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Eyroobi 20 mg/ml + 5 mg/ml collirio soluzione 1 flacone ldpe da 5 ml con dosatore novelia

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Indicato nel trattamento della pressione intraoculare elevata (PIO) in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o glaucoma pseudoesfoliativo quando trattamenti locali in monoterapia con beta-bloccanti non sono sufficienti.
2. Posologia
Posologia Una goccia per occhio di EYROOBI nell’occhio (nel sacco congiuntivale) interessato (o in entrambi gli occhi interessati) due volte al giorno. Qualora si faccia uso anche di un altro agente oftalmico per uso locale, EYROOBI e l'altro agente devono essere somministrati ad almeno dieci minuti di distanza l'uno dall'altro. EYROOBI è una soluzione sterile che non contiene conservanti. La soluzione contenuta nel contenitore multi-dose può essere somministrata nell'occhio interessato o in entrambi gli occhi fino a 28 giorni dopo la prima apertura del flacone. Ai pazienti deve essere raccomandato di lavarsi le mani prima dell'uso, evitando che la punta del contenitore entri a contatto con l'occhio o con le aree circostanti, in quanto ciò potrebbe causare traumi oculari. I pazienti devono essere istruiti sul fatto che le soluzioni oftalmiche, se maneggiate in modo improprio, possono essere contaminate da batteri comuni che causano infezioni oculari. Gravi danni all'occhio e la conseguente perdita della vista possono derivare dall'uso di soluzioni infette. Con l'occlusione del dotto naso lacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico è ridotto. Questo può comportare una diminuzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attività locale. Popolazione pediatrica L'efficacia nella popolazione pediatrica non è stata stabilita. La sicurezza d'impiego in pazienti di età inferiore ai 2 anni non è stata stabilita. (Per informazioni sulla sicurezza d'impiego in pazienti ≥2 e <6 anni di età, vedere paragrafo 5.1) Modo di somministrazione Prima della somministrazione del collirio - Ai pazienti deve essere ricordato di lavarsi le mani prima di aprire il flacone. - Ai pazienti deve essere ricordato di non utilizzare questo medicinale qualora si noti che il sigillo antimanomissione sul collo del flacone è rotto prima del primo utilizzo. - Quando il medicinale viene utilizzato per la prima volta, prima di erogare una goccia nell'occhio, i pazienti devono fare pratica con il flacone premendolo lentamente per erogare una goccia lontano dall'occhio. - Una volta sicuro di sapere come erogare una goccia alla volta, il paziente deve adottare la posizione più comoda per l'instillazione delle gocce (è possibile sedersi, stendersi sulla schiena o stare in piedi di fronte a uno specchio). Instillazione 1. Il flacone deve essere tenuto immediatamente sotto il tappo e quest'ultimo deve essere svitato per aprire il flacone. Per evitare la contaminazione della soluzione, la punta del flacone non deve toccare nulla. 2. Il paziente deve inclinare la testa all'indietro e tenere il flacone sopra l'occhio. 3. Il paziente deve abbassare la palpebra inferiore, guardando in alto. Il flacone deve essere compresso delicatamente nella parte centrale, lasciando che una goccia cada direttamente all'interno dell'occhio. Va ricordato che potrebbe verificarsi un ritardo di alcuni secondi tra la compressione del flacone e la fuoriuscita della goccia. Il flacone non va compresso con forza. Ai pazienti deve essere ricordato di consultare il proprio medico, il farmacista o il personale sanitario nel caso vi fossero dubbi sulla corretta somministrazione del medicinale. 4. Deve essere raccomandato al paziente di sbattere le palpebre per permettere alla soluzione di irrorare l'occhio. 5. Dopo aver usato Eyroobi, il paziente deve premere un dito nell'angolo dell'occhio, vicino al naso, per 2 minuti. Questo aiuta ad impedire a Eyroobi di entrare nel resto del corpo. 6. Le istruzioni dal punto 2. al punto 5. devono essere ripetute per la somministrazione della soluzione nell'altro occhio, se richiesto. Se del caso, al paziente deve essere specificato chiaramente se solamente un occhio richiede il trattamento e, se così, quale occhio. 7. Dopo ogni uso e prima di riposizionare il tappo, il flacone deve essere agitato una sola volta verso il basso, senza toccare la punta del contagocce, per rimuovere qualsiasi eventuale liquido residuo sulla punta. Questo è necessario per assicurare l'erogazione delle gocce successive. 8. Al termine del periodo di validità dopo la prima apertura del flacone (28 giorni), rimarrà ancora EYROOBI nel flacone. Si raccomanda di non utilizzare il medicinale rimasto nel flacone al termine del ciclo di trattamento. Il collirio non va usato oltre 28 giorni dalla prima apertura del flacone.
