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Dolore all'anca

Ortopedia e traumatologia
Dolore all'anca

Come è formata l’articolazione dell’anca?

L’articolazione dell’anca (articolazione coxo-femorale) unisce il bacino al femore, incastrando la testa del femore (l’osso lungo della gamba) nell’acetabolo (la cavità laterale del bacino). Essa consente la deambulazione, e di scaricare il peso del corpo sugli arti.

L’articolazione coxo-femorale è una delle articolazioni con maggiore movimento del corpo umano, ha un’alta resistenza (resiste a pressioni abbastanza elevate) e un’alta capacità ammortizzatrice. Poiché l'articolazione dell'anca permette movimenti ampi, è detta enartrosi, e consente movimenti di:

  • flessione;
  • estensione;
  • abduzione;
  • adduzione;
  • rotazione;
  • circumduzione.
La degenerazione della cartilagine articolare è la principale causa di dolore all’anca, e la causa più frequente di ciò è fisiologica. Infatti, con l’avanzare dell’età il tessuto connettivo cartilagineo si disidrata, diventando meno resistente e iniziando ad assottigliarsi.

Quali sono le cause del dolore all'anca?

La coxalgia, oltre alla sensazione di dolore comporta anche una certa rigidità dell’articolazione, la zoppia, e l’assunzione di posizioni antalgiche, le quali possono anche peggiorare la situazione se protratte.

Tra le cause che determinano l’insorgenza del dolore all’anca a riposo o in attività, vi sono:

  • fratture, alle quali sono maggiormente predisposti gli anziani (soprattutto se affetti da osteoporosi o osteonecrosi);
  • lussazione dell’anca o altri traumi a carico dell’articolazione dell’anca;
  • displasia congenita, anche detta lussazione congenita dell’anca, poiché consiste nella dislocazione della testa del femore dall’acetabolo in epoca fetale;
  • coxartrosi, cioè l’osteoartrosi dell’articolazione dell’anca, in cui la coxalgia è accompagnata dal dolore inguinale o della coscia o del ginocchio. Nella coxartrosi di lungo corso, si avverte anche il dolore all’anca di notte, non solo da seduti o durante l’attività motoria;
  • infezioni;
  • artrite, cioè l’infiammazione dell’articolazione (artrite e artrosi sono due entità patologiche diverse, nella seconda vi è una degenerazione delle strutture articolari);
  • artrite reumatoide e altre patologie autoimmuni, che causano artrite;
  • borsite, tendinite, o contrattura del medio gluteo, che causano principalmente coxalgia durante l’attività motoria;
  • discopatia con sciatalgia, che provocano anche la sintomatologia dolorosa al livello del gluteo di un lato o di entrambi, e dolore al muscolo della gamba sinistra o destra, o entrambe;
  • ginocchio valgo, che provoca una distribuzione scorretta del carico;
  • fibromialgia, una sindrome caratterizzata da dolore e rigidità muscolare diffusi;
  • tumore del femore o dell’acetabolo, che sono condizioni rare.
Diversi fattori contribuiscono allo sviluppo delle patologie precedenti, e quindi predispongono alla coxalgia. Tra i fattori di rischio vi sono:

  • età, poiché la cartilagine articolare inizia a degenerare dalla terza decade di vita;
  • fattori ereditari e congeniti;
  • obesità;
  • lavori manuali pesanti e attività fisiche intense;
  • menopausa, poiché riduce gli estrogeni e questo, a sua volta, causa degenerazione della cartilagine articolare e osteoporosi.

Quali esami medici sono indicati?

Se il dolore è acuto e intenso, o cronicizza, o causa zoppia, è opportuno rivolgersi al medico. Prima dell’esame obbiettivo, il medico raccoglierà le informazioni sul tipo di dolore, la sua durata, e la presenza di altri sintomi. Attraverso l’esame obiettivo, il medico valuterà lo stato dell’articolazione.

Con le informazioni in suo possesso, il medico potrà ritenere di dover procedere con un approfondimento diagnostico, prescrivendo esami del sangue ed esami strumentali (radiografia, tomografia computerizzata, risonanza magnetica).

Dolore all’anca: rimedi

In relazione alla causa che produce la coxalgia, i rimedi possibili sono diversi e tra questi vi sono:

  • utilizzo di antidolorifici e antinfiammatori, per contrastare il dolore e l’infiammazione;
  • perdita di peso;
  • ausili per la deambulazione;
  • esercizi specifici, ginnastica in acqua, e fisioterapia (TECAR, laser, ultrasuoni, elettroterapia antalgica);
  • terapia medica specifica per la patologia che ha prodotto la coxalgia come sintomo;
  • infiltrazioni di acido ialuronico;
  • artroscopia dell’anca;
  • intervento di protesizzazione dell’articolazione, in caso di patologia articolare grave.

E se fosse fibromialgia? Ascolta il podcast per saperne di più

Pazienti.it in collaborazione con l'Associazione Italiana della Sindrome Fibromialgica (AISF) ha realizzato un podcast sulla fibromialgia per capire come conoscerla e riconoscerla. Clicca qui per ascoltarlo.
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Dr. Alfredo Bitonti Medico Chirurgo
Dr. Alfredo Bitonti
ortopedico

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