Influenza 2015: ritorna il vecchio ceppo ancora più aggressivo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Indice del contenuto

Il caldo sole estivo risplende ancora e c’è chi si gode il meritato riposo sotto l’ombrellone, ma dai laboratori del Centro nazionale di epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità giunge, puntuale come ogni anno, una notizia che ci fa pensare al freddo autunnale: è stato individuato il ceppo della nuova influenza stagionale.

Un’anomalia sembra però preoccupare gli esperti. Pare che quest’anno il ceppo sia già noto, isolato per la prima volta in California nel 2009, ma considerato potenzialmente ancora più aggressivo. Parliamo del ceppo A H1N1, che continua a resistere dopo 5 anni.

Previsioni?

L’influenza non è un disturbo da prendere alla leggera. Il virus con il passare degli anni ha mantenuto la sua forza, causando conseguenze anche molto gravi nei soggetti più a rischio.

Cosa fare per limitarne la diffusione?

Ancora una volta, come sottolineato dall’Istituto superiore di sanità, la vaccinazione è l’unica vera arma per combattere la diffusione del virus. Il nuovo vaccino, preparato ad hoc, conterrà anche proteine da altri due ceppi: A H3N2, isolato in Svizzera, e B Phuket di origine asiatica.

Non resta che godersi le ultime settimane estive, non dimenticando che si può star bene anche in inverno. Prevenire è meglio che curare!

Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di P. by pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale, con il supporto di studi scientifici e fonti autorevoli. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1808 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una persona si tiene il polso dolorante
Parestesia e ansia: quale collegamento? Ecco cosa sapere

Senti spesso formicolii e pensi che sia un problema circolatorio? Scopri come l'ansia può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici come le parestesie.