3. Controindicazioni
EYROOBI è controindicato in pazienti con: • malattie reattive delle vie aeree, incluse asma bronchiale in corso oppure storia di asma bronchiale, malattie polmonari ostruttive croniche gravi • bradicardia sinusale, sindrome del nodo malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato dal pacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno • insufficienza renale grave (CrCl <30 mL/min) o acidosi ipercloremica • ipersensibilità a uno o entrambi i principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Quanto sopra si basa sui componenti del medicinale e non si riferisce specificamente alla loro associazione
4. Avvertenze
Reazioni cardiovascolari/respiratorie Come altri agenti oftalmici per uso locale, il timololo viene assorbito a livello sistemico. A causa del componente beta-adrenergico, timololo, si possono verificare gli stessi effetti indesiderati cardiovascolari, polmonari, ed altri eventi avversi osservati con gli agenti beta-bloccanti adrenergici sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione oftalmica locale è inferiore a quella osservata con la somministrazione sistemica. Per le manovre per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache Nei pazienti con malattie cardiovascolari (ad esempio, malattia coronarica, angina di Prinzmetal ed insufficienza cardiaca) e con ipotensione, la terapia con beta-bloccanti deve essere sottoposta a valutazione critica, prendendo anche in considerazione la terapia con altre sostanze attive. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati in modo da poter individuare segni di peggioramento di queste patologie e reazioni avverse. A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari I pazienti con gravi disturbi/patologie a carico dell'apparato circolatorio periferico (ad esempio gravi forme della malattia di Raynaud o della sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie Reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici sono stati riportate a seguito della somministrazione oftalmica di alcuni beta-bloccanti EYROOBI deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata, e, comunque, solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. Insufficienza epatica Questo medicinale non è stato studiato nei pazienti con insufficienza epatica e deve quindi essere usato con cautela in questi pazienti. Immunologia e ipersensibilità Come per altri agenti oftalmici per uso locale, questo medicinale può essere assorbito a livello sistemico. La dorzolamide contiene un gruppo sulfonamido presente anche nei sulfamidici. Pertanto, gli stessi tipi di reazioni avverse riscontrate con la somministrazione sistemica di sulfamidici possono verificarsi con la somministrazione locale, tra cui reazioni gravi come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Qualora si verificano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità, si raccomanda di interrompere l'impiego di questo medicinale. Reazioni avverse oculari, simili a quelle osservate con l'impiego di colliri contenenti dorzolamide cloridrato, si sono verificate anche dopo l'utilizzo di questo medicinale. Se si verificano tali reazioni, la sospensione del trattamento con EYROOBI deve essere presa in considerazione. Durante il trattamento con beta-bloccanti, i pazienti con storia di atopia o di reazione anafilattica grave a diversi allergeni possono essere più reattivi a successivi contatti con tali allergeni e non rispondere alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento di reazioni anafilattiche. Terapia concomitante L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti dei beta-bloccanti sistemici possono risultare potenziati se il timololo viene somministrato a pazienti in trattamento con un agente beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere monitorata attentamente. L'uso di due agenti bloccanti beta-adrenergici per uso locale non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5). L'uso di dorzolamide e inibitori dell'anidrasi carbonica orali non è consigliato. Sospensione della terapia In pazienti con malattia coronarica, come con i beta-bloccanti sistemici, se è necessaria la sospensione del timololo per uso oftalmico, questa deve essere graduale. Ulteriori effetti dei beta-bloccanti Ipoglicemia/diabete I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela in pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o a pazienti con diabete labile, in quanto i beta-bloccanti possono mascherare eventuali segni e sintomi di ipoglicemia acuta. I beta-bloccanti possono anche mascherare segni di ipertiroidismo. La sospensione brusca della terapia con beta-bloccanti può portare al peggioramento dei sintomi. Patologie corneali I beta-bloccanti oftalmici possono provocare secchezza oculare. I pazienti affetti da patologie corneali devono essere trattati con cautela. Anestesia chirurgica Le preparazioni oftalmiche beta-bloccanti possono inibire gli effetti di beta-agonisti sistemici, ad esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato quando il paziente è sotto trattamento con timololo. La terapia con beta-bloccanti può portare al peggioramento dei sintomi di miastenia gravis. Ulteriori effetti dell'inibizione dell'anidrasi carbonicaLa terapia con inibitori dell'anidrasi carbonica orali è stata associata all'urolitiasi causata da alterazioni all'equilibrio acido-base, in particolare in pazienti con storia pregressa di calcoli renali. Sebbene non siano stati osservati alterazioni all'equilibrio acido-base associati all'uso di dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti), episodi di calcolosi sono stati segnalati raramente. Dato che la formulazione di dorzolamide/timololo senza conservanti contiene un inibitore topico dell'anidrasi carbonica che viene assorbito per via sistemica, i pazienti con pregressi episodi di calcoli renali potrebbero essere maggiormente esposti al rischio di calcolosi durante il trattamento con questo medicinale. Altro La gestione dei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso richiede interventi terapeutici in aggiunta ad agenti ipotensivi oculari. L'effetto di questo medicinale non è stato studiato nei pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso. Edema corneale e scompenso corneale irreversibile sono stati segnalati in pazienti con difetti cronici corneali preesistenti e/o pregressi interventi di chirurgia intraoculare durante l'utilizzo di dorzolamide. Nei pazienti con un numero basso di cellule endoteliali esiste una maggiore possibilità di sviluppare edema corneale. Precauzioni devono pertanto messe in atto in caso di prescrizione di dorzolamide/timololo a questi gruppi di pazienti. Sono stati segnalati episodi di distacco della coroide a seguito della somministrazione di terapie con soppressori dell'umore acqueo (ad esempio, timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione. Come per l'uso di altri farmaci antiglaucoma, una reattività diminuita al timololo maleato oftalmico dopo terapia prolungata è stata segnalata in alcuni pazienti. Tuttavia, in studi clinici nei quali 164 pazienti sono stati seguiti per almeno tre anni, nessuna differenza significativa nella pressione intraoculare media è stata osservata dopo la stabilizzazione iniziale. I pazienti con una storia di ipersensibilità da contatto all'argento non devono utilizzare questo medicinale in quanto le gocce erogate potrebbero contenere tracce di argento provenienti dal contenitore. Utilizzo di lenti a contatto L'effetto di questo medicinale non è stato studiato nei portatori di lenti a contatto. Pazienti pediatrici Vedere paragrafo 5.1.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi specifici relativi all'interazione di dorzolamide/timololo senza conservanti con altri farmaci. In uno studio clinico, questo medicinale è stato usato in concomitanza con i seguenti medicinali sistemici senza evidenza di interazioni negative: ACE-inibitori, calcio-antagonisti, diuretici, farmaci anti-infiammatori non steroidei, tra cui acido acetilsalicilico e ormoni (ad esempio, estrogeni, insulina, tiroxina). Esiste la possibilità di effetti additivi che portano a ipotensione e/o a bradicardia marcata quando la soluzione beta-bloccante oftalmica viene somministrata in concomitanza con medicinali orali calcio-antagonisti, farmaci inibitori di catecolamine o agenti beta-bloccanti adrenergici, antiaritmici (tra cui amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina, narcotici e inibitori della monoammino ossidasi (MAO). Il potenziamento del beta-blocco sistemico (ad esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione) è stato segnalato nel corso di trattamenti combinati con inibitori del CYP2D6 (ad esempio chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo. Sebbene con la somministrazione di dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti) si ha un minimo o nessun effetto sul diametro pupillare, è stata segnalata occasionalmente midriasi risultante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina). I beta-bloccanti possono potenziare l'effetto ipoglicemico degli antidiabetici. Gli agenti beta-bloccanti adrenergici orali possono aggravare l'ipertensione rebound che potrebbe verificarsi a causa della sospensione del trattamento con clonidina.
6. Effetti indesiderati
In uno studio clinico condotto su dorzolamide/timololo senza conservanti le reazioni avverse osservate sono state coerenti con quelle che sono state segnalate in precedenza con l'impiego di dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti), la dorzolamide cloridrato e/o il timololo maleato. Durante gli studi clinici, 1035 pazienti sono stati trattati con dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti). Circa il 2,4% di tutti i pazienti ha interrotto la terapia con dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti) a causa di reazioni avverse oculari locali; circa il 1,2% di tutti i pazienti ha interrotto la terapia a causa di reazioni avverse locali simili ad allergie o episodi di ipersensibilità (come infiammazione delle palpebre e congiuntivite). Dorzolamide/timololo senza conservanti ha mostrato un profilo di sicurezza simile al dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti) in dosi ripetute somministrate in uno studio comparativo in doppio cieco. Come per altri agenti oftalmici per uso locale, il timololo viene assorbito a livello sistemico. Ciò può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione locale oftalmica è inferiore a quella osservata con la somministrazione sistemica. Le seguenti reazioni avverse sono state associate all'uso di dorzolamide/timololo senza conservanti o uno dei suoi componenti sia durante studi clinici sia durante l'esperienza di post-marketing. [Molto comuni: (≥1/10), Comuni: (≥1/100, <1/10), Non comuni: (≥1/1.000, <1/100), e Rare: (≥1 / 10.000, <1/1.000), Non note (non possono essere definite sulla base dei dati disponibili)]
Classificazione sistemica organica (MedDRA) Formulazione Molto comuni Comuni Non comuni Rare Non note**
Disturbi del sistema immunitario Dorzolamide/timololo senza conservanti       segni e sintomi di reazioni allergiche sistemiche, tra cui angioedema, orticaria, prurito, eruzioni cutanee, anafilassi  
timololo maleato, collirio, soluzione       segni e sintomi di reazioni allergiche sistemiche, tra cui angioedema, orticaria, eruzioni cutanee locali e generalizzate, anafilassi prurito
Disturbi del metabolismo e della nutrizione timololo maleato, collirio, soluzione         ipoglicemia
Disturbi psichici timololo maleato, collirio, soluzione     depressione* insonnia*, incubi*, perdita di memoria allucinazioni
Disturbi del sistema nervoso dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione   cefalea*   vertigini*, parestesia*  
timololo maleato, collirio, soluzione   cefalea* vertigini*, sincope* parestesia*, aumento in segni e sintomi di miastenia gravis, diminuzione della libido*, episodi cerebrovascolari*, ischemia cerebrale  
Patologie oculari Dorzolamide/timololo senza conservanti bruciore e sensazione pungente iniezione congiuntivale, visione offuscata, erosione della cornea, prurito oculare, lacrimazione     sensazione di corpo estraneo nell'occhio
dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione   infiammazione e irritazione della palpebra* iridociclite* irritazioni tra cui arrossamento*, dolore*, incrostazioni ai margini della palpebra*, miopia transitoria (che si è risolta con l'interruzione della terapia), edema corneale*, ipotonia oculare*, distacco della coroide (a seguito di chirurgia filtrante)* sensazione di corpo estraneo nell'occhio
timololo maleato, collirio, soluzione   segni e sintomi di irritazione oculare, tra cui blefarite*, cheratite*, diminuita sensibilità corneale e secchezza oculare* disturbi visivi, tra cui alterazioni della rifrazione (dovuti alla sospensione della terapia miotica in alcuni casi)* ptosi, diplopia, distacco della coroide a seguito di chirurgia filtrante* (vedere Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso 4.4) prurito, lacrimazione, arrossamento, visione offuscata, erosione della cornea
Patologie dell'orecchio e del labirinto timololo maleato, collirio, soluzione       tinnito*  
Patologie cardiache dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione         palpitazioni
timololo maleato, collirio, soluzione     bradicardia* dolore al petto*, palpitazioni*, edema*, aritmia*, insufficienza cardiaca congestizia*, arresto cardiaco*, blocco cardiaco blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari timololo maleato, collirio, soluzione       ipotensione*, claudicazione, fenomeno di Raynaud*, mani e piedi freddi*  
Patologie respiratorie, toraciche e del mediastino Dorzolamide/timololo senza conservanti   sinusite   fiato corto, insufficienza respiratoria, rinite, broncospasmo dispnea
dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione       epistassi* dispnea
timololo maleato, collirio, soluzione     dispnea* broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente)*, insufficienza respiratoria, tosse*  
Disturbi gastrointestinali Dorzolamide/timololo senza conservanti disgeusia        
dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione   nausea*   irritazione della gola, secchezza delle fauci*  
timololo maleato, collirio, soluzione     nausea*, dispepsia* diarrea, secchezza delle fauci* disgeusia, dolori addominali, vomito
Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo Dorzolamide/timololo senza conservanti       dermatite da contatto, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica  
dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione       eruzione cutanea*  
timololo maleato, collirio, soluzione       alopecia*, eruzione cutanea simile alla psoriasi o esacerbazione della psoriasi* eruzione cutanea
Malattie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo timololo maleato, collirio, soluzione       lupus eritematoso sistemico mialgia
Patologie renali e urinarie Dorzolamide/timololo senza conservanti     calcolosi    
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella timololo maleato, collirio, soluzione       malattia di Peyronie*, diminuzione della libido disfunzione sessuale
Patologie sistemiche e condizioni del sito di somministrazione dorzolamide cloridrato, collirio, soluzione   astenia/affaticamento*      
timololo maleato, collirio, soluzione     astenia/affaticamento*    
*Le seguenti reazioni avverse sono state associate all'uso di dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti) nel corso dell'esperienza di post-marketing. **Ulteriori reazioni avverse sono state osservate con l'uso di beta-bloccanti oftalmici e possono potenzialmente verificarsi a seguito dell'uso di dorzolamide/timololo senza conservanti. Segnalazione di reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Dorzolamide/timololo non deve essere usato durante la gravidanza. Dorzolamide Non sono disponibili dati clinici adeguati relativi all’uso in gravidanza. Nei conigli, la dorzolamide ha prodotto effetti teratogeni a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).Timololo Non ci sono dati adeguati di utilizzo di timololo in donne in gravidanza. Il timololo non deve essere somministrato durante la gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario. Per le manovre per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Studi epidemiologici non hanno messo in evidenza lo sviluppo di malformazioni, anche se hanno mostrato il rischio di rallentamento della crescita intrauterina, quando i beta-bloccanti sono somministrati per via orale. Inoltre, i segni ed i sintomi del beta-blocco (ad esempio, bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se questo medicinale viene somministrato fino al momento del parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita. Allattamento al seno Non è noto se la dorzolamide venga escreta nel latte materno. Si è osservata la diminuzione del peso corporeo della prole di ratti a cui è stata somministrata dorzolamide durante l'allattamento. I beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Tuttavia, quando il timololo è somministrato come collirio a dosi terapeutiche, non è probabile che esso si ritrovi nel latte materno in quantità tali da produrre sintomi clinici del beta-blocco nel neonato. Per le manovre per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Se il trattamento con EYROOBI è necessario, si raccomanda di evitare l'allattamento.
8. Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C. Per le avvertenze speciali relative alla conservazione dopo la prima apertura, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni mL contiene 20 mg di dorzolamide (come cloridrato) e 5 mg di timololo (come maleato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Idrossietilcellulosa Mannitolo Sodio citrato Sodio idrossido Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Non sono disponibili dati sull’uomo relativi al sovradosaggio conseguente ad ingestione accidentale o intenzionale di dorzolamide/timololo (formulazione con conservanti) o di dorzolamide/timololo senza conservanti. Sintomi Sono stati segnalati episodi di sovradosaggio involontario con timololo maleato collirio che ha causato effetti sistemici simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici, quali vertigini, cefalea, fiato corto, bradicardia, broncospasmo e arresto cardiaco. I segni e i sintomi più comuni che si possono verificare dopo un sovradosaggio di dorzolamide sono squilibrio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi ed eventuali effetti sul sistema nervoso centrale. Sono disponibili solo informazioni limitate sull’uomo relative al sovradosaggio per ingestione accidentale o intenzionale di dorzolamide cloridrato. Episodi di sonnolenza sono stati associati all'ingestione per via orale. Con l'applicazione locale sono stati segnalati: nausea, vertigini, cefalea, stanchezza, sogni anomali e disfagia. Trattamento Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto. I livelli sierici di elettroliti (in particolare di potassio) e quelli di pH nel sangue devono essere monitorati. Gli studi hanno dimostrato che il timololo non viene prontamente dializzato.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).