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Midelut 50 mg compresse rivestite con film 28 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento del carcinoma della prostata in fase avanzata in associazione alla terapia con analogo dell’ormone rilasciante l’ormone luteinizzante (LHRH) o alla castrazione chirurgica.
2. Posologia
Posologia Popolazione pediatrica Midelut non è indicato nei bambini e negli adolescenti. Modo di somministrazione Uomini adulti compresi gli anziani: una compressa rivestita con film (50 mg) al giorno con o senza cibo. Uso: orale Le compresse devono essere inghiottite intere con del liquido. Il trattamento con bicalutamide va iniziato almeno 3 giorni prima di cominciare il trattamento con un analogo dell’LHRH, o in concomitanza con la castrazione chirurgica. Danno renale: nei pazienti con danno renale non è necessario modificare il dosaggio. Non si dispone di dati sull’uso di bicalutamide nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min). (vedere paragrafo 4.4) Compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica lieve non è necessario modificare il dosaggio. Nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave il medicinale può accumularsi (vedere paragrafo 4.4).
3. Controindicazioni
Midelut 50 mg è controindicato nelle donne e nei bambini (vedere paragrafo 4.6). Midelut non deve essere somministrato ai pazienti che hanno mostrato reazioni d’ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La somministrazione concomitante di terfenadina, astemizolo o cisapride con Midelut 50 mg è controindicata. (vedere paragrafo 4.5).
4. Avvertenze
Il trattamento va iniziato sotto la supervisione diretta di uno specialista. Bicalutamide viene ampiamente metabolizzata nel fegato. Nei soggetti con grave compromissione epatica vi sono dati che indicano un rallentamento dell’eliminazione, con un conseguente maggiore accumulo della bicalutamide. Quindi Midelut deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave. A causa delle possibili alterazioni della funzione epatica valutare l’opportunità di controllarla periodicamente. Si prevede che la maggior parte delle alterazioni avvenga nei primi 6 mesi di terapia con bicalutamide. Raramente con bicalutamide sono state osservate gravi alterazioni della funzione epatica e insufficienza epatica e sono stati segnalati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8). La terapia con Midelut deve essere sospesa se le alterazioni sono gravi. Si è osservata una riduzione della tolleranza al glucosio in uomini in trattamento con agonisti dell’LHRH. Ciò si può manifestare sotto forma di diabete o di perdita del controllo glicemico in pazienti con diabete mellito pre-esistente. Si deve perciò prendere in considerazione il monitoraggio della glicemia nei pazienti in trattamento con bicalutamide in associazione con agonisti dell’LHRH. La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con bicalutamide i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilita’ di Torsioni di punta. La bicalutamide è un inibitore del citocromo P450 (CYP 3A4), si raccomanda pertanto cautela quando somministrata in concomitanza a farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP 3A4 (vedere paragrafo 4.3 e 4.5). La bicalutamide deve essere utilizzata con cautela in pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina <30 ml / min), dal momento che non vi è alcuna esperienza relativa all’uso della bicalutamide in questi pazienti. È consigliato il monitoraggio periodico della funzionalità cardiaca nei pazienti con malattie cardiache. Midelut 50 mg contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. La terapia antiandrogena può causare cambi morfologici degli spermatozoi. Nonostante non sia stato valutato l’effetto di bicalutamide sulla morfologia dello sperma e non siano stati riportati questi cambi morfologici nei pazienti trattati con bicalutamide compresse, i pazienti e/o i loro partner devono effettuare un’adeguata contraccezione durante e nei 130 giorni successivi al termine della terapia con bicalutamide. Il potenziamento degli effetti anticoagulanti cumarinici è stato riportato in pazienti in terapia concomitante con bicalutamide, che può determinare un aumento del tempo di protrombina (PT) e del rapporto normalizzato internazionale (INR). Alcuni casi sono stati associati al rischio di sanguinamento. Si consiglia un attento monitoraggio del PT/INR e si deve prendere in considerazione un aggiustamento della dose anticoagulante (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
5. Interazioni
Non vi è alcuna evidenza di interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra bicalutamide e gli analoghi dell’LHRH. Studi in vitro hanno dimostrato che R-bicalutamide è un inibitore del CYP 3A4, con effetti inibitori più lievi sull’attività del CYP 2C9, 2C19 e 2D6. Sebbene gli studi clinici che hanno utilizzato antipirina come marcatore di attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano mostrato alcuna evidenza di potenziale interazione con bicalutamide, l’esposizione media al midazolam (AUC) è aumentata fino all’80%, dopo la somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni. Per i farmaci con un indice terapeutico stretto, un simile aumento potrebbe essere rilevante. Per questo l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e richiede cautela la somministrazione concomitante di bicalutamide con composti come la ciclosporina e i calcioantagonisti. Per questi farmaci può essere necessario ridurre il dosaggio, soprattutto in presenza di segni di un maggiore effetto farmacologico o di effetti indesiderati. Nel caso della ciclosporina si consiglia un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e della condizione clinica dopo l’inizio e la fine della terapia con bicalutamide. Procedere con cautela nel prescrivere bicalutamide con altri farmaci che possono inibire l’ossidazione dei farmaci, come la cimetidina e il ketoconazolo. In teoria ne può derivare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di bicalutamide che teoreticamente può indurre un aumento degli effetti indesiderati. Studi in vitro hanno dimostrato che bicalutamide è in grado di spiazzare l’anticoagulante cumarinico, warfarin, dai suoi siti di legame con le proteine. Si consiglia quindi un attento monitoraggio del tempo di protrombina quando si inizia la somministrazione di bicalutamide in pazienti già in trattamento con anticoagulanti cumarinici. Poichè il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di bicalutamide con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4).
