Dr.ssa Susanna Elena Violanti
Psicologa Psicoterapeuta, Psicodiagnosta e Terapista della Riabilitazione
Chi di voi non ha una serie Tv preferita? Nessuno, di certo. A volte, però, il desiderio di seguire l’evolversi delle storie dei protagonisti si trasforma in una specie di ossessione. Parliamo di dipendenza dalle serie Tv e affrontiamo l’argomento con la dr.ssa Susanna Elena Violanti, specialista in psicologia e psicoterapia.
Quando si parla di “dipendenza” dalle serie Tv e da cosa è causato questo atteggiamento ossessivo?
La dipendenza è sempre uno stato valutato in base all’interferenza con le usuali condotte di vita: non riuscire più a fare le cose che si facevano prima con gli stessi modi e tempi, generalmente, peggiorando la qualità di vita. Ad esempio, nel caso specifico si può verificare una riduzione del sonno, dell’attenzione, del denaro speso per altre attività prioritarie. Di solito, diventiamo dipendenti quando abbiamo bisogno di riempire un vuoto, che lascia spazio a qualsiasi cosa si presenti in quel momento come utile a riempirlo.
Secondo uno studio della Ohio State University, le serie Tv posso provocare sensazioni di tristezza acuta e depressione: come è possibile?
La tv si presenta come uno stimolo, o meglio i suoi contenuti lo sono. Ma, come tutti gli stimoli esterni, essi vengono codificati in base alle condizioni della persona: se siamo in ansia, stiamo vivendo un momento difficile, siamo in gravidanza, in menopausa, in un momento critico del ciclo vitale per esempio, le emozioni provocate dai racconti e dalle immagini televisive sono amplificate e ci rimandano a un vissuto doloroso.
Cosa si intende con il termine “tele-amicizia” con i protagonisti delle serie?
La tele-amicizia è il legame empatico con un personaggio: identificarsi nello storia ci permette di immergerci in essa e di contattare le emozioni che vi si giocano, innescando poi reazioni di rabbia quando il ‘nostro’ personaggio viene offeso o prevaricato, di entisiasmo quando è vincente, ed eventualmente di tristezza, come si diceva.
Cosa fare per “disintossicarsi”, quando la dipendenza è evidente?
Come in tutte le dipendenze, dobbiamo cercare di estinguere il comportamento, limitandolo nel tempo, ad esempio decidendo che guarderemo un solo episodio della serie tv invece che mandarne a ciclo continuo fino a che il sonno non prenda il sopravvento, oppure interrompendolo del tutto, sopratutto quando ci accorgiamo che non riusciamo a limitarci autonomamente.
La dr.ssa Susanna Elena Violanti lavora con l’Associazione Il Prisma nel campo della riabilitazione per bambini e ragazzi autistici e con sindromi genetiche e con la Cooperativa Obiettivo Uomo all’interno del Servizio per l’integrazione ed il sostegno dei minori in famiglia.