Un nuovo studio ha dimostrato che gli acidi fenici, presenti nello champagne, potrebbero avere un effetto benefico contro la degenerazione del sistema nervoso dovuta all’invecchiamento.
Lo studio
Lo studio è stato condotto sui topi, ai quali è stato dato un supplemento di champagne per sei settimane, mentre a un altro gruppo, di controllo, è stato dato solo un integratore alcolico generico.
I roditori che hanno “bevuto” lo champagne hanno dimostrato un miglioramento nella loro memoria spaziale, rispetto ai topi che facevano parte del gruppo di controllo. L’effetto benigno è legato alla presenza degli acidi fenici, una classe di antiossidanti che è stata studiata per la sua capacità di proteggerci contro le malattie portate dall’invecchiamento.
L’indagine è stata chiamata da molti: ”Bere champagne protegge dal morbo di Alzheimer“, ma è una semplificazione eccessiva ed estrema.
Le persone che leggono questa ricerca non devono immaginare che lo champagne sia un elisir per la “mente sana”. Gli acidi fenici si trovano in quantità significative anche nel caffè, nel tè, nell’uva, nei mirtilli, nei kiwi, nelle susine, nelle ciliegie, negli agrumi, nel vino rosso, nel mais, nel grano e in molte altre piante. Una quantità significativa di acido fenico è presente anche nelle urine umane (anche se questo non deve essere visto come un incoraggiamento per iniziare a berne!).
L’indagine ha effettivamente scoperto che i piccoli acidi fenici influenzano direttamente l’ippocampo, che è la parte del cervello legata alla formazione di nuove memorie. Anche se il risultato è importante, le stesse sostanze potrebbero avere degli effetti sui topi e non sulle persone.
Il dottor David Vauzour, uno dei ricercatori dello studio, ha dichiarato: “Nel futuro prossimo, cercheremo di tradurre questi risultati anche negli esseri umani. Questo traguardo è stato raggiunto con successo con altri alimenti ricchi di polifenoli, come il mirtillo e il cacao e prevediamo risultati simili anche attraverso una moderata assunzione di champagne da parte degli esseri umani“.