dubbio, è sempre bene rivolgersi al proprio medico curante.

Qualora questi rimedi non dovessero risultare efficaci, si potrebbe far affidamento ai sonniferi o alle gocce per dormire. I sonniferi sono dei veri e propri farmaci, tra cui vi sono anche i barbiturici, i farmaci Z e il benzodiazepine, che solitamente richiedono la prescrizione medica.
Dr. Massimo Zuccaccia
Dr. Massimo Zuccaccia
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