La cistite: scopriamo quali sono le cause e le cure più adatte a questo problema

Dr.ssa Monica Sommariva

Abbiamo sentito parlare anche di trattamenti innovativi, in particolare poi per chi ha problemi legati a cistiti post chemio-radioterapie. Di cosa si tratta?

Si tratta di glicosaminoglicani cioè acido ialuronico condroitina solfato che sono i costituenti principale del nostro organismo e a livello vescicale formano la barriera uropediale la quale viene proprio distrutta dall'attacco di batteri. in questo modo ridiamo alla mucosa vescicale quello che viene a mancare e quindi, attraverso queste terapie innovative, possiamo curare meglio facilitando il compito dei disinfettanti urinari perché ridiamo un nuovo aspetto alla vescica.

Quali sono le complicanze legate a questo problema, che spesso tende a cronicizzare?

Le complicanze sono sicuramente le infezioni ricorrenti che causano un'alterazone della mucosa dell'urotelio portando quindi a una mucosa che diventa incompentente, facile ad aggressioni successive. Poi naturalmente per gradi si può arrivare anche a problematiche renali poichè i batteri hanno la capacità, attraverso dei piccoli flagelli, di salire attraverso la via escretrice e quindi colonizzare anche il rene.

Come si può fare a prevenire nei comportamenti questo tipo di problemi fin da piccoli?

E' sempre essenziale che la mamma e il pediatra seguano il bambino, in quanto fin dal momento in cui si toglie il pannolino deve imparare a urinare e defecare correttamente, cosa non scontata.

Per far questo occorre impostare una corretta alimentazione affinchè l'intestino sia regolare e osservare come il bambino urina e defeca: non deve assolutamente abituarsi a trattenere le urine o le feci nè tantomento spingere, poichè questo potrebbe portare a una condizione di stitichezza.

Quando invece questa condizione si è cronicizzata, è possibile trattare con delle soluzioni più naturali come di D-mannosio, il cranberry?

Certo, la regola principale è mai usare antibiotici a sproposito in quando vanno a peggiorare la situazione intestinale aumentando la disbiosi, poichè tolgono anche la flora batterica buona. Quindi solo in caso di febbre l'utilizzo di antibiotici.

Altrimenti esistono oggi moltissime sostanze naturali, abbiamo il D-mannosio che è in grado di formare una pellicola sulla via escretrice in grado di far scivolar via i batteri e quindi permettere una naturale eliminazione dei batteri.

Il cranberry è altrettanto utile, però per cicli molto brevi in quanto essendo estremamente acidificante può esso stesso, se dato per molto tempo, causare un irritazione e quindi a sua volta una cistite.

Parlando di problemi intestinali, disbiosi e stitichezza, l'uso di fermenti lattici può essere d'aiuto?

L'uso di fermenti lattici è fondamentale e sempre da associare a qualisasi terapia con disinfettanti urinari o comunque con sostanze naturali come il D-mannosio, il cranberry, perchè la quota di batteri buoni che viene portata all'intestino è fondamentale per il riequilibrio intestinale, quindi per annullare quella situazione patologica di disbiosi.

Abbiamo sentito parlare anche di trattamenti innovativi, in particolare per chi ha problemi legati a cistiti post chemio- radioterapie. Di cosa si tratta?

Sono delle sostanze innovative che da qualche anno sono erntrate nell'uso comuno. Si tratta di glicosaminoglicani cioè acido ialuronico e condroitin solfato che sono i costituenti principale del nostro organismo e a livello vescicale formano la barriera uropediale la quale viene proprio distrutta dall'attacco di batteri. in questo modo ridiamo alla mucosa vescicale quello che viene a mancare e quindi, attraverso queste terapie innovative, possiamo curare meglio facilitando il compito dei disinfettanti urinari perchè ridiamo un nuovo aspetto alla vescica.

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