Gli spermatozoi sono le cellule riproduttive maschili adibite al processo di fecondazione dell’ovulo femminile. Sono cellule molto piccole dotate di una testa e di una coda, il flagello, che ne consente la mobilità.
La vitalità degli spermatozoi è determinata da diversi parametri, tra questi giocano un ruolo fondamentale la temperatura e il grado di acidità (il pH) dell'ambiente in cui questi questi si trovano.
L’ambiente ottimale per la sopravvivenza degli spermatozoi prevede una temperatura compresa tra 37 e 37,5 °C, con un pH compreso tra 7 e 7,5 e la disponibilità di zuccheri. Alterazioni anche minime di questi parametri sono in grado di compromettere le possibilità di sopravvivenza degli spermatozoi.
Se il liquido seminale è emesso all'esterno, quindi a temperatura ambiente e su una superficie asciutta, come gli abiti o le lenzuola, la sopravvivenza degli spermatozoi è molto breve, parliamo al massimo di poche ore.
Nel corpo di una donna, invece gli spermatozoi sono in grado di sopravvivere fino a 5 giorni, ma solo in particolari situazioni e una volta diffusi, nell'utero, nelle tube o nella cavità peritoneale.
Quindi uomini, se avete rapporti sessuali non protetti con una donna qualche giorno prima dell’ovulazione, ci sono alcune possibilità che la donna in questione possa rimanere incinta.
Al momento della loro formazione gli spermatozoi sono immobili, senza avere quindi la possibilità di fecondare l’ovulo. La capacità di movimento è acquisita soltanto successivamente all’interno della gonade maschile (epididimo) grazie all’uso del flagello che permette agli spermatozoi di muoversi liberamente e di dirigersi verso l’ovulo femminile da fecondare.
Negli anni sono state promosse molte ricerche scientifiche per stabilire la reale velocità di movimento di uno spermatozoo all’interno dell’organismo umano. Vista la dimensione estremamente ridotta, è stato calcolato che la velocità di uno spermatozoo dovrebbe approssimativamente aggirarsi intorno ai 15 centimetri all’ora.
Inoltre, studi ancora più recenti (aprile 2014) condotti da scienziati e ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto nazionale di ottica e dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi e grazie all’ausilio di un microscopio ottico, hanno permesso di seguire e registrare i movimenti di una cellula spermatica nello spazio e nel tempo.
Queste ricerche rappresentano un valido sostegno per gli studi sull’infertilità maschile.
Per fecondare un ovulo e provocare così una gravidanza è sufficiente l’azione di un solo spermatozoo. Tuttavia, per ogni spermatozoo che raggiunge e feconda la cellula uovo femminile ce ne sono milioni che invece falliscono l’obiettivo.
Ogni eiaculazione maschile, infatti, contiene in media circa 100 milioni di spermatozoi.
Verrebbe da chiedersi come mai è necessaria una così gran quantità di spermatozoi prodotti se poi, alla fine, è soltanto uno quello utile per la fecondazione. Questa è la spiegazione: il percorso che gli spermatozoi devono compiere per arrivare a fecondare l’ovulo è lungo e ricco di insidie e molti spermatozoi non riescono a completarlo. Anche una volta giunti a destinazione, poi, la fecondazione è resa complicata dal notevole spessore dell’ovulo.
Questo processo così complesso, tuttavia, secondo il parere di molti esperti, è l’ideale per consentire soltanto a spermatozoi perfettamente sani di fecondare l’ovulo, aumentando così le possibilità di concepire un bambino sano.
Mantenersi in buone condizioni di salute facilita anche la presenza di spermatozoi sani nel proprio organismo. Ecco alcuni accorgimenti utili a questo scopo:
L’analisi del liquido seminale maschile è una prova che può essere d’aiuto soprattutto in casi di sospetta infertilità. Secondo stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità gli uomini che hanno meno di 20 milioni di spermatozoi per millilitro di sperma sono a rischio di infertilità.
Durante un esame ecco cosa può controllare il medico:
Gli uomini sono fertili a partire dalla pubertà per tutto il corso della loro vita. Tuttavia la quantità di spermatozoi prodotti, potrebbe subire una netta diminuzione con l’avanzare dell’età, malgrado questo anche uomini molto avanti con l’età possono diventare padri.
Un recente studio promosso dall’Università britannica di Exeter pare aver certificato alcuni effetti negativi sull’attività degli spermatozoi nei casi di prolungata esposizione a campi elettromagnetici, anche se di bassa frequenza. In particolare, si è notata una minore vitalità degli spermatozoi in quei soggetti che sono abituati a tenere a lungo il proprio cellulare in tasca, a contatto con la zona genitale.
Ma quali sarebbero le cause di questi deficit?
Due sono le ipotesi principali:
Ovviamente questi studi sono stati condotti analizzando un’esposizione molto prolungata nel tempo. Niente allarmismi, quindi, ma più attenzione forse sì.
Lo spermiogramma è l'analisi del liquido seminale, utile a valutare la qualità degli spermatozoi, attraverso la verifica della forma, del numero e della motilità di questi.
Ad oggi lo spermiogramma rappresenta lo strumento principale per la valutazione della fertilità maschile.
L’esame si esegue su un campione di liquido seminale ottenuto previa mastrurbazione,dopo 3-4 giorni di astinenza da rapporti sessuali.
Il seme va raccolto in un recipiente sterile di plastica o vetro. L’analisi del liquido seminale si effettua entro un’ora dalla raccolta del campione e senza perdita di materiale, in quanto la quasi totalità degli spermatozoi è emessa nella prima frazione dell’eiaculato.
Attraverso questo test è possibile conoscere: