Caro Utente,
il consiglio non può che essere quello di consultare un esperto
andrologo che ti spiegherà come la
riduzione delle dimensioni del pene, a riposo così come in
erezione, sia un evento che può avvenire solo a seguito di
eventi traumatici e/o dismetabolismi importanti (
diabete,
ipertensione).
Con l'avanzare dell'età, è possibile che si verifichino dei processi fibrotici involutivi nei corpi cavernosi del pene con perdita o riduzione dell'elasticità.
La conseguenza potrebbe essere una maggiore retrazione del
pene a riposo con una ridotta espansione nella fase di erezione e quindi una riduzione di lunghezza.
Quanto alla
disfunzione erettile, non collegabile al problema esposto, mi sembra essere superata e ciò mi fa pensare ad una valutazione sovrastimata della
prolattinemia che, quindi, ripeterei.
Non ho esperienza di esiti favorevoli certi legati all'assunzione della
Tradamixina, ma é evidente che con la presenza, da 20 anni, di molecole proiettili di provata efficacia, credo che la scelta vada fatta su quest'ultime; altrimenti, consigliabili anche le
onde d'urto e ginnastica passiva (erezioni passive) con vacuum.
Cordialità