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Come si leggono i risultati della mammografia?

Salve dottore, alla mammografia appare il seguente esito: "struttura mammaria densa di difficile esplorazione radiologica, sembrerebbe delinearsi in CC. Area distorsione parenchimale del diametro di 2,5 cm ed ipoecogena irregolare con attenuazione posteriore del diametro di 2,3. Conclusione diagnostica: il reperto in assenza di segni univoci pone la dd tra eteroplasia e formazione displasica; si richiede completamento indagini con caratterizzazione microistologica e tomosintesi. Alla tomosintesi é stata confermata tale area a forma stellata che si troverebbe a 5 mm dalla cute, infatti con la palpazione risulta dura la parte superiore al capezzolo." Devo preoccuparmi ancor prima di avere l'esito della biopsia col tru - cup oppure é un falso positivo? Può trattarsi di un'eteroplasia benigna? Più di un anno fa il sintomo al mio seno sinistro è iniziato con poche fuoriuscite di gocce ematiche che la specialista ha diagnosticato come galattoforite e che ho sanato con 10 giorni di medicinali antinfiammatori. Ho ripetuto il controllo a 6 mesi e l'area irregolare displasica era di 1,8 cm di diametro identica alla primissima mammografia, tutto rimasto invariato. A fine giugno, a distanza di 8 mesi ho scoperto una piccola infossatura di cute nella parte superiore del capezzolo (non sempre esistente) che mi ha spinto subito ad ulteriore visita specialistica, con i risultati che ho scritto. Ho 47 anni. Il 10 Luglio eseguirò la biopsia col Tru cup per esame microistologico conclusivo diagnostico. Saprebbe dirmi se può trattarsi di adenosi sclerosante o di altre patologie benigne?

Risposta

Fare ipotesi diagnostiche non ha grande significato, fai l'agobiopsia che può dare un indirizzo terapeutico sicuro. Se la biopsia fosse negativa, ti consiglierei comunque un'asportazione della lesione: nessuna biopsia negativa può esimere da una biopsia di exeresi di una lesione dubbia alla mammografia e all'esame clinico. 

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr. Piero Gaglia Medico Chirurgo
Dr. Piero Gaglia
chirurgo oncologicooncologo
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