Disturbi gastrointestinali nei bambini: come affrontarli con serenità

Dr. Antonio Maria Ricci

Quali sono i disturbi gastroenterologici più frequenti nei bambini nelle diverse età?

In età pediatrica ci sono due grosse categorie di disturbi gastrointestinali: quella della stipsi e quella dei dolori addominali o mal di pancia in generale. Quando ci troviamo di fronte ad un neonato o anche ad un bambino di 1-2 anni, questo bambino non riesce a comunicare sia ai genitori sia al pediatra che ha mal di pancia e dove ha mal di pancia, mentre invece un bambino già di 4-5 anni riesce a comunicare in maniera molto migliore il disturbo, per non parlare poi dell'età adolescenziale, quando ci troviamo di fronte ad una capacità comunicativa e discriminativa simile a quella dell'adulto.

Come affrontare dal punto di vista dei genitori il problema delle coliche intestinali?

Si tratta delle famose coliche addominali o coliche gassose del neonato, che in realtà non sono solo del neonato ma sono caratteristiche del primo anno di vita; di solito è un disturbo che tende a sparire spontaneamente intorno al 4-5 mese di vita, in alcuni casi può durare qualche mese in più. La prima cosa da fare è sicuramente un'opera di tranquillizzazione della madre e della famiglia, perchè molte volte questo disturbo viene vissuto con un senso di colpa, come se si fosse la causa di questi disturbi, di questo bambino che all'improvviso si mette a piangere senza sapere perchè; va spiegato alla mamma che questi sono disturbi che passano, non sono associati a nessun tipo di malattia e soprattutto non hanno nessun tipo di conseguenza. I disturbi dovuti a coliche possono essere alleviati soprattutto con due precauzioni: esistono in commercio delle gocce di simeticone, che non funzionano in tutti i bambini ma solamente in una fascia di bambini, e che sciolgono l'aria nell'intestino. Qualora questo presidio non funzionasse si può consigliare ai genitori di somministrare e posizionare una sonda rettale comprata in farmacia nel retto del bambino anche per 5-6 minuti e di aspettare la fuoriuscita dell'aria; in questo modo si pone grande sollievo al pianto del bambino.

Quali trattamenti si possono usare per combattere la stitichezza nei bambini?

La stitichezza è un disturbo molto frequente in età pediatrica, e in questo periodo il disturbo si può anche cronicizzare: diversi studi dimostrano che bambini stitici in età pediatrica poi anche da adulti conservano questa abitudine; perciò intervenire subito e precocemente è estremamente importante. Il medico e la famiglia assieme devono mettere in campo alcuni procedimenti: quello più importante è sicuramente l'educazione, va spiegato ai genitori che il bambino va abituato a scaricarsi quotidianamente, il bambino non va colpevolizzato ma bisogna prendere la cosa come un gioco e tutti insieme in famiglia invitare il bambino a sedersi sul vasino o in bagno tutti i giorni. Il bambino deve prendere l'abitudine a scaricarsi quotidianamente, anche perchè se le feci ristagnano nell'intestino tendono a diventare dure e quando il bambino le emette sente dolore, perciò la volta successiva tenderà a trattenere le feci e questo genererà un circolo vizioso che può portare alla cronicizzazione del disturbo. In secondo luogo nel caso in cui fosse presente una massa fecale all'interno dell'intestino (fecaloma) dobbiamo utilizzare dei procedimenti per liberare l'intestino del bambino, evitando al bambino di emettere questo fecaloma perchè sentirebbe dolore; si possono quindi utilizzare dei microclismi o dei clismi a secondo dell'età per fare in modo che questa eliminazione sia il meno traumatica possibile. Altra cosa sicuramente importante è evitare che i fecalomi si riformino, quindi oltre all'educazione possiamo utilizzare, in alcuni casi selezionati, dei lassativi: i lassativi non sono tutti uguali, ci sono quelli che possono indurre dipendenza (sono i lassativi irritativi), mentre invece ci sono quelli che sotto stretto controllo medico per periodi diversi da bambino a bambino e con dosaggi che vengono concordati e discussi con i genitori possono essere utili per mantenere regolare l'alvo del bambino, e questo ci permetterà anche di avere un adulto senza problemi.

C'è differenza tra mal di pancia e mal di stomaco e quali sono le cure efficaci per eliminare questo problema?

Questa differenza viene fatta da bambini dopo i 4-5 anni di vita, prima il mal di pancia è semplicemente mal di pancia, il bambino piange ed è già tanto se ci indica l'ombelico. Per quel che riguarda i dolori addominali ricorrenti, mal di pancia e mal di stomaco, la causa più frequente di questo disturbo in età pediatrica è il reflusso gastroesofageo, cioè il contenuto dello stomaco che tende a risalire nell'esofago e poi entra in contatto con le alte vie aeree e in alcuni casi viene anche emesso dal bambino; questo succede perchè la valvola deputata a contenere il materiale gastrico ha dei piccoli problemi di malfunzionamento. Il problema è che il contenuto dello stomaco è acido e quando risale ed entra in contatto con la parete dell'esofago lo irrita e può provocare dolore e bruciore; quando poi entra in contatto con le alte vie aeree irrita anche queste: è tipica la sintomatologia a carico delle corde vocali, quando il materiale acido irrita le corde vocali e provoca al bambino abbassamenti di voce, laringiti oppure laringospasmo, che è l'equivalente della laringite nei bambini molto piccoli. Quindi il principale accorgimento terapeutico che noi dobbiamo mettere in campo insieme ai genitori è ovviamente quello di togliere questa minaccia; le categorie fondamentali di farmaci sono gli antiacidi: nei bambini più piccoli (perchè questo disturbo si può manifestare in tutte le fasce dell'età pediatrica) esistono anche dei latte antireflusso, anche se il cardine della terapia, per periodi e con dosaggi diversi da bambino a bambino, è sicuramente l'uso degli antiacidi.

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