6. Effetti indesiderati
In questo paragrafo gli effetti indesiderati sono definiti come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a < 1/10), non comune (≥ 1/1000 a < 1/100); raro (≥ 1/10.000 a ≤ 1/1000); molto raro (≤ 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Evento
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Anemia
Molto raro Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità, angioedema e orticaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Diminuzione dell’appetito, diabete mellito
Non comune Iperglicemia, perdita di peso
Disturbi psichiatrici Comune Diminuzione della libido, depressione
Patologie del sistema nervoso Molto comune Capogiri
Comune Sonnolenza, insonnia
Patologie cardiache Comune Infarto del miocardio (sono stati segnalati esiti fatali) 4, Insufficienza cardiaca4
Molto raro Angina, difetti di conduzione tra PR e prolungamento dell’intervallo QT, aritmie e alterazioni dell’ECG non specifiche.
Non nota Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie vascolari Molto comune Vampate di calore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Malattia interstiziale polmonare5(sono stati segnalati esiti fatali)
Non comune Dispnea
Patologie gastrointestinali Molto comune Dolore addominale, costipazione, nausea
Comune Dispepsia, flatulenza, diarrea
Non comune Bocca secca
Raro Vomito
Patologie epatobiliari Comune Epatotossicità, ittero, bilirubinemia, epatomegalia, colestasi e ipertransaminasemia1
Raro Insufficienza epatica² , (sono stati segnalati esiti fatali).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Alopecia, irsutismo/ricrescita dei capelli, secchezza cutanea, prurito, sudorazione
Raro Reazione di fotosensibilità
Patologie renali e urinarie Molto comune Ematuria
Non comune Nicturia
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune Ginecomastia e dolorabilità mammaria³
Comune Disfunzione erettile, impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Astenia, edema
  Comune Dolore toracico, dolore generale, dolore pelvico, brividi
Non comune Mal di testa, dolore alla schiena, dolore al collo
Esami diagnostici Comune Peso aumentato
1. Le alterazioni a livello epatico sono raramente gravi e sono frequentemente di natura transitoria; si risolvono o migliorano con il proseguire della terapia o a seguito della sua interruzione. 2. Elencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di post-commercializzazione. La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di insufficienza epatica riportati in pazienti in trattamento con bicalutamide 150 mg nel braccio in aperto negli studi EPC. 3. Possono essere ridotti dalla castrazione concomitante. 4. Osservata in uno studio farmaco-epidemiologico di agonisti dell’LHRH e antiandrogeni utilizzati nel trattamento del carcinoma prostatico. Il rischio appariva essere aumentato quando bicalutamide 50 mg veniva utilizzato in combinazione ad agonisti dell’LHRH, ma nessun aumento del rischio era evidente quando bicalutamide 150 mg veniva utilizzato come monoterapia nel trattamento del carcinoma prostatico. 5. Elencata come reazione avversa al farmaco a seguito della revisione di dati di post-commercializzazione. La frequenza è stata determinata in base all’incidenza dei casi di polmonite interstiziale segnalata in pazienti nel periodo di trattamento randomizzato negli studi clinici EPC con 150 mg. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
La bicalutamide è controindicata nelle donne e non deve essere somministrata in gravidanza e durante l’allattamento.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione
9. Principio attivo
Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di bicalutamide. Eccipiente(i): ogni compressa contiene 62,7 mg di lattosio monoidrato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Interno della compressa: Lattosio monoidrato Povidone K-25 Sodio amido glicolato (Tipo A) Magnesio stearato Film di rivestimento: Opadry OY-S-9622 costituito da: Ipromellosa 5 Cp (E364) Titanio biossido (E171) Propilenglicole
11. Sovradosaggio
Non c’è esperienza di sovradosaggio nell’uomo. Non esiste un antidoto specifico; il trattamento deve essere sintomatico. La dialisi può non essere efficace, dal momento che bicalutamide è fortemente legata alle proteine e non si trova immodificata nelle urine. È indicata una terapia di supporto generale comprensiva di un monitoraggio frequente dei segni vitali.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).