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Bendaggio gastrico

Gastroenterologia
Bendaggio gastrico

Cos'è il bendaggio gastrico?

Il bendaggio gastrico è un’operazione chirurgica in cui una fascia elastica in silicone, il cosiddetto anello gastrico, viene posta nella parte superiore dello stomaco attraverso l’utilizzo di un laparoscopio, a differenza del pallone gastrico che viene posizionato nello stomaco per via endoscopica. Lo stomaco, costretto nella fascia di silicone, assume la forma di una clessidra, il cui volume della parte superiore è molto ridotto, con un’apertura di circa 2 centimetri e riesce a trattenere circa 30 millilitri di cibo.

Viene inserito un tubicino di plastica che collega la fascia ad un serbatoio inserito sottopelle tramite cui può essere somministrata soluzione salina per stringere o allargare tale fascia, azione volta alla riduzione degli effetti collaterali e al miglioramento della perdita di peso.

Operarsi per dimagrire tramite bendaggio gastrico porta alla perdita del 35 al 40% del peso in eccesso ed è considerata la metodologia chirurgica meno invasiva volta alla riduzione dell’obesità addominale. Tale procedura è reversibile (nel caso in cui ce ne fosse il bisogno) e, una volta tolta la banda, lo stomaco ritorna alla sua grandezza naturale.

Il bendaggio gastrico può essere mantenuto a vita, a differenza del palloncino per dimagrire, una soluzione temporanea, che va rimosso dopo un certo numero di mesi.

Esistono altre opzioni di chirurgia restrittiva per la perdita di peso, come la gastroplastica verticale, l’inserimento del palloncino gastrico (o palloncino intragastrico) e il bypass gastrico.

La dieta che i pazienti devono seguire per ottenere il massimo dall’intervento deve essere costituita in maggior parte da cibi solidi, carboidrati, fibre e proteine.

Che rischi si corrono?

I pazienti che ricorrono ai bendaggi dimagranti solitamente sperimentano alcuni problemi post operatori. Il rischio di morte dovuto al bendaggio gastrico è meno di 1 in 3000 casi. 

I problemi più comuni sono:
  • nausea e vomito, sintomi che possono essere ridotti con il restringimento o l’allargamento della fascia
  • complicazioni minori, quali infezioni della ferita chirurgica ed emorragia lieve.

A differenza del bypass gastrico o mini bypass gastrico, l’anello allo stomaco non interferisce con l’assorbimento del cibo e, per questa ragione, è raro riscontrare carenza di vitamine in questi pazienti.

Quali sono i possibili effetti collaterali del bendaggio gastrico?

Il bendaggio gastrico può causare alcuni effetti indesiderati, come:
  • erosione della parete dello stomaco. Questa è una complicazione non comune in cui la fascia erode gradualmente la parete gastrica e il lume. Essa solitamente è asintomatica e, quando i sintomi sono presenti, includono: perdita della restrizione della fascia, dolore epigastrico, emorragia gastrointestinale, ascesso intra addominale o infezione del serbatoio sottopelle. In tal caso, si procede con la rimozione della banda elastica attraverso laparoscopia o gastroscopia;
  • infezione intra-addominale. Il posizionamento del bendaggio gastrico regolabile comporta la possibilità d’infezione o ascesso. Se è presente ascesso, la fascia deve essere rimossa e l’area deve essere drenata e controllare che non siano presenti perforazioni nascoste allo stomaco;
  • infezione del serbatoio. Tali infezioni possono manifestarsi immediatamente dopo l’operazione allo stomaco e possono essere ridotte tramite l’utilizzo di antibiotici perioperatori. Se l’infezione si presenta tardi, solitamente dopo mesi dall’operazione, questa può essere causata dall’erosione alle pareti dello stomaco provocate dal bendaggio. Questo tipo di infezione non risponde alla cura tramite antibiotici e, se non rilevata in tempo, può portare a sepsi e, potenzialmente, alla morte del paziente;
  • rottura del serbatoio. Con questa dicitura ci si riferisce ad una rottura del tubo che collega la fascia al serbatoio ed è di difficile diagnosi. Solitamente, si ovvia a questo problema con la sostituzione del serbatoio e del tubo ad esso connesso;
  • esofagite causata da reflusso.

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Dr. Enrico Tempèra Medico Chirurgo
Dr. Enrico Tempèra
gastroenterologo

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