Cosa sono gli eosinofili
I granulociti eosinofili rappresentano una tipologia di globuli bianchi che svolge importanti funzioni di difesa dell’organismo.
I globuli bianchi, anche detti
leucociti, sono una componente essenziale del
sistema immunitario: lo proteggono infatti da virus e batteri. Si distinguono le 5 tipologie sotto indicate di globuli bianchi, tutti prodotti dal
midollo osseo.
Tuttavia, se si intende stabilire la percentuale delle diverse tipologie di globuli bianchi, è necessario procedere con un altro tipo di esame, noto come formula leucocitaria.
In condizioni fisiologiche, fornisce i seguenti risultati:
- Granulociti neutrofili (40-75%)
- Linfociti (20-50%)
- Monociti o macrofagi (2-8%)
- Granulociti eosinofili (1-6%)
- Granulociti basofili (0,1-2%).
In genere, i globuli bianchi hanno una vita che varia dalle poche ore ai 12 giorni, per poi essere sostituiti da cellule nuove. La quantità e il tipo di globuli bianchi presenti all’interno del corpo forniscono indicazioni al medico circa lo stato di salute di un paziente. Elevati livelli di globuli bianchi sono solitamente associati a infezioni in corso o a una situazione patologia che necessita ulteriori approfondimenti.
Nell’ambito delle varie classi di globuli bianchi, gli eosinofili si distinguono per la loro capacità di
distruggere agenti patogeni come
virus e
batteri che cercano di infettare il corpo.
Gli eosinofili possono inoltre
modulare le reazioni di ipersensibilità immediata, ovvero le allergie, mediante la degradazione o l'inattivazione di mediatori rilasciati dai mastociti come l'istamina, i leucotrieni (che possono determinare vasocostrizione e broncocostrizione), i lisofosfolipidi e l'
eparina.
Gli eosinofili possiedono un nucleo segmentato e un citoplasma contenente numerosi granuli che si colorano elettivamente con coloranti acidi (eosina), da cui il nome di granulocito eosinofilo.
I granulociti eosinofili hanno proprietà fagocitarie e sono dotati di movimento ameboide: riescono infatti a migrare verso le sedi dove devono svolgere la loro funzione specifica.
Il numero di eosinofili nel sangue dipende da diversi aspetti come:
- età;
- ora del giorno;
- esercizio fisico;
- stimoli ambientali;
- esposizione allergenica.
L’aumento degli eosinofili può produrre danni e stati di sofferenza tissutale.
Dove si originano la eosinofilia
Gli eosinofili vengono vengono prodotti nel midollo osseo, dove rimangono e maturano per 8-10 giorni. Passano poi nel sangue periferico e da lì, nel giro di 8-12 ore, nei tessuti, dove rimangono alcuni giorni senza più rientrare in circolo.
A cosa servono gli eosinofili
Gli eosinofili costituiscono l'1-4% circa dei leucociti. Di solito, sono più concentrati in tessuti esposti ad agenti ambientali, come:
Queste cellule sono molto importanti nelle reazioni infiammatorie e allergiche, perché rilasciano sostanze ossidanti ed enzimi tossici che contribuiscono al processo flogistico e al danno tissutale. Oltre a favorire le risposte infiammatorie, gli eosinofili hanno anche azione regolatoria.
Perché è importante la conta dell'eosinofilia
Il medico può decidere di procedere con una conta degli eosinofili quando i risultati mostrati dalla formula leucocitaria evidenziano delle anomalie.
A questo punto, è compito del medico stabilire se le
oscillazioni delle diverse tipologie di globuli bianchi siano
trascurabili oppure vadano approfondite. Può infatti accadere di registrare livelli di
neutrofili alti o bassi o delle alterazioni a carico delle altre tipologie di globuli bianchi senza che si notino sintomi particolari.
Nel caso degli eosinofili, il medico può consigliare di eseguirne la conta per confermare una diagnosi nelle seguenti situazioni:
Preparazione per la conta degli eosinofili
Per l'
esame del conteggio degli eosinofili, non è necessario una qualche preparazione particolare. È importante informare il proprio medico dell’eventuale assunzione di
farmaci anti-coagulanti.
I farmaci che causano eosinofilia sono:
È importante riferire al medico l’assunzione dei suddetti farmaci prima di procedere con la conta degli eosinofili.
Valori degli eosinofili (alti e bassi)
I valori degli eosinofili sono i seguenti:
-
eosinofili nel sangue: 1-4% (questo range può variare leggermente da laboratorio a laboratorio).
-
conteggio ematico assoluto degli eosinofili: 30-350 per mm3. La percentuale di eosinofili viene moltiplicata per il numero di globuli bianchi per dare il conteggio assoluto degli eosinofili.
L'aumento della conta degli eosinofili (eosinofilia) può verificarsi in molti stati patologici, incluse le seguenti condizioni:
-
allergie;
- disturbi dermatologici;
- infezioni parassitarie;
- infezioni batteriche;
- disturbi mieloproliferativi e altre neoplasie;
- malattie vascolari;
- effetti collaterali dei farmaci.
Un
conteggio assoluto di eosinofili maggiore o uguale a 5x109/L indica
ipereosinofilia. Una
biopsia esofagea che dimostra più di 20 eosinofili epiteliali per campo ad alta potenza indica
esofagite eosinofila.
La
vasculite eosinofila è indicata dalla colorazione angiocentrica della proteina base eosinofila.
Eosinofili alti: causa
Il
numero di eosinofili nel sangue dipende da diversi aspetti come:
- Età
- Ora del giorno
- Esercizio fisico
- Stimoli ambientali
- Esposizione allergenica.
L’aumento degli eosinofili causa un massivo rilascio delle sostanze citotossiche da loro prodotte che può produrre danni e stati di sofferenza tissutale.
Tra le cause degli eosinofili alti, o eosinofilia, si ricordano:
I medici parlano di eosinofilia tutte le volte che la concentrazione di eosinofili nel sangue supera i 450/500 per mm cubo.
Conseguenze di eosinofila alta
Per eosinofilia si intende quindi una condizione caratterizzata dalla presenza nel sangue di granulociti eosinofili in quantità superiori alla norma (1-4%).
L'eosinofilia può presentarsi in forma familiare, costituzionale ed ereditaria ed è in tal caso presente in svariati membri dello stesso ceppo familiare che pure sono esenti da qualsiasi manifestazione morbosa.
In questi casi, oltre all'aumento dei leucociti eosinofili, si riscontra una ipersegmentazione del loro nucleo e le cellule presentano dimensioni inferiori alla norma.
Una eosinofilia più o meno accentuata è presente inoltre in diverse malattie parassitarie (
echinococcosi, teniasi,
ossiuriasi, anchilostomiasi), nelle malattie allergiche (
asma e
raffreddore da pollini,
orticaria), in alcune malattie infettive (
scarlattina, eritema multiforme,
lebbra), nella
leucemia mieloide cronica, nel
linfogranuloma maligno.
Eosinofili alti: cosa fare
Il
trattamento di eosinofilia secondaria viene effettuato in base alle cause che ne sono alla base: disturbi allergici e del tessuto connettivo possono essere suscettibili al trattamento con
corticosteroidi. Al contrario, le infezioni parassitarie e fungine possono essere aggravate dall'uso di
steroidi.
Nei pazienti con eosinofilia primaria senza coinvolgimento di organi, non è necessario alcun trattamento.
La funzione cardiaca deve essere valutata a intervalli regolari, poiché l'eosinofilia periferica non è necessariamente correlata al coinvolgimento di organi e la responsività del soggetto al trattamento con steroidi deve essere valutato.
Le scelte per il trattamento sistemico di eosinofilia primaria con coinvolgimento di organi includono inizialmente corticosteroidi ed interferone se la malattia è resistente agli steroidi.
Nei casi refrattari, sono inoltre in fase di studio molte
combinazioni sperimentali di agenti chemioterapici e
anticorpi monoclonali. Il
trapianto di cellule staminali ematopoietiche allogeniche non mieloablative può anche essere preso in considerazione nei casi refrattari ai farmaci.
Eosinofili alti nei bambini
Gli eosinofili alti nei bambini possono essere spia di diverse patologie. Anzitutto, essi possono essere messi in relazione a disturbi di tipo alimentare (allergie, intolleranze, eccetera) ma, nella maggior parte dei casi, i bambini con eosinofili alti soffrono di parassitosi, una patologia molto diffusa tra i bambini che prevede la presenza di infezioni provocate dai parassiti.
Causa di eosinofili bassi
Se in seguito all’esame si registrano livelli di eosinofili piuttosto bassi, non bisogna preoccuparsi eccessivamente. Si tratta infatti di una situazione piuttosto comune che non si associa direttamente a condizioni gravi.
Le possibili cause di eosinofili bassi includono:
Sebbene la condizione caratterizzata da bassi livelli di eosinofili sia considerata meno preoccupante dell’eosinofilia, può essere utile confrontare i livelli degli eosinofili con quelli relativi alle altre tipologie dei globuli bianchi alla ricerca di eventuali anomalie che potrebbero essere associate a condizioni più gravi.
Eosinofili alti in gravidanza
Se è presente un
alto livello di eosinofili in gravidanza, potrebbe essere in atto una
toxoplasmosi, una malattia molto grave se presa durante la gestazione, perché potrebbe danneggiare il
feto e causare anche un
aborto spontaneo. Con un esame del sangue, si può capire se la donna è affetta da questa malattia infettiva e curarla per tempo.
Oltre alla
toxoplasmosi, un alto livello di eosinofili potrebbe indicare un'
allergia agli acari o la febbre da fieno. Il consiglio per la mamma è quello di limitare il più possibile l'assunzione di
antistaminici e provare con i
rimedi naturali, come il
Ribes nigrum.
Eosinofili bassi in gravidanza
In caso di
eosinofili bassi durante la gravidanza non ci si deve preoccupare. Infatti, è normale che accada e non ha nessuna conseguenza nefasta: durante la
gravidanza il sistema immunitario abbassa un po' le difese.