Qual è il segreto per una migliore igiene intima femminile? Forse, non essere ossessionate dal bidet. Non occorre, infatti, correte in bagno a lavarsi più volte al giorno, utilizzando sempre anche prodotti che possono alterare il pH naturale della vagina.
La stessa Food and Drug Administration sottolinea che è bene valutare quali sono i prodotti scelti per la propria igiene, perché a volte possono contenere sostanze chimiche tossiche, come il piombo, la diossina, o l’arsenico, per citare solo alcuni esempi.
Ogni giorno, però, siamo bombardati da pubblicità su salviettine per l’igiene intima, saponi, lavande, che fanno miracoli, assicurando freschezza e buon odore.
Ma faranno davvero bene?
Secondo Iffath Hoskins, ginecologa presso il NYU Langone Medical Center, “i batteri non sono cattivi e non c’è ragione di voler a tutti i costi sbarazzarsi di loro“. Il corpo umano, infatti, è una macchina perfetta, in grado anche di pulirsi da sé.
Lavarsi troppo, quindi, espone a dei rischi inutili che causano il cambiamento del pH, modificando l’equilibrio batterico a tal punto da rendere le donne più soggette a infezioni più o meno gravi.
Cosa, dunque, è bene fare?
È bene lavare più la parte esterna della vagina che quella interna, e va bene durante la doccia, come si fa con il resto del corpo. La cosa più importante da tenere a mente non è il prodotto che si utilizza, ma di asciugarsi completamente dopo, uscendo dalla doccia. L’umidità, infatti, causa la proliferazione dei batteri cattivi.
I prodotti che si usano comunemente sono davvero sicuri?
La dr.ssa Hoskins muove dei dubbi ed è a favore della reintroduzione di finanziamenti per la ricerca volti a confermare che le sostanze chimiche e le fibre sintetiche dei prodotti per l’igiene femminile non sono sempre completamente sicuri per l’uso. Capire di cosa è composto un sapone è un diritto delle donne, ma prima di tutto bisognerebbe agire sulla convinzione errata che lavarsi spesso è necessario per star bene.