È una delle malattie dell’invecchiamento che spaventa di più e richiede una grande capacità di riorganizzazione e pianificazione, ma anche di tanto amore e manifestazioni di affetto. Il morbo di Alzheimer è una malattia progressiva e la principale causa di demenza nelle persone anziane, che colpisce circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni e il 20% sopra gli 85 anni.
Questa malattia è dovuta ad una degenerazione delle cellule del cervello legate alle capacità cognitive. Si riscontra, inoltre, un basso livello di quelle sostanze chimiche, come l’acetilcolina, che lavorano come neurotrasmettitori e sono quindi coinvolte nella comunicazione tra le cellule nervose.
L’inizio è spesso subdolo e difficile da riconoscere. Disorientamento e dimenticanza delle cose quotidiane sono i sintomi più comuni, ma non i soli. Vediamo nel dettaglio i sintomi principali.
I sintomi più comuni dell’Alzheimer
Vediamo insieme quali sono i sintomi più comuni dell’Alzheimer:
- Perdita di memoria. È uno dei segnali più comuni. Il malato inizia a dimenticare le piccole cose della vita quotidiana, dalle più recenti a date e eventi importanti, e ha la necessita di chiedere le stesse cose più volte e ricorrere a strumenti di aiuto della memoria, quali promemoria o dispositivi elettronici.
- Difficoltà nella soluzione di problemi. Le persone affette da Alzheimer hanno spesso difficoltà nell’ utilizzo dei numeri, nel seguire una ricetta prima familiare, nel tenere traccia delle bollette o organizzare qualunque altra attività che richieda programmazione e concentrazione.
- Difficoltà nel completare gli impegni. Guidare un’auto, eseguire il proprio lavoro, ricordare e rispettare le regole diventano spesso ostacoli insormontabili.
- Difficolta a percepire spazi e immagini. Stabilire distanze e percepire colori, immagini e contrasti diventa una vera e propria sfida. Spesso, i malati vedono la loro immagine riflessa nello specchio e sono convinti che si tratti di un’altra persona.
- Confusione su spazio e tempo. I malati dimenticano date, stagioni, passare del tempo. Spesso, non sanno dove si trovano ne’ in che momento.
- Difficoltà di espressione. Questa riguarda sia la parola che la scrittura. Le persone dimenticano le parole, fanno fatica a costruire una frase, spesso si interrompono nel mezzo di una conversazione dimenticando come continuare. Inoltre, danno nomi sbagliate alle cose, confondendole tra di loro.
- Incapacità di valutazione. Questa incapacità riguarda ogni aspetto dell’esistenza. I malati non riescono a maneggiare il denaro, mantenere la cura della propria persona, giudicare una situazione e prendere delle decisioni.
- Difficolta di orientamento. I luoghi familiari diventano sconosciuti, irriconoscibili. I malati dimenticano dove hanno messo le cose, non riescono a tornare sui propri passi e a ritrovarle. Possono diventare aggressivi, si spaventano, pensano di essere stati ingannati o derubati.
- Isolamento. La principale conseguenza di tutti questi problemi diventa l’isolamento sempre più estremo: le persone tendono a rinunciare a uscire, abbandonano hobby, attività sociali, lavoro e hanno difficoltà a relazionarsi con le altre persone.
Come in altre malattie neurodegenerative, ricordate che la diagnosi precoce è importante, sia per poter intervenire e rallentare il processo di degenerazione, sia per permettere al malato di prendere decisioni importanti riguardanti il suo futuro.