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Fieno greco: a cosa serve e come assumerlo

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Ottobre, 2023

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Il fieno greco, noto anche come Trigonella foenum-graecum, è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Fabaceae, la stessa famiglia della soia, originaria del Mediterraneo orientale e dell'Asia.

La pianta ha origini antiche e da secoli viene usata nella tradizione popolare cinese e indiana come rimedio fitoterapico e in ambito alimentare. Ancora oggi, viene riconosciuta per i suoi benefici.

La parte utilizzata sono i semi, che contengono composti bioattivi, sostanze alle quali sono attribuite diverse proprietà. Vediamo, dunque, a cosa serve il fieno greco e come assumerlo.

Proprietà dei semi del fieno greco

La pianta ricorda il trifoglio, ma di lei dobbiamo considerare i semi. I semi di fieno greco sono ricchi di sostanze come mucillagini, proteine, saponine steroidee come la diosgenina, alcaloidi come la trigonellina. Inoltre, contengono flavonoidi, steroli, fibre, vitamine, sali minerali e polisaccaridi.

Benefici del fieno greco

A cosa serve il fieno greco?

Sin dai tempi più remoti, alla pianta vengono riconosciuti diversi benefici, tra questi:

  • protegge il fegato
  • migliora la digestione
  • stimola l'appetito e agisce come ricostituente e antianemico
  • migliora i livelli di testosterone ed estrogeni 
  • aiuta a controllare i livelli colesterolo e di zucchero nel sangue
  • possiede proprietà antinfiammatorie
  • stimola la secrezione (produzione) di latte nelle donne durante l'allattamento

Le proprietà del fieno greco includono altri potenziali effetti positivi sui dolori mestruali, sulla menopausa, sull'artrite e sui problemi respiratori.

Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che gli estratti di questa pianta possano contribuire a promuovere la salute del cuore, favorire il senso di sazietà per il contenuto in fibre e, di conseguenza, la perdita di peso, supportare lo sviluppo della massa muscolare. 

Da considerare che non ci sono ancora sufficienti evidenze medico-scientifiche a supporto di tutti i benefici del fieno greco. Gli studi sono stati condotti perlopiù su animali.

Gli effetti del fieno greco e gli studi a supporto

Per quanto riguarda la protezione del fegato, questo effetto è stato suggerito da alcuni studi preliminari che hanno indagato nelle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie della pianta (fonte: studio del 2012).

Alcuni studi hanno suggerito un effetto ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante del fieno greco, ovvero la capacità di controllare i livelli di colesterolo e glicemia, dovuto ai composti presenti nella pianta, capaci di influenzare il metabolismo dei lipidi e dei carboidrati, contribuendo così a ridurre il colesterolo e a regolare i livelli di zucchero nel sangue. 

Secondo uno studio del 2017, i composti del fieno greco agirebbero con questi effetti:

  • riducono l'assorbimento intestinale del glucosio
  • ritardano lo svuotamento gastrico
  • migliorano la sensibilità e l'azione dell'insulina
  • riducono le concentrazioni di proteine che legano i lipidi

I composti che hanno dimostrato di abbassare i livelli di trigliceridi, LDL (colesterolo "cattivo") e colesterolo totale, tra gli altri benefici, sono le saponine presenti nei semi di fieno greco.

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Sembra che queste sostanze agiscano riducendo l'assorbimento del colesterolo a livello intestinale, favorendone e aumentandone l'eliminazione attraverso la bile. Inoltre, le saponine possono influenzare la sintesi del colesterolo nel fegato, riducendo la sua produzione.

Il fieno greco è stato a lungo utilizzato per alleviare il dolore. Secondo la ricerca questo effetto sarebbe da attribuire ai composti chiamati alcaloidi in grado di bloccare i recettori sensoriali che permettono al cervello di percepire il dolore.

Infine, in uno studio del 2014, 51 donne con mestruazioni dolorose, dopo aver assunto capsule di semi di fieno greco in polvere tre volte al giorno per i primi 3 giorni delle mestruazioni per 2 mesi consecutivi, hanno sperimentato una durata minore del dolore e un minor numero di sintomi tra un mese e l'altro.

Alcuni studi hanno rilevato gli effetti antiparassitari del fieno greco, ovvero la capacità di agire contro i parassiti intestinali.

Il fieno greco trova impiego anche come rimedio per uso esterno, per un utilizzo dermatologico e cosmetico, ovvero come ingrediente in prodotti per la cura della pelle e dei capelli. Nella fattispecie, la farina di fieno greco funziona come emolliente per ridurre l'irritazione e l'infiammazione, come rimedio per i foruncoli e la pelle grassa, e come ingrediente di prodotti rassodanti, idratanti e antirughe.

La sua azione locale con effetto emolliente lenisce il rossore, il gonfiore e il dolore associati all'infiammazione, dando una sensazione di sollievo.

Come assumere il fieno greco

Grazie alle proprietà che gli vengono riconosciute, i semi di fieno greco vengono utilizzati come integratore alimentare sotto forma di capsule, compresse o in polvere. Gli integratori di fieno greco si trovano in erboristeria. 

Della pianta si possono consumare anche le foglie, i rametti e le radici, freschi ed essiccati, come spezie e aromi. Il fieno greco può essere consumato anche negli alimenti.

Oltre al loro utilizzo culinario e come integratori, le foglie e i rametti di fieno greco possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane. Queste bevande possono avere un effetto calmante e lenitivo sul sistema digestivo.

Gli estratti di fieno greco sono anche ingredienti di saponi e cosmetici.

Effetti collaterali e controindicazioni del fieno greco

In generale, il fieno greco è considerato una pianta sicura quando assunto nelle dosi raccomandate. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzare il fieno greco come rimedio fitoterapico.

Tra i possibili effetti collaterali, possono comparire diarrea, disturbi di stomaco, gonfiore e gas. In alcune persone, può anche causare reazioni allergiche, quando vi siano allergie ad altre piante della famiglia delle Fabaceae, tra cui soia, arachidi, piselli verdi e altri legumi.

Le possibili interazioni con farmaci o condizioni mediche preesistenti riguardano i seguenti:

  • i farmaci per il diabete interagiscono con il fieno greco che può abbassare i livelli di zucchero nel sangue. L'assunzione di fieno greco insieme a farmaci per il diabete potrebbe causare un abbassamento eccessivo della glicemia
  • i farmaci che rallentano la coagulazione del sangue (farmaci anticoagulanti/antiaggreganti). Il fieno greco può rallentare la coagulazione del sangue. L'assunzione di fieno greco insieme a farmaci che rallentano la coagulazione del sangue può aumentare il rischio di lividi ed emorragie

L'assunzione di fieno greco con il Warfarin potrebbe aumentare il rischio di emorragie. Il Warfarin è un farmaco anticoagulante, noto anche con i nomi commerciali Coumadin e Jantoven. Viene utilizzato per trattare e prevenire la formazione di coaguli di sangue nelle vene o nelle arterie.

Il fieno greco può ridurre la quantità di teofillina assorbita dall'organismo e, di conseguenza, i suoi effetti. La teofillina è un farmaco appartenente alla classe delle metilxantine. Viene utilizzato principalmente come farmaco antiasmatico, broncodilatatore, nel trattamento dell'asma bronchiale e di altre malattie respiratorie come l'enfisema e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La teofillina agisce rilassando i muscoli delle vie respiratorie, dilatandole e facilitando così il passaggio dell'aria.

Il fieno greco potrebbe interagire con il Clopidogrel (Plavix), inibitore dell'aggregazione piastrinica che previene la formazione di coaguli di sangue nelle arterie e le complicanze cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio.

Infine, la pianta potrebbe interagire con il Metoprololo (Toprol), farmaco appartenente alla classe dei beta-bloccanti, utilizzato principalmente per il trattamento dell'ipertensione arteriosa, dell'angina pectoris e delle aritmie cardiache, provocando un eccessivo calo della pressione sanguigna.

Il parere dell’esperto

Il Dottor Mastropietro aggiunge: “Il fieno greco (Trigonella foenum graecum), utilizzato come medicina tradizionale e additivo alimentare naturale, ha dimostrato di esercitare significativi effetti antiaterogeni, antidiabetici, antianoressici, antiossidanti, anticarcinogeni, antiperlipidemici, galattogoghi e antinfiammatori in diversi modelli umani e animali. 

Sembra che diversi tipi di glicosidi estratti di fieno greco mostrino effetti androgenici e anabolizzanti nel maschio. 

I risultati degli studi clinici suggeriscono che il supplemento di estratto di fieno greco ha un effetto sui livelli sierici di testosterone totale nell’uomo

Tuttavia, oltre alle numerose proprietà medicinali, farmaceutiche e nutraceutiche, il fieno greco ha anche effetti tossici

Studi preliminari sull'uomo hanno riportato che la somministrazione di fieno greco sembra essere potenzialmente associata a possibili effetti avversi clinici tra cui diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza e ipoglicemia

Studi su modelli animali suggeriscono un basso potenziale di tossicità acuta del fieno greco per via orale a 2 e 5 g/kg di peso corporeo rispettivamente nei topi e nei ratti. 

Il consiglio è di usare questo tipo di supplemento sotto supervisione di un professionista o medico esperto in integratori.”

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Cristian Mastropietro
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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