Salve,
allora, innanzitutto la
pressione minima che spaventa tutti nell'immaginario collettivo lo fa poco coi
cardiologi. Infatti, se si verificano eventi spiacevoli a livello cardiovascolare come complicanze della
pressione arteriosa alta, accadono per
PA (
pressione arteriosa) massima alta.
Di sicuro, ci sono farmaci migliori o peggiori nel controllo della differenziale, ma non esistono, nonostante i tanti regimi terapeutici a nostra disposizione, farmaci che elevino la minima e controllino la massima.
C'è da dire però che nei soggetti più grandi di età funzionano meglio nel controllo pressorio
diuretici e calcio-antagonisti in base ad uno schema molto semplice detto AB/CD molto in voga nel mondo anglosassone (N.B.
A sta per Ace-inibitori e sartani o Arbs, ovvero la tua terapia del momento;
B per
betabloccanti;
C calcioantagonisti e
D diuretici).
Tu quindi ora stai utilizzando solo la lettera A a doppia forza, ma agendo su un bersaglio che in soggetti della tua età funziona meno sul controllo della pressione arteriosa come ti dicevo.
Mentre la vecchia associazione diuretico (
Amiloride e idroclorotiazide) e calcioantagonista (
nifedipina) era molto più performante.
Ti dirò di più, avendo tu anche un'
insufficienza valvolare aortica (significativa) è utile ancor di più l'utilizzo quantomeno dei diuretici e magari anche di altri tipi se non vuoi utilizzare l'
Amiloride e
idroclorotiazide che usavi da anni ed al quale un minimo potresti esserti assuefatto, gioco forza.
Eviterei invece, se non indispensabili per altro motivo, le gocce di
ansiolitico o gli ansiolitici in genere, che non sono farmaci utili per il controllo pressorio nemmeno se vi è una componente ansiogena.
Quindi, concludendo, io utilizzerei un'associazione fra un farmaco della parte
AB, tipo anche il
Ramipril ed uno della parte
CD e preferirei un diuretico (ad esempio, anche l'
idroclorotiazide).
Esempio di terapia pertanto:
Ramipril/
HCTZ cosiddetta a dosaggi magari incrementali.
Scusami per il mio dilungarmi.
Spero di esser stato sufficientemente chiaro.
Chiedi comunque sempre un parere al tuo medico prima di modificare la tua terapia.
Cordiali saluti