“Chi scorda le cose apprende più facilmente degli altri”

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Vi è mai capitato di dimenticare dove avete parcheggiato l’auto? Oppure di scordare un appuntamento (anche importante)?

Se sì, arrendetevi: siete degli smemorati! Ma se sino a oggi avete avvertito queste vostre lacune mnemoniche come delle gravi mancanze di attenzione o dei punti deboli difficili da correggere, dovete ricredervi e, soprattutto, far ricredere chi vi sta vicino. Pare, infatti, che la poca memoria sia sintomo di una capacità di apprendimento maggiore. Insomma, ci si può scordare di prendere le chiavi della macchina, ma di certo si sarà più capaci di altri nella guida!

Poca memoria, tanta intelligenza?

Poca memoria sinonimo di intelligenza? Beh, attenti a non estremizzare. La risposta a questa domanda la dà la scienza. La maggiore capacità di apprendere sarebbe legata alla necessità di prestare più attenzione per non dimenticare e al continuo confrontarsi con concetti nuovi, magari già dimenticati.

A sostenerlo è uno studio dell’università di Glasgow; secondo il professore Edwin Robertson, autore dello studio: “È naturale e normale dimenticare le cose dopo averle imparate. La nostra ricerca dimostra che una memoria ‘instabile’ è la componente fondamentale del meccanismo di apprendimento. Consente, infatti, all’apprendimento di non ancorarsi rigidamente ad una singola cosa o a un singolo compito, ma lo rende più flessibile“.

La teoria è stata elaborata dopo che i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di volontari di memorizzare una lista di parole. In un secondo momento, hanno fatto ascoltare al gruppo una sequenza di battitura. Hanno osservato che quando le parole e la battitura avevano un ritmo simile, anche i movimenti venivano imparati più velocemente, dimenticando però altre parole.

Risultato?

Chi impara scorda cose “vecchie”. Chi le dimentica prima ha più spazio per nuove nozioni, come se si avesse la mente già “ripulita”.

Rafforzare la memoria grazie alla buona tavola

Ogni giorno, siamo raggiunti da centinaia di nuove notizie e informazioni, alcune delle quali da ricordare. Se siete degli inguaribili smemorati… ma anche delle buone forchette, vi diamo qualche consiglio di cucina per ricordare meglio.

Prendete penna e foglio (per non dimenticare) e ricordate di non far mancare mai sulle vostre tavole:

  • Broccoli e Brassicacee: riducono il rischio di Alzheimer e migliorano la concentrazione e l’attenzione. Il merito va alla vitamina C, potente antiossidante che rinforza i vasi sanguigni, compresi quelli del cervello.
  • Noci: contengono acido linoleico (acidi grassi omega 6), acido alfa-linoleico (acidi grassi omega 3), vitamina E e vitamina B6, ottimi nutrienti per il sistema nervoso. Le noci possono anche correggere i livelli di serotonina del cervello umano, che controlla l’umore e l’appetito.
  • Curcuma: se vi piacciono le spezie, eccone una che vi farà bene! Grazie al suo valore antinfiammatorio è un toccasana per il sistema nervoso.
  • Spinaci: Braccio di ferro docet. Negli spinaci sono presenti vitamine e sali minerali e, in particolare, la vitamina K che migliora la funzionalità del sistema nervoso.
  • Semi di zucca: un’esplosione di zinco, vitamina A ed E, Omega 3 e Omega 6 acidi grassi. Lo zinco nei semi di zucca svolge un ruolo fondamentale nel migliorare la memoria.
  • Pomodori: immancabili sulle nostre tavole, contengono licopene, che migliora le funzioni cerebrali, incominciando dalla conservazione dei ricordi, oltre a proteggerci dal cancro.
  • Tè verde: le proprietà neuroprotettive del tè verde sono state evidenziate da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Universitá di Tohoku su oltre 1000 giapponesi di età superiore ai 70 anni. Chi beve più di due tazze di tè fa prevenzione dalle malattie neurodegenerative, grazie ai polifenoli, fondamentali nella lotta contro i radicali liberi che causano l’invecchiamento cellulare.
  • Cioccolato fondente: anche per i più golosi, c’è un alimento ottimo per la memoria! Consumare ogni giorno i flavonoli del cacao, all’interno di una dieta sana, può frenare il declino cognitivo.

Insomma… migliorate la vostra memoria con gusto, condividendo con chi si lamenta di qualche vostra dimenticanza questa nuova e interessante scoperta!

 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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