Demenza senile nel cane: come accorgersene e intervenire

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Ottobre, 2024

Cane in una cuccia che sembra stranito

La demenza senile nota anche come sindrome da disfunzione cognitiva canina, è una condizione neurologica che colpisce i cani in età avanzata, causando loro un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive e comportamentali.

Per esempio, il cane che rimane bloccato dietro il divano e sembra non sapere come uscirne, è un sintomo di disorientamento che potrebbe richiedere un accertamento oppure la classica inversione sonno veglia.

La disfunzione cognitiva è una sorta di Alzheimer nei cani che provoca cambiamenti nel cervello legati all'invecchiamento e al decadimento neuronale. 

Per i proprietari è importante conoscere i sintomi della demenza senile del cane, per osservarne la comparsa e riuscire a gestirli evitandone il più possibile il peggioramento.

Vediamo quali sono e come si può gestire questa condizione per assicurare al cane una migliore vecchiaia.

Quali sono i sintomi della demenza senile nel cane

Vedere il proprio cane subire un declino fisico, come malattie cardiache, renali, l'indebolimento delle articolazioni, con le zampe posteriori che mostrano cedimento, o la perdita dell'udito, è già piuttosto difficile da accettare. C'è poi da aggiungere che il declino può riguardare anche la salute neurologica del cane. 

Purtroppo la demenza canina colpisce molti cani anziani ed è praticamente l'equivalente canino del morbo di Alzheimer negli esseri umani.

Ma cosa succede quando il cane viene colpito da demenza senile? La disfunzione cognitiva canina influisce sul comportamento e sulla cognizione del cane (la sua capacità di apprendere, ricordare e percepire l'ambiente circostante), dando luogo ad alcune modificazioni importanti.

In realtà sarebbe più corretto parlare di sindrome da disfunzione cognitiva, i cui primi segnali possono essere graduali e appena percepibili, ma peggiorare nel tempo quando la malattia progredisce, attraverso:

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  • cambiamenti nell'appetito e delle abitudini igieniche;
  • mugolii incontrollati e tremori;
  • aumento di irritabilità o ansia;
  • vagabondaggio senza scopo o camminare in circolo;
  • abbaiare apparentemente senza motivo.

I sintomi possono comparire intorno ai nove anni di età progredendo lentamente, prima che il cane mostri tutti i segnali della sua condizione neurologica.

Prima si notano i cambiamenti, prima si può iniziare a fare qualcosa per aiutare il cane; non è possibile fermare l'invecchiamento, certo, ma si può comunque contribuire a rallentare la progressione della patologia migliorandone la qualità di vita.

Disorientamento negli spazi familiari

Il disorientamento spaziale è uno dei segnali più evidenti nei cani affetti da demenza senile, che possono apparire persi o confusi in ambienti che dovrebbero essere loro familiari, come la casa o il giardino.

I cani con questa condizione si ritrovano a vagare per casa senza uno scopo apparente, manifestando difficoltà a orientarsi. In alcuni casi, possono persino rimanere bloccati in angoli o dietro mobili, incapaci di trovare una via d'uscita.

Alterazione della percezione temporale

La demenza senile nei cani può portare ad alterazioni anche nella percezione del tempo. Uno dei sintomi più comuni è il cambiamento nel ritmo sonno-veglia, con il cane che tende a dormire di più durante il giorno e a essere più attivo di notte sviluppando una forma di insonnia.

Inoltre, questi cani possono mostrare difficoltà nel seguire le routine quotidiane prestabilite, segno di una crescente confusione temporale.

Confusione nelle interazioni

Un altro aspetto preoccupante della demenza senile canina riguarda la confusione nelle interazioni sociali. Il cane può non riconoscere persone familiari o altri animali domestici con cui ha convissuto per anni.

Inoltre, può manifestare difficoltà nel rispondere ai comandi o nel ricordare regole della casa che prima conosceva bene.

Queste modifiche nel comportamento del cane, che potrebbe mostrare una maggiore ricerca di attenzioni, sono un chiaro segnale del deterioramento delle sue capacità cognitive.

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Comportamenti inusuali

La demenza senile può indurre nei cani comportamenti che appaiono strani o fuori luogo. Tra questi, è comune osservare l'animale fissare il vuoto o le pareti per lunghi periodi, senza un motivo apparente.

Alcuni cani possono iniziare a camminare in circolo ripetutamente, mentre altri possono mostrare difficoltà nel trovare la porta o nell'utilizzare la propria cuccia come al loro solito.

Problemi di memoria 

I problemi di memoria sono un altro sintomo caratteristico della demenza senile nei cani. Questi possono manifestarsi in vari modi, come dimenticare dove si trovano la ciotola del cibo o dell'acqua.

Un segnale tipico e particolarmente preoccupante è la perdita delle abitudini igieniche, ovvero quando il cane inizia a urinare o a defecare in luoghi inappropriati della casa, dimenticando le regole apprese in passato.

È importante tener d'occhio anche altri possibili sintomi come mugolii incontrollati, tremori, aumento di irritabilità o ansia, vagabondaggio senza scopo o abbaiare apparentemente senza motivo. 

Quali sono le cause della demenza senile del cane 

Questa condizione viene indotta da cambiamenti cerebrali legati all'invecchiamento. Uno di questi cambiamenti riguarda i neuroni del cervello, ovvero le cellule deputate a trasmettere informazioni.

Se i neuroni non funzionano in modo corretto, il cervello non riesce più a svolgere le proprie funzioni come deve.

La causa più comune della demenza senile canina è da ricercare nel danno ossidativo delle cellule cerebrali, dovuto in parte a una cattiva circolazione del sangue e a una minore disponibilità di ossigeno oltre che, in parte, al deterioramento del metabolismo dell'ossigeno nelle cellule cerebrali.


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Questi cambiamenti e l’avanzare dell’età portano alla formazione di proteine tossiche e alla morte dei neuroni, in particolare nelle aree in cui viene immagazzinata la memoria.

Queste aree includono l'ippocampo, parte del cervello coinvolta nell'apprendimento e nella creazione dei ricordi: svolge un ruolo fondamentale nella coordinazione spazio-temporale.

Come viene diagnostica la sindrome da disfunzione cognitiva

La diagnosi corretta è molto importante perché molte altre malattie possono avere sintomi simili. Per esempio, l'artrite nei cani può portare alla riduzione del movimento. 

La demenza senile segue un percorso di diagnosi per esclusione: il veterinario esclude prima tutte le altre potenziali cause e poi arriva all'unica possibile. Le percentuali di comparsa sono di circa il 28% nei cani tra gli 11 e i 12 anni, percentuale che sale al 68% nei cani di età superiore ai 15 anni.

Come trattare e gestire la demenza senile del cane

Come si può trattare la disfunzione cognitiva nei cani? Sebbene la condizione peggiori progressivamente e non esista una cura, si può aiutare a gestire e rallentare la sindrome da disfunzione cognitiva.

Per quanto riguarda i trattamenti farmacologici, il veterinario potrebbe ricorrere a medicinali che hanno la proprietà di rallentare il danno ossidativo nel cervello, come  la propentofillina, un farmaco che aiuta la circolazione del sangue nel cervello.

Esistono, poi, integratori specifici come SAMe (S-adenosilmetionina), vitamina E, omega 3 e ginkgo biloba, che agiscono come antiossidanti.

Alcune ricerche hanno dimostrato che l'aggiunta di antiossidanti alla dieta canina può aiutare i cani anziani a mantenere un buono stato di apprendimento e delle funzioni cognitive.

Da non trascurare la dieta alimentare. Oltre a esserci dei cibi proibiti per i cani, ci sono anche quelli consigliati. Le diete ricche di oli di pesce (omega 3) o di trigliceridi a catena media (MCT) hanno dimostrato la loro efficacia nel favorire una migliore funzione cognitiva.

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Un altro accorgimento è da attuare in casa, evitando di spostare i mobili e mantenere gli oggetti del cane sempre nello stesso posto.

In sostanza, si può concludere sostenendo la validità di questi accorgimenti che possono aiutare il cane con demenza senile:

  • fornire una dieta ricca di antiossidanti e acidi grassi omega-3, seguendo i consigli del veterinario;
  • considerare l'uso di integratori o farmaci prescritti dal veterinario per gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia;
  • adattare l'ambiente domestico alle esigenze del cane, ad esempio usando barriere architettoniche là dove sia necessario limitare l'accesso ad aree potenzialmente pericolose;
  • fornire al cane stimoli con giochi interattivi e attività che contribuiscano a rallentare il declino cognitivo;
  • mantenere una routine quotidiana regolare per ridurre lo stress e la confusione del cane;
  • essere pazienti e comprensivi, evitando di rimproverare il cane per comportamenti involontari.

Come sempre, si consiglia di rivolgersi subito al veterinario che potrà comprendere la natura di alcuni segnali indicativi della possibile demenza senile nel cane.